Il mondo dell'automobile si sta muovendo ad un ritmo veloce e gli sviluppi sono molteplici e rapidi, nell'area delle auto elettriche, a guida autonoma e connesse, e nelle nuove tendenze, come ad esempio il car sharing. Nonostante in alcune zone si assista al progressivo allontanamento dal concetto della proprietà individuale dell'auto, non sembra comunque esserci alcuna tregua nella crescita del mercato.
Nel futuro immediato, si prevede che le immatricolazioni a livello globale di nuovi veicoli aumentino del 2 percento annuo nei prossimi tre anni. Questo dato è il risultato di una ricerca svolta da Pirelli, che raccoglie appunto informazioni utili per sviluppare i propri piani di vendita.
Le automobili hanno una durata maggiore e il numero di veicoli in uso in tutto il mondo è destinato a crescere del 3,3 percento all'anno, per raggiungere la cifra di 1,37 miliardi entro il 2020.
Spostamenti regionali
L'area destinata a registrare la crescita maggiore nel numero di veicoli è la regione Asia-Pacifico, dove si prevedono 40 milioni di nuove immatricolazioni da oggi al 2020. Nello stesso periodo il numero di veicoli di lusso nel mondo aumenterà da 2,6 milioni a 3,5 milioni, con 1 milione previsti nella regione Asia-Pacifico.
La crescita nel numeri di veicoli di lusso nei prossimi tre anni è inoltre destinata a superare il tasso globale, con un 4,4 percento annuo, aggiungendosi ad un totale di 151 milioni o dell'11 percento di tutte le automobili in strada. A quel punto il numero di veicoli di lusso nella regione Asia-Pacifico, circa 40 milioni, sarà piuttosto vicino a quelli presenti nel Nord America (41,5 milioni).
L'Europa e il Nord America potrebbero essere mercati maturi, con un incremento previsto piuttosto ridotto, mentre nelle regioni di Asia-Pacifico, Africa e Sud America la domanda è molto elevata. E questi mercati, secondo le ricerche, maturando, domanderanno un numero sempre maggiore di auto di lusso.
Sempre secondo le cifre stimate da Pirelli, anche l'utilizzo globale è destinato ad aumentare. Il totale dei 13.000 miliardi di miglia percorse dalla flotta di veicoli globali nel 2020 sarà il risultato di un tasso di crescita annua del 5 percento, a partire dal 2017.
Rivoluzionari
Poi ci sono i disruptor. Pirelli prevede che le quote di auto elettriche, condivise e a guida autonoma aumenteranno.
Batteria migliori e tecnologie di carica rapida sono i fattori fondamentali per il decollo delle auto elettriche, fattori che saranno presto disponibili. Gli ambiziosi impegni presi dai politici e dai produttori automobilistici per prendere le distanze dai motori a combustione daranno un ulteriore impulso a questa tendenza. Volvo, ad esempio, si è impegnata a dotare di motore elettrico ogni automobile che sarà lanciata a partire dal 2019. La Norvegia invece richiede che tutte le automobili nuove che saranno vendute dal 2025 siano totalmente elettriche o ibride, mentre la Francia e il Regno Unito hanno comunicato la loro intenzione di vietare la vendita di automobili nuove alimentate a benzina e diesel entro il 2040.
In ogni caso l'abbandono del motore a combustione interna non incarna solamente una giusta causa. Ross Brawn, Managing Director sport automobilistici di Formula Uno, sottolinea il fatto che i motori elettrici possono potenziare la performance e afferma che la guida di motori ibridi “può essere divertente e al tempo stesso responsabile nei confronti dell'ambiente”. Se gli acquirenti vogliono un'esperienza di guida piacevole, i produttori automobilistici faranno in modo di crearla.
Tendenze urbane
Il fenomeno del car sharing ha senso per numerosi conducenti poiché secondo uno studio del 2010 svolto su proprietari di auto residenti nelle città del Regno Unito, il veicolo medio rimane parcheggiato per il 97 percento della propria vita. Anche alcuni produttori automobilistici stanno iniziando ad occuparsi del car sharing (ad esempio BMW con DriveNow, del quale la società di autonoleggio Sixt è comproprietaria) o di piani a proprietà frazionata (Ford e Audi sono due dei produttori che se ne stanno interessando).
Il car sharing, tramite organizzazioni come DriveNow, che offre la possibilità di utilizzare un'automobile pagandone l'utilizzo in minuti, o club di auto che utilizzano un modello simile, ma che prevedono la restituzione dell'auto da dove la si è presa, offrono un'alternativa al possesso della vettura. Inoltre, secondo CarPlus, un'organizzazione di beneficenza finanziata dal Dipartimento dei trasporti di Londra e da Transport for London, ogni club di auto nella capitale elimina dalla strada oltre 10 automobili di proprietà privata.
Questi club offrono ai propri membri l'accesso a numerose automobili, in modo tale da potere avere a disposizione un'auto diversa per ogni occasione. Oltre a ciò, la condivisione è considerata un modo per affrontare il crescente scetticismo dei giovani consumatori nel confronti del possesso dell'automobile.
Il terzo grande disruptor identificato da Pirelli, la tecnologia a guida autonoma, conquista i titoli in prima pagina, anche se la transizione potrebbe impiegare “almeno 30 anni”. Questa è l'opinione di Chris Urmson, uno dei massimi studiosi interessati allo sviluppo di questa tecnologia. Urmson è stato il Responsabile delle auto a guida autonoma di Google dal 2013 al 2016.
Con così tante e diverse strade alternative verso il futuro, il settore automobilistico si appresta a dovere affrontare una ridistribuzione radicale. Tuttavia, mentre i motori, gli interni e i materiali utilizzati per la costruzione dei veicoli e la tecnologia al loro interno devono ancora essere decisi, c'è una caratteristica comune a tutti i veicoli che difficilmente subirà grossi cambiamenti nei prossimi decenni: la necessità di dotare tutte le vetture di pneumatici.