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Pirelli tra le top 3 italiane per le domande di brevetto europee

Italia ancora protagonista nell'anno del Covid. Per la Bicocca focus su prodotti e sostenibilità

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Saper correre più veloce degli altri, immaginare il futuro e dotarsi delle tecnologie più avanzate e più sostenibili. In altre parole, innovare. Condizione necessaria per crescere e per essere sempre competitivi. In Pirelli questo si traduce in ricerca di materiali innovativi, nuovi prodotti e nuovi processi. Sono queste, infatti, le categorie su cui, nel 2020, la casa di pneumatici milanese ha depositato il maggior numero di brevetti (47) posizionandosi tra le prime tre aziende italiane ad aver presentato il maggior numero di domande di brevetto all'Epo, l'European Patent Office, l'organismo che a Monaco gestisce i brevetti in Europa.

In un anno in cui la pandemia ha frenato la crescita economica a livello mondiale e, di conseguenza, avuto impatti in tutti i settori, l'Italia è stato uno dei pochi paesi europei ad aver incrementato le domande di brevetto rispetto al 2019. Su 180.250 domande di brevetto presentate in Europa, 4.600 sono state depositate da aziende e inventori italiani (+2,9% rispetto al 2019). Mentre le domande di brevetto nazionale depositate presso l'UIBM (Ufficio italiano brevetti e marchi) hanno superato per la prima volta la quota di 11.000 (+878 rispetto al totale del 2019). L'Italia si conferma così decimo stato al mondo tra i Paesi con maggior numero di brevetti presentati e la Regione Lombardia numero uno tra le regioni italiane.

Nel contesto italiano, il settore del trasporto, dove sono depositati molti brevetti del settore automobilistico, ha rappresentato il campo tecnologico numero uno per il terzo anno consecutivo, e a guidare la classifica delle aziende operanti nel settore automotive, ha confermato il suo ruolo di innovatrice Pirelli. L'azienda di Bicocca, - che nel corso degli anni ha depositato centinaia di brevetti sui suoi prodotti più famosi (P ZERO, CINTURATO, SCORPION, DIABLO), sui suoi processi industriali più innovativi, come MIRS e NEXT MIRS, sulle specialties, come il pneumatico SEAL INSIDE dotato della soluzione che consente a una gomma di ‘autoripararsi' in caso di foratura, -  continua oggi sulla strada della ricerca focalizzandosi su prodotto e sostenibilità.

Grazie anche alla collaborazione con Università italiane e internazionali, centri di ricerca e fornitori specializzati, oggi Pirelli è all'avanguardia nella ricerca di materiali innovativi con cui saranno costruiti i pneumatici del futuro. Entro il 2025, infatti, Pirelli prevede di lanciare 44 nuove linee di prodotto utilizzando, su specifiche categorie, più del 40% di materiali da fonte rinnovabile, con un aumento di materiali riciclati e una costante riduzione di quelli di origine fossile.

La sfida, oltre che sul piano ambientale, è anche quella relativa alle performance. I nuovi pneumatici, infatti, devono sopportare carichi maggiori (dovuti al maggior peso delle batterie delle auto elettriche), presentare una minore ‘rolling resistance', offrire un maggiore grip e avere una rumorosità più contenuta.  In questo senso, il disegno del battistrada, la composizione della mescola e la possibilità di testare i nuovi prodotti con il nuovo simulatore, consentiranno a Pirelli di compiere importanti passi avanti nella strada della ricerca e dell'innovazione.