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Pirelli in Messico sulla “Ruta de la Amistad”

Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia Pirelli ha deciso di sostenere il recupero della statua donata nel 1968 dall’Italia a Città del Messico. Nell’anno in cui si svolsero le olimpiadi in Messico fu infatti regalata dal nostro Paese l’opera di Consantino Nivola “Hombre de Paz”, come parte de “La Ruta de la Amistad” ovvero “La Via dell’amicizia”, complesso progetto artistico e culturale segno del legame costante fra i due paesi destinato a perdurare ed alimentarsi anche grazie al contributo delle tante imprese italiane che operano in Messico.

L’iniziativa, che si colloca in un più ampio piano di riqualificazione urbana della città, sostenuto dall’Italia, ha previsto grazie all’aiuto dato da Pirelli la collocazione della statua in un ampio giardino attraversato da una passerella metallica di 25 metri che permette di visionare l’opera di Costantino Nivola e parallelamente godere delle specie protette , che fioriscono in primavera, e del complesso di pietre vulcaniche risalenti a 2.000 anni fa, senza intaccare l’ambiente.

La posa della passerella è avvenuta alla presenza di Mauricio Canineo, direttore generale Pirelli Messico, Roberto Spinelli, ambasciatore italiano in Messico e Adalberto Cortesi, ex direttore generale Techint S.A.. Durante la cerimonia  Canineo ha sottolineato come per Pirelli sia fondamentale instaurare un buon rapporto con la comunità locale, in particolare con progetti come questo di “ecologia urbana” grazie al quale è stato possibile il recupero di un’opera che fa parte della lista dei “Monumenti Preziosi nel Mondo” secondo il WNF (World Monument Fond).

Categorie: Sostenibilità


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Pirelli sottoscrive la dichiarazione "The 2°C Challenge Communiqué”

Prosegue l’impegno di Pirelli nella lotta ai cambiamenti climatici con la recente sottoscrizione del 2°C Communiqué.

Insieme ad altri business leaders, infatti, la società ha firmato il Corporate Leaders’ Group on Climate Change, documento programmatico che nasce all’Università di Cambridge per iniziativa del Principe di Galles e ha fin dalla sua origine lo scopo di raggruppare le più grandi realtà aziendali britanniche, europee e internazionali accomunate dalla convinzione che nuove politiche a lungo termine siano indispensabili per affrontare i cambiamenti climatici.

Il 2°C Challenge Communiqué invita i governi a rompere lo stallo nei negoziati internazionali e prendere i provvedimenti necessari a livello nazionale per garantire una crescita sostenibile e un’economia climate-friendly.

Pirelli, già nel 2010 aveva aderito al Comunicato di Cancun, così come nel 2009 aveva sottoscritto il Comunicato di Copenhagen e nel 2007 quello di Bali, il primo documento per lo sviluppo di strategie concrete tramite un intervento congiunto dei governi per un accordo mondiale esauriente sul clima.

Per leggere il documento completo scarica il pdf

Gli impegni così presi da parte di Pirelli si traducono in obiettivi: l’abbattimento delle proprie emissioni di gas a effetto serra del 15% entro il 2015 rispetto ai valori 2009.

Categorie: Sostenibilità


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Pirelli: annuncia progetto per nuova fabbrica pneumatici radiali Truck in Argentina

PIRELLI PRONTA A RAFFORZARE LA PRESENZA IN ARGENTINA CON UN UN PROGETTO CHE PREVEDE INVESTIMENTI PER CIRCA 300 MILIONI DI DOLLARI ENTRO IL 2014 PER COSTRUIRE UNA NUOVA FABBRICA TRUCK RADIALE

IL PROGETTO DELLA NUOVA FABBRICA PREVEDE UNA CAPACITA’ PRODUTTIVA PARI A CIRCA 700MILA PNEUMATICI TRUCK RADIALI PER SODDISFARE LA CRESCITA DELLA DOMANDA INTERNA E DI MERCATI EXPORT DELL’AREA MERCOSUR

IN ARGENTINA PREVISTI RICAVI PER 500 MILIONI DI DOLLARI NEL 2011 (+40% RISPETTO AL 2010)

Pirelli è pronta a rafforzare la propria presenza in Argentina con un progetto per un nuovo stabilimento di pneumatici radiali truck che punta a ribilanciare la presenza della società in Sudamerica. Il progetto, che terrà conto del quadro macroeconomico e dell’andamento della domanda, prevede investimenti a partire dal 2012 per circa 300 milioni di dollari destinati a una prima fase di sviluppo che si concluderà entro il 2014. Tali investimenti rientrano in quelli complessivi per il segmento industrial comunicati al mercato lo scorso anno in occasione della presentazione del piano industriale. Una seconda fase del progetto comporterebbe investimenti ulteriori per circa 200 milioni di dollari. Il Governo argentino, contestualmente all’impegno di Pirelli, accompagnerà lo sviluppo del progetto sia finanziando a tasso agevolato una parte dell’investimento, sia assicurando la fornitura di servizi (gas, energia elettrica, etc).

La prima fase dell’investimento prevede una capacità produttiva di circa 700mila pezzi l’anno impiegando circa 700 addetti. La seconda fase permetterebbe di raggiungere una capacità produttiva potenziale a regime di circa 1,4 milioni di pezzi l’anno e un’occupazione pari a circa 1.200 persone. L’occupazione complessiva di Pirelli in Argentina, che nello stabilimento di Merlo già impiega 1.100 persone, potrà raggiungere pertanto, alla fine del progetto, circa 2.300 addetti.

Il piano di crescita di Pirelli è stato illustrato oggi nel corso di un incontro a Buenos Aires, alla Residencia Presidencial de Olivos, con il Presidente della Nazione Argentina, Cristina Fernández de Kirchner, il Ministro dell’Industria, Débora Giorgi, il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e il presidente di Pirelli Neumáticos Argentina, Franco Livini.

Il progetto, che punta a rafforzare la leadership già detenuta da Pirelli in Sudamerica, si inserisce nella strategia che negli ultimi anni ha visto progressivamente aumentare la presenza industriale diretta nei mercati che, come l’Argentina, presentano maggiori tassi di sviluppo, oltre che costi industriali competitivi nell’ambito di una logica regionale che consente, tra l’altro, di contenere gli effetti connessi alle fluttuazioni dei cambi. Il nuovo stabilimento, in particolare, consentirebbe di soddisfare l’aumento della domanda di gomme radiali in un Paese la cui crescita economica sta attirando nuovi investimenti da parte dell’industria automotive. Il dinamismo del mercato automotive in Sudamerica è infatti legato anche al lancio di nuovi progetti industriali da parte di alcune delle maggiori case auto, tra cui Fiat, Ford, Renault, Volkswagen, Toyota, Peugeot, Mercedes, Mitsubishi, General Motors, Hyundai e Honda i cui recenti piani di investimenti complessivi nell’area ammontano a oltre 20 miliardi di dollari. Tra i suoi clienti la Business unit truck Pirelli in Sudamerica vanta le maggiori case produttrici di truck, tra cui Ford, Scania, Volvo, Man, IVECO, Mercedes e Agrale, la cui domanda in Argentina è oggi soddisfatta da Pirelli attraverso l’importazione da altri siti produttivi.

In particolare in Argentina, secondo i dati diffusi dall’Associazione nazionale dei produttori autoveicoli (Adefa), la produzione nei primi nove mesi del 2011 ha registrato una crescita superiore al 23% rispetto al corrispondente periodo del 2010 ed è previsto che l’anno in corso si concluderà con una produzione record di oltre 800mila automezzi. Secondo i dati dell’Associazione Concessionari della Repubblica Argentina (Acara), le vendite di veicoli nuovi ad agosto 2011 sono aumentate del 32% complessivo rispetto all’anno precedente, con una crescita in particolare del 31,5% per le auto e del 33% per i mezzi pesanti, dato che testimonia la dinamica favorevole della domanda per il segmento truck e che, nei prossimi anni, si tradurrà in un incremento del mercato del ricambio.

Il piano di rafforzamento della presenza nel Paese potrà portare l’Argentina a rappresentare il 13% della produzione complessiva truck del gruppo Pirelli. L’investimento consentirà non solo di soddisfare la crescente domanda del mercato interno, cui sarà destinato circa il 50% della produzione, ma anche la domanda di importanti mercati export quali gli altri mercati dell’area Mercosur.

Nel 2011 si prevede che il fatturato di Pirelli in Argentina raggiunga i 500 milioni di dollari, con una crescita pari a circa il 40% rispetto al 2010.

Il progetto della nuova fabbrica, la cui costruzione è prevista nel 2012, prevede la produzione di pneumatici tecnologicamente innovativi, che offrono soluzioni di mobilità efficiente, in termini di performance, sicurezza, ecosostenibilità e economicità di esercizio. Le linee di prodotto previste sfrutteranno la tecnologia SATT di ultima generazione, che consente di allungare la vita del prodotto, ottimizzarne i livelli di usura e migliorare la precisione di guida. Mescole e disegni battistrada sono progettati e ottimizzati in funzione delle prestazioni richieste nei diversi impieghi.

La produzione del nuovo sito andrebbe ad affiancare i 5 milioni di pezzi già prodotti annualmente per l’intera gamma vettura, Suv e light truck, dalla fabbrica di Merlo, nella provincia di Buenos Aires, dove Pirelli opera dal 1951. Tale sito è già oggetto di un programma di ampliamento della capacità produttiva, con un investimento pari a 100 milioni di dollari annunciato lo scorso anno, per aumentare la capacità sul segmento SUV e Light Truck. Già oggi la produzione di Merlo rappresenta il 10% della produzione complessiva del gruppo in Sudamerica e oltre il 20% della sua produzione car nell’area.

La Business Unit Truck di Pirelli

La Business Unit Truck di Pirelli è cresciuta fino a contare 6 stabilimenti dislocati oltre che in Turchia, in Italia, Egitto, Cina e Brasile, dove sorgono due siti. Tutte le fabbriche della divisione impiegano le più moderne tecnologie produttive del gruppo e si avvalgono dei centri di Ricerca e Sviluppo di Izmit (Turchia), Santo Andrè (Brasile), Yanzhou (Cina) e Milano, che assicurano la progettazione di pneumatici in linea con le specifiche esigenze dei diversi mercati.

La strategia di crescita adottata a livello mondiale negli ultimi anni ha permesso alla Business Unit Truck Pirelli di confermare il proprio peso nei mercati tradizionali e di crescere nelle economie a rapido sviluppo. In particolare, grazie agli ultimi investimenti in Brasile e Cina, la divisione può contare oggi su capacità competitive e produttive importanti per soddisfare la crescente domanda di pneumatici per veicoli industriali, particolarmente forte nelle aree a maggiore crescita. Tale strategia assicura a Pirelli una posizione di leadership proprio in alcuni di questi mercati, a partire da quelli dell’area mediterranea, tra i quali spiccano Turchia ed Egitto, e in Sudamerica.

Pirelli in Argentina

Dei 19 siti produttivi che oggi compongono l’universo industriale Pirelli, 7 stabilimenti – 1 in Argentina, 5 in Brasile, 1 in Venezuela – sono localizzati nel continente sudamericano, con una produzione che copre l’intera gamma di segmenti: auto, veicoli industriali, moto, mezzi agricoli e da cantiere.

La presenza di Pirelli in Argentina è più che centenaria. E’ infatti la partecipazione all’Expo di Buenos Aires del 1910 a sancire formalmente la nascita di Pirelli Argentina. Il salto dimensionale avviene nel 1929, dove Pirelli aveva giá acquisito, alla periferia della capitale, un terreno per la costruzione di un nuovo stabilimento per la fabbricazione di conduttori elettrici: la Fabbrica “La Rosa”. Diventata nel 1948 Industrias Pirelli Saic, Pirelli Argentina nel 1956 rileva una fabbrica a Bella Vista, nei dintorni di Buenos Aires, per concentrarvi tutte le lavorazioni della gomma, sia per il settore cavi sia per i prodotti diversificati. Nel 1968, con l’acquisizione del 100% della società Coplan, di cui già deteneva il 50% dal 1951, Pirelli avvia la produzione diretta di pneumatici nel Paese a Merlo, dove l’impianto argentino del gruppo, che nel corso degli anni ha registrato progressivi ampliamenti della sua estensione e della sua occupazione, ha tuttora sede.

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