F di Factory

F di Factory

Intro
Nel 1873 l’ingegnere Giovanni Battista Pirelli apriva in via Ponte Seveso a Milano la prima fabbrica italiana per la lavorazione della gomma elastica. Un unico fabbricato di 1.000 metri quadrati dove con 40 operai e 5 impiegati si producevano cinghie, valvole e tubi in gomma. Da qui è partita la storia di un’azienda internazionale che ha sempre messo al centro la fabbrica: oggi Pirelli conta 18 stabilimenti (da Settimo Torinese a Silao in Messico, da Campinas in Brasile, a Slatina in Romania fino a Yanzhou in Cina), le cui priorità sono l’ambiente, la sostenibilità e il benessere dei dipendenti. Impianti industriali dove la trasformazione digitale porta oggi a nuove capacità predittive grazie ai big data, processi produttivi automatizzati e nuovi modelli organizzativi che segnano la nascita della fabbrica 4.0.
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Dedicato
all'amore

La mitologia antica racconta che Cupido, il dio dell’amore, era costantemente alla ricerca di modi per far sbocciare la passione tra due persone. Con il crescere della popolazione mondiale, a Cupido servì però un aiuto per compiere la sua missione: così fu affiancato da un’intera fabbrica...

È un piacere darvi il benvenuto e vedere che siete tutti presenti. Siamo lieti di mostrarvi nel dettaglio cosa facciamo qui. Siete pronti a cominciare questo viaggio? Seguitemi, ma attenti a quella gondola. Osservate, le tortorelle. Oh, e guardate quelle rose. Non hanno forse un colore meraviglioso? Non ho mai visto un rosso più intenso e brillante.

Dunque, da dove cominciamo? Come potete vedere, ci sono quattro linee di produzione. Serendipity, che si trova laggiù a sinistra. Poi ci sono Romance e ACR, che è l’acronimo inglese di Across a Crowded Room, ovvero "attraverso una stanza affollata". E poi, neanche a dirlo, c’è Lust, che significa niente di meno che lussuria...

La signora giù in fondo ha per caso una domanda? Sentitevi liberi di alzare la mano tutte le volte che volete intervenire. Qui non badiamo certo alle formalità. A proposito, che sbadato che sono, pensavo che vi fosse già stato spiegato. Qui ci troviamo chiaramente nella fabbrica di Cupido. Possiamo dire che quello che facciamo qui è una parte essenziale di ogni cosa. In tutto il mondo, ogni giorno, ci sono milioni di persone in cerca d’amore e il nostro compito è aiutarle a trovarlo.

Ops, perdonatemi, ho dimenticato anche di presentarmi. Abbiate pazienza, sono un caso senza speranza. Sono il Sig. Amor, Direttore di Incontri piacevoli e Progetti Speciali, EMEA. In altre parole sono il responsabile di tutto: dalla passione a Parigi alla brama a Brema. A parte questo piccolo gioco di parole, è ovvio che potreste incontrare la passione a Brema e provare brama a Parigi.

Come ci riusciamo a fare tutto questo? Domanda più che eccellente. Tutto inizia con i designer, il gruppo che lavora laggiù. Loro sono il cuore pulsante dell’intera fabbrica e danno forma a tutto quello che facciamo. In altre parole, possiamo dire che loro concepiscono e progettano nuovi modi per innamorarsi. Qualsiasi cosa vada dall’inciampare nei lacci delle scarpe e finire tra le braccia della persona che fa per voi, fino allo scoprire che la vostra postazione nel nuovo ufficio è a fianco di quella di un o una collega che nutre il vostro stesso interesse per il teatro amatoriale, la pesca e il fai da te per la casa. Prego, dica pure... Purtroppo devo darle ragione, il covid ha reso tutto più complicato. Molto più complicato. Per fortuna questi designer sono molto creativi. Anzi geniali. Traggono ispirazione ovunque e comunque. Scommetto che, proprio in questo momento, stanno elaborando qualcosa in riferimento a un gruppo di visitatori. Anch’io ho cominciato dal design. È tutta una questione di lavoro di gruppo.

I designer concepiscono un’idea che poi viene elaborata dal team di sviluppo del concept, che è il gruppo di persone sedute laggiù. Loro analizzano tutti gli aspetti dell’idea e valutano se possa effettivamente funzionare nella vita di tutti i giorni. Nel loro lavoro vengono affiancati dal team della "salute e sicurezza". Perché, diciamocelo, non serve a niente avere un’idea brillante se poi il risultato finale è un disastro. Abbiamo appena visto uno inquadrato proprio sul bordo del Grand Canyon al tramonto. Splendido e anche molto fotogenico, il che non fa mai male. Peccato che poi quel tipo abbia dovuto ripercorrere tutta la strada all’indietro fino al tavolo da disegno...

Ma dov’ero rimasto? Ah sì. Sviluppiamo alcuni prototipi e correggiamo ogni minimo errore. Una volta abbiamo avuto una collana con un ciondolo a forma di nodo celtico dell’amante che non ha fatto altro che finire per simboleggiare solo l’amicizia; cosa alquanto deludente per tutti! Alla fine, abbiamo dovuto eliminare l’intera linea. A essere onesti, non abbiamo mai capito perché non abbia funzionato, anche se il team delle "ricerche di mercato" ha ipotizzato che le persone abbiano trovato l’idea del nodo dell’amore un po’, come dire, troppa.

Giusto. Ora parliamo un po’ delle linee di produzione vere e proprie. Non sono forse fantastiche? In effetti, le abbiamo appena rimodernate. Sono assolutamente all’avanguardia. Anzi, di più, sono rivoluzionarie. Attenti al cobot. Sì, questa linea può creare 20.000 storie d’amore in meno di 24 ore. Semplicemente straordinario.

Ma cos’è che si fa effettivamente nelle linee di produzione? Lì vengono creati gli oggetti di scena. Così, ad esempio, invece di usare il vostro solito guinzaglio per cane, vi diamo modo di sostituirlo con uno diverso per uno o due giorni. Ci intrufoliamo a casa vostra mentre dormite. Proprio in quel momento, come per magia, un collega del team dell’"attivazione da remoto" preme un pulsante e oplà... il guinzaglio o qualsiasi altro oggetto cambia di posto. Improvvisamente vi ritroverete a passeggio con il vostro dalmata, ma attenti perché il guinzaglio sarà tutto attorcigliato a quello di un altro cane. Subito dopo vi ritroverete seduti in un una caffetteria panoramica a sorseggiare una cioccolata calda in compagnia del padrone di un raffinatissimo Schnauzer.

Un tempo avevamo innumerevoli gruppi di persone che lavoravano su queste linee di produzione, ma oggi fanno quasi tutto le macchine. La tecnologia è risultata essere molto utile. Così come le app. Non so dove saremmo senza Tinder, tanto per citarne una, anche se dovremmo evitare di diventarne troppo dipendenti, giusto?

Infine, in quegli uffici laggiù, c’è il gruppo delle "vendite e marketing". Diciamolo a bassa voce; questo team non si ammazza certo di lavoro, visto che vendere l’amore non è poi così difficile! Certo, loro si lamentano di dover fare le corse quando arriva il 14 febbraio, ma a onore del vero, il resto dell’anno possono prendersela con calma.

Questo è tutto. Grazie di cuore per essere venuti. Scusatemi ma ora devo scappare. Mi è appena venuta un’idea meravigliosa su un balcone...

La lingua deve essere chiara e lo slogan Pirelli è un esempio perfetto La lingua deve essere chiara e lo slogan Pirelli è un esempio perfetto