Sostenibilità

Le case automobilistiche in prima linea nel riciclo

L’industria automobilistica sta compiendo grandi passi avanti nel portare il riciclo e la circolarità all’interno delle sue operazioni

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Probabilmente ognuno di noi fa la raccolta differenziata in casa, separando attentamente plastica, cartone e vetro, spesso lavando gli oggetti prima di inviarli al centro di riciclo, impacchettati in contenitori diversi, e in generale facendo la propria parte per salvaguardare l'ambiente.

Secondo le recenti cifre dell'Agenzia Europea dell'Ambiente, solo il 46 per cento di tutti i rifiuti dell'UE viene effettivamente riciclato. La plastica è la peggiore in quanto solo il 32,5 per cento dei rifiuti di plastica dell'UE viene riciclato, secondo quanto riportato dal Parlamento Europeo.

Le ragioni di queste scarse prestazioni sono complesse. Una è che la Cina, solita ad accogliere gran parte dei rifiuti da riciclare, ha iniziato, dal 2018, a limitarne le importazioni. Un altro motivo è che gran parte dei rifiuti subisce una contaminazione incrociata lungo il tragitto verso i centri di riciclo. 

E' conveniente dal punto di vista economico?

Il fattore più importante resta comunque quello economico. Per la maggior parte dei rifiuti il processo di riciclo non è economicamente vantaggioso, e questo vale in particolare per la plastica. Esistono sette diverse famiglie di plastica diverse, non tutte riciclabili e nessuna riciclabile con le altre. Anche la plastica più comune, quella delle bottiglie, (denominata polietilene tereftalato o PET) ha molte varietà e colori che non possono essere mescolati durante il riciclo. 

Secondo uno studio del Manhattan Institute, thinktank economico statunitense, il costo della raccolta, della pulizia e dello smistamento è la ragione principale per cui il riciclo della plastica è cinque volte più costoso rispesso all'invio in discarica.  A tale prezzo non sorprende che gran parte di ciò che inviamo per essere riciclato venga sepolto o incenerito. 

A questo punto, ci possiamo chiedere se ci sia qualcuno che ricicli correttamente, e che potrebbe indicarci la strada da seguire? Sorprendentemente, una speranza viene dal settore dell'automobile. Ancora una volta, il motivo è di natura economica: le case automobilistiche hanno un incentivo finanziario a innovare le procedure di riciclo come parte dell' economia circolare, e ciò sta stimolando gli investimenti. 

Pensare al futuro

Attualmente, la maggior parte delle emissioni di carbonio provenienti dalla produzione e dall'uso delle auto sono emissioni derivanti dai combustibili fossili. Tuttavia, secondo un recente rapporto di McKinsey, la situazione cambierà con l'affermarsi delle auto elettriche: entro il 2040, fino al 60% delle emissioni totali del ciclo di vita delle auto proverrà dai materiali utilizzati nella produzione, rispetto al 18% di oggi. I costruttori di auto sanno che le normative richiederanno una riduzione  di queste emissioni e stanno quindi investendo in materiali riciclati e "riprogettati" che emettono meno carbonio. 

Riuscire in questo intento significa riprogettare la riciclabilità sin dall'inizio. I costruttori di auto stanno iniziando a progettare i componenti in modo che siano facili da recuperare e da riciclare al termine della "prima vita" del veicolo. Stanno anche "riprogettando" i componenti difettosi invece di buttarli via. Secondo il costruttore di auto Stellantis, la rifabbricazione dei componenti utilizza l'80% in meno di materie prime ed emette il 50% in meno di carbonio rispetto alla produzione di nuovi componenti. 

Le case costruttrici stanno inoltre investendo in nuovi materiali riciclati sia per rivestimenti interni sia per i componenti mobili funzionali, utilizzando tutto, dalle fibre in acciaio biodegradabile ai materiali provenienti da rifiuti agricoli o da piante comuni, come cactus, bambù, colza, mais e sì - perfino le bottiglie in plastica riciclata. 

Fino a dove può spingersi questo tipo di riciclo? Un primo accenno di risposta si è avuto al summit sul clima COP26 di Glasgow, quando una grande casa automobilistica ha presentato una concept car realizzata interamente con questi materiali "secondari". Come tutte le concept car, non si trattava di una linea di produzione reale, ma ha dimostrato quanto le grandi aziende stiano affrontando con serietà la sfida del riciclo.

 

 

Illustrazione a cura di Elisa Macellari