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Il turismo lento è una scelta (anche in autunno)

Meno in termini di quantità ma più in qualità, lo slow tourism è la risposta al turismo di massa

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Si viaggia sì, ma in maniera diversa. I turisti dopo le difficoltà di spostamento degli anni appena passati sono tornati a scegliere nuove mete da visitare, il paradigma del viaggio però ne è uscito trasformato. Lo slow tourism è adesso una delle scelte preferite dai più: un viaggio all'insegna dell'autenticità, sostenibilità, lentezza, e che al contrario di quella tendenza “mordi e fuggi” – ormai ridotta rispetto agli ultimi anni – è confermata dall'aumento della permanenza media degli ospiti.

Secondo l'Organizzazione mondiale del turismo-UNWTO, che ogni trimestre pubblica il Tourism Barometer, nel 2022 oltre 900 milioni di turisti hanno viaggiato all'estero, una cifra raddoppiata rispetto al 2021 e ai viaggi pre-pandemia. Per questo è significativo che a inizio 2023 il turismo lento attragga il 54% dei viaggiatori. Inoltre, un dato interessante riguarda l'aumento degli appassionati dei cammini: il 52% vuole fare trekking, mentre il 50% ama stare nella natura e il 46% intende scoprire il territorio. Sono numeri che dimostrano quanto sia importante la sostenibilità e la riscoperta dei nostri luoghi. Ma perché proprio lo slow tourism viene preferito come modalità di viaggio?

Il principio dietro questa particolare tipologia di vacanza è quello di considerare una nuova idea di turismo, rispettoso delle tradizioni locali e all'insegna della sostenibilità in una logica di consapevolezza. Ciò che deve essere importante nel viaggio è capire quanto in un territorio ci siano storie, tradizioni, saper fare; elementi che si sono sviluppati durante i secoli e che sono propri della storia culturale di un paese. Un'esperienza turistica può considerarsi “slow” però solo quando rispetta determinati principi: riduce la distanza di viaggio, massimizza il tempo disponibile, rilassa la mente, mangia in ristoranti locali, fa shopping nei mercati o direttamente dai produttori, impara nuove tecniche, minimizza la carbon footprint.

E mentre per la maggior parte delle persone sono i mesi più caldi i preferiti per partire, anche l'autunno può essere considerata una stagione ideale per scoprire nuove mete e apprezzare una vacanza all'insegna del “viver lento”, in Italia e all'estero.

Alpe Adria – Carinzia, Austria

1. Alpe Adria – Carinzia, Austria

Si tratta di un viaggio slow alla scoperta della Carinzia, il più meridionale tra gli stati austriaci, famoso per le sue montagne e vallate, è una meta ideale per gli amanti degli sport di montagna, dallo sci al trekking fino alla mountain bike. Qui è possibile imparare a fare il pane con farine di cereali antichi, capire come si producono determinati prodotti tipici, scoprire il mondo dell'apicoltura e cucinare i piatti tradizionali insieme agli chef locali.

VenTo

2. VenTo

VenTo è un'importante e lunghissima ciclovia che parte da Torino e arriva fino a Venezia: un percorso di 700 km lungo gli argini del Po. È il viaggio ideale per gli amanti delle due ruote, per scoprire in modo sostenibile le varie città che la ciclovia attraversa, anche con percorsi più brevi.

La Transameria

3. La Transameria

È un itinerario nell'Umbria meridionale, lungo antiche vie ricche di storia tra olivi secolari e cucina genuina, per scoprire allo stesso tempo tradizioni culinarie e percorsi da attraversare in bicicletta o a piedi: il giro di Todi, quello delle mure ciclopiche di Amelia, il Sentiero del Furioso, e ancora il Cammino del Germanico.

Val di Funes, Dolomiti

4. Val di Funes sulle Dolomiti

Sullo scenario delle Dolomiti, escursionisti e amanti della montagna possono fare un viaggio all'insegna della sostenibilità e della tutela dell'ambiente, corredato da un'esperienza gastronomica unica: piccoli produttori di formaggi, pane nero e speck, oltre i vigneti della Valle Isarco dove nascono vini famosi in tutto il mondo.

Canton Valais, Svizzera

5. Canton Valais in Svizzera

In questo caso le regioni da scoprire sono quelle del Grand Entremont e del Fully, zone frutto di storia antica, che si contraddistinguono per una produzione agricola a conduzione familiare e attrattive naturali, come il ghiacciaio alpino oppure il maggiore castello barocco della Svizzera, fino ad arrivare alla vigna in quota più alta d'Europa. Si tratta di una zona ricca di percorsi per mountain bike, i cosiddetti Flowtrail, alla portata di tutti gli appassionati. Da non perdere il “goat trekking”, una nuova esperienza di escursionismo in compagnia delle capre.