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Pirelli e il lavoro, Convegno alla Camera

Pirelli_lavoroPer molti aspetti, Pirelli e’ uno dei simboli più prestigiosi dell’industria italiana“. Con queste parole il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ha aperto i lavori di ”Storia ed attualita’ del lavoro nell’esperienza di una grande azienda italiana”, il convegno che si e’ svolto mercoledi’ pomeriggio a Palazzo Montecitorio, Roma, con la partecipazione dell’onorevole Sergio Cofferati, dell’economista Jean Paul Fitoussi, del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e del presidente del Gruppo Pirelli, Marco Tronchetti Provera.

Il convegno, a cui hanno partecipato esponenti del mondo politico, sindacale, culturale e imprenditoriale,  su invito del Presidente della Camera, nasce dalla recente pubblicazione di “PIRELLI RACCONTI DI LAVORO. Uomini, macchine, idee”, il libro realizzato da Pirelli ed edito da Mondadori, che ripercorrendo 136 anni di storia dell’azienda, racconta la realta’  sociale ed economica del Paese.

‘Internazionalizzazione’, ‘innovazione tecnologica’ e ‘levatura morale’ i valori di Pirelli su cui il Presidente Fini si e’ soffermato nel suo intervento introduttivo, prima di passare la parola a Marco Tronchetti Provera, Presidente del Gruppo Pirelli, che alla platea della Sala della Regina ha ricordato che ‘passione’, ‘senso di appartenenza’ e ‘competenza’ hanno permesso a Pirelli di continuare a farsi portatrice nel tempo di innovazione.

Di taglio antropologico, economico e sociale l’intervento di Jean Paul Fitoussi, autore di una delle tre prefazioni al volume (le altre sono dello scrittore Erri De Luca e di Antonio Calabrò, direttore Affari Istituzionali e Relazioni Esterne di Pirelli), che ha ricordato come “non si possa immaginare il futuro del mondo senza la ruota”, perchè la ruota e’ uno strumento esosomatico che permette all’uomo di muoversi come gli occhiali di leggere”.

“Un libro inusuale, particolarmente coraggioso, anche di grandissima utilità il commento di Sergio Cofferati, che ha ricordato nel suo intervento la figura di Leopoldo Pirelli come una delle più all’avanguardia nel dibattito sui conflitti sociali della civiltà  industriale.

Infine l’intervento del Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza del conto patrimoniale nella valutazione dell’azienda, quel conto che restituisce il patrimonio storico di un’azienda, fotografando cosi’ un sistema di valore e di valori che il conto economico non contempla. Una metafora sofisticata per amministratori, per i quali il Ministro ha ricordato come ‘competenza’ e ‘prudenza’ siano alla base di una gestione di successo.

Il Convegno si e’ concluso con l’augurio, da parte del Presidente Gianfranco Fini, di almeno altri 136 anni di vita a Pirelli.
Un pomeriggio molto importante per il Gruppo, che nella splendida cornice della sala della Regina ha dato voce al lavoro di tutti i pirelliani, fautori di una storia modello per l’economia, ma anche per la vita sociale e culturale dell’Italia e del mondo.


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Pirelli azienda modello

20_ianTyreCampus_ChinaPirelli e’ una delle sei aziende manifatturiere italiane che Carlo Mario Guerci* ha scelto di presentare nel libro ‘Perchè la Cina non deve fare paura‘ quale esempio di multinazionale italiana capace di intraprendere le sfide delle economie emergenti e di trasformarle in vantaggi.
Una forte propensione allo sviluppo internazionale, continui investimenti in tecnologia, la ricerca di persone a elevato potenziale e una finanza sana con costi ridotti sono i principali elementi competitivi che accomunano Pirelli ad Agusta Westland, Ansaldo STS, Iveco, Mapei e Tod’s, oltre alla forza di un brand che cresce con l’avanzare dei successi del business.
Un invito a tutta l’industria italiana a superare la paura della concorrenza cinese e a studiare la propria strategia competitiva nei nuovi mercati. Un’analisi del complesso scenario delle economie emergenti, supportato da una carrellata di casi di successo – fra cui Pirelli – a tenere alta la bandiera dell’industria manifatturiera italiana.

*Carlo Mario Guerci (1938-2008) e’ stato professore ordinario di Economia Politica presso l’Universita’  degli Studi di Milano, presidente di Evidenze, societa’  di analisi e strategie industriali, e del CESIT, Centro Studi sui Sistemi di Trasporto. Ha svolto per anni un’intensa attivita’  di consulenza per l’alta direzione, operando per alcune fra le maggiori societa’  italiane e internazionali