La Coppa America e lo spionaggio legalizzato | Pirelli

La Coppa America e lo spionaggio legalizzato

 

Per la prima volta in 172 anni di storia della Coppa America, lo spionaggio è legale: una squadra di spie è stata, infatti, assegnata a ogni team partecipante alla 37^ edizione con l'obiettivo di documentare e condividere gli sviluppi e le soluzioni progettuali adottati sulle imbarcazioni. Il materiale prodotto è poi messo a disposizione di tutti i sindacati e di media selezionati. Il Recon Game (letteralmente gioco di ricognizione) rappresenta una grande rivoluzione rispetto alle precedenti edizioni, dove la riservatezza – meglio la segretezza – era obbligatoria negli hangar e dove ogni singola foto rubata delle imbarcazioni, anche in lontananza, diventava un'esclusiva. Anche per questo, nel 2022, Luna Rossa Prada Pirelli ha scelto una livrea camouflage per il suo prototipo LEQ12: lo stile geometrico era perfetto per confondere le spie legalizzate.

Negli anni, quello della segretezza è stato uno degli aspetti più romanzeschi di questo sport: cercare di carpire i segreti degli avversari e, di conseguenza, contrattaccare.

Il velista John Bertrand, artefice della vittoria australiana alla Coppa America del 1983, che ha posto fine alla supremazia americana durata 132 anni, nel suo libro Born to win: lifelong struggle to capture the America's Cup racconta questo particolare aspetto della competizione. «…Ci fu un gran trambusto alla nostra banchina proprio mentre l'equipaggio si stava svegliando. Le nostre guardie avevano sorpreso un cameraman subacqueo intento a documentare la chiglia di Australia II. Il nostro pilota del tender, Phil Judge, si tuffò in acqua completamente vestito, lo trascinò fuori e lo consegnò alla polizia di Newport. Abbiamo ritirato le accuse solo quando il filmato fu consegnato e ci fu assicurato che si trattava di un solo subacqueo. In realtà però erano due e molto più tardi trovammo un altro filmato della nostra chiglia presso il team canadese».

Lo spionaggio ha rappresentato per i team anche un'importante voce di budget per le sofisticate tecnologie necessarie a catturare e a registrare velocità, design velico, appendici e sistemi di controllo. Negli anni sono stati utilizzati anche droni, localizzatori e mini sommergibili per ottenere scatti e dati in grado di fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Per la 37^ edizione dell'America's Cup si è deciso di cambiare rotta. È stato il defender Emirates Team New Zealand a chiedere l'introduzione del Recon Plan nel Protocollo della storica competizione (parte F regola 41), per organizzare e legalizzare lo spionaggio in modo da fornire a tutti i team una visione completa degli sviluppi di ogni partecipante.

In una intervista Matteo Plazzi, membro del Recon Management Panel di America's Cup e Rules Advisor del team di Luna Rossa Prada Pirelli ha raccontato: «Il Recon ha sempre svolto un ruolo importante in Coppa America. L'evento si svolge ogni tre o quattro anni durante i quali ti dedichi a progettare e a sviluppare la tua nuova imbarcazione, per cui capire in quale direzione stanno andando gli avversari diventa fondamentale. Più informazioni hai, più simulazioni puoi eseguire internamente».

Sebbene legalizzato, lo spionaggio segue delle regole ben precise, che vanno rispettate da entrambi i lati. Da parte del team, le imbarcazioni non possono lasciare gli hangar e navigare senza avere informato i recon; questi seguono (e fotografano) l'imbarcazione a bordo di un gommone e, al termine dell'allenamento, hanno diritto a circa tre minuti di intervista con membri designati dell'equipaggio.

Dall'altro lato, le foto devono essere scattate da posizioni, distanze e angoli ben precisi, definiti dal Protocollo. Alla base di Luna Rossa Prada Pirelli ci sono tre recon square, dei quadrati rossi disegnati per terra, che delimitano l'aerea assegnata ai Recon durante le operazioni in banchina. Le spie, inoltre, devono indossare dei giubbini colorati con la scritta RECON sulla schiena per essere immediatamente riconoscibili.

La cosiddetta “ricognizione” è particolarmente ampia e mette a disposizione di tutti, spettatori e team, foto, video e analisi sul sito ufficiale della competizione (www.americascup.com).