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Suv, un viaggio che parte da lontano

L'origine dei suv va ricercata di certo nell'americana Jeep Willys ma il concetto è cambiato radicalmente nei decenni offrendo soluzioni per tutti i gusti

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C'è un fondo di verità nel sostenere che il concetto di SUV – acronimo di Sport Utility Vehicle – deve qualcosa all'eredità della Seconda Guerra Mondiale. E' infatti nel 1946 che esordì un particolare tipo di fuoristrada, il Jeep Wagon, noto anche come ‘Willys Wagon': una sorta di station wagon semplice e squadrata, assetto rialzato e trazione integrale.

Veniva realizzata su un telaio a longheroni, come la Jeep che aveva portato i soldati americani sui campi di battaglia. Il modello fu prodotto in diverse versioni sino al 1965, quando fu lanciata la Jeep Wagoneer, considerata la ‘madre' delle SUV di lusso, con le caratteristiche fiancate in legno, e venduta sino al 1991. Questa è la storia a stelle e strisce, fatta di un design semplice e motori a benzina di grande cilindrata. Ma lo sviluppo della tipologia sino al dominio attuale del mercato è figlia dell'Europa

Il merito di Land Rover

Dall'altra parte dell'Atlantico, non potevano che essere gli inglesi – grandi protagonisti del conflitto a fianco degli alleati americani – a interpretare la filosofia ‘rough and tough' (aspra e dura) nei fuoristrada, a partire da Land Rover con il Defender, poi diventato icona e, guarda caso, trasformato in SUV nella generazione attuale, con buona pace dei puristi. 

In ogni caso, delle antenate (di evidente derivazione bellica e con vocazione off-road), le Sport Utility Vehicle possono essere considerate lo ‘spin off' che a partire dagli anni '90 si è prima affiancato e poi le ha quasi soppiantate. Antesignane del fenomeno possono essere considerate la Range Rover del 1970 e la Jeep Cherokee del 1974 che curiosamente al suo arrivo in Europa – nel 1983 - venne motorizzata (in base all'accordo tra Renault e Chrysler) con un 2.1 turbodiesel francese. 

Nè va dimenticato che oltre la cortina di ferro, nel 1977 veniva lanciato un fuoristrada con peculiarità da SUV, la Lada Niva. E nello stesso anno, la francese Matra-Simca presentava la Rancho che conteneva già in embrione il concetto di Crossover-SUV: era una normale auto, a trazione anteriore ma allestita da fuoristrada e con caratteristiche di spazio e versatilità proprie dei SUV.

Arrivano le premium

Se negli anni '80 iniziava l'affrancamento dal fuoristrada classico, a partire da carrozzerie meno ‘toste' e linee più eleganti, è negli anni '90 che parte la vera storia delle SUV. Toyota nel 1994 va oltre la Land Cruiser, creando la compatta Rav: un'auto normale, realizzata sul pianale della Corolla, con le ruote alte che garantiscono un abitacolo in posizione previlegiata e una guidabilità da berlina. 

Tre anni dopo ecco la prima SUV premium: la Classe ML Mercedes-Benz, americana di costruzione e ispirazione. E' lussuosa, imponente per l'epoca (era lunga 459 cm) ma con il feeling tipico del brand che fa un'altra scelta lucida: trazione integrale o posteriore con anteriore inseribile. Fuoristrada solo quando serve, non di natura. 

Bmw risponderà due anni dopo con la X5, anch'essa costruita negli Usa, e con un'altra importante novità: ha la scocca portante, non è una vettura ancora con un'anima off-road. Idea innovativa come il fatto di definirla SAV: Sport Activity Vehicle, per sottolinearne la vivacità di prestazioni e di utilizzo.

Ieri, oggi, domani

25 anni dopo, il fenomeno Suv continua a caratterizzare il mondo dell'auto con numeri impressionanti favoriti dall'avvento dell'elettrico. Ecco perché giusto fissare qualche primato nella storia. Per esempio, la Honda HR-V del 1998 è indiscutibilmente l'antenata delle B-Suv, quelle che oggi sono le dominatrici del mercato. 

La ‘madre' delle Suv-coupé, attualmente il top in circolazione, è la raffinatissima Bmw X6 del 2007 anche se qualcuno cita la Ssangyong Rexton di due anni prima. 

Solo l'innovativa Tesla poteva pensare a una Suv elettrica, con apertura ad ala di gabbiano, quale la Model X del 2015 mentre sul fronte del lusso, il primo paletto lo ha messo Bentley con la Bentayga del 2016. Costa oltre 200mila euro, come una quindicina di Dacia Duster (prima SUV low cost della storia) acquistate insieme. 

E' decisamente nella parte alta del listino anche la Lamborghini Urus, sui 230mila euro, ma averla significa poter guidare la prima SUV con prestazioni da supercar alla luce dei 650 Cv di potenza e un assetto quasi da competizione. Ma tutto quanto è partito da quelle care vecchie Jeep che si arrampicavano ovunque.