Luna Rossa presenta il team per la 36esima America's Cup
A meno di due anni alla trentaseiesima edizione dell'America's Cup di Auckland è stato presentato il Luna Rossa Prada Pirelli Team, al Circolo della Vela Sicilia di Mondello a Palermo, che sarà Challenger of Record nella coppa. Inaugurato nel 1934, è uno dei più eleganti e prestigiosi del Mediterraneo, sede di molte regate internazionali, come i campionati Europei o la regata d'altura Palermo-Montecarlo.
Del circolo si sente figlio adottivo Francesco Checco Bruni, classe 1973, sette titoli mondiali e cinque europei, pronto alla sua quinta America's Cup, la quarta con Luna Rossa. Il velista palermitano è cresciuto nel vicino Lauria, ma «nel Circolo della Vela Sicilia – racconta - mi sento a casa. È una struttura bellissima e invidiabile, che ha sempre fatto una buona attività sportiva. Con il presidente Agostino Randazzo ho un ottimo rapporto. Il loro supporto morale e formale per la sfida in Coppa America è decisivo».
Bruni ha passato l'ultimo periodo a Cagliari ad allenarsi con il team: «Abbiamo da poco varato la nostra barca test, dopo aver iniziato le attività con un catamarano. Sono felice, è una fase molto interessante, ci sta aiutando tantissimo a preparare la barca grande per la Coppa America, su cui abbiamo aspettative importanti».
Si tratta della AC75, in fase di sviluppo anche grazie alle competenze ingegneristiche di Pirelli, pronta a essere varata quest'estate, nello stesso periodo in cui anche gli altri team presenteranno la loro barca. Sugli avversari, Bruni ha le idee chiare: «Siamo tutti molto livellati, perché il budget è abbastanza simile, quindi mi aspetto una bellissima lotta. Non ci sono favoriti o sfavoriti, andremo tutti in Nuova Zelanda per vincere».
L'equipaggio di Luna Rossa sarà formato da velisti di grande esperienza internazionale, come Max Sirena (recordi di partecipazioni all'America's Cup, due vittorie con Oracle e Emirates), Vasco Vascotto (25 titoli mondiali) e il nuovo arrivato James Spithill, australiano, due volte vincitore all'America's Cup con Oracle, ma anche da moltissimi giovani. «Luna Rossa – spiega Checco Bruni - è stata bravissima a scegliere i ragazzi e soprattutto a inserirli per tempo, perché hanno bisogno di integrarsi con calma. Sono tutte persone esemplari, giuste per il team; noi più esperti cerchiamo di dare il contributo nella loro crescita. Sono stati assegnati ai diversi settori e stanno facendo esperienza sia a bordo che a terra».
Quanto ai timori sulla presenza di troppe personalità forti nella squadra, il velista palermitano non sembra preoccupato, anzi: «Il sailing team mi sembra un bellissimo gruppo. La preparazione sta andando molto bene, c'è un ottimo rapporto di collaborazione tra tutti i membri dell'equipaggio, più di quanto potessimo immaginare».
Quanto a chi ricoprirà i vari ruoli, non ci sono ancora decisioni definitive: «Abbiamo un'idea iniziale, ma bisognerà navigare un po' con la barca grande prima di decidere». Sarà un altro, importante passo per la 36esima America's Cup, che il Luna Rossa Prada Pirelli Team e il Circolo della Vela Sicilia vogliono assolutamente riportare in Italia.