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Gran Premio di Singapore 2013 – Gara

 VETTEL VINCE A SINGAPORE CON UNA STRATEGIA A DUE SOSTE

Sebastian Vettel, Red Bull, ha conquistato la sua 33ª vittoria in carriera a Singapore, utilizzando una strategia a due soste. Con questa vittoria resta intatto il record detenuto dal Gran premio di Singapore: sin dalla sua istituzione, infatti, è stato vinto solo da Campioni del mondo.

Il pilota della Ferrari, Fernando Alonso, ha utilizzato una strategia a due soste diversa, finendo la gara in seconda posizione dopo essere partito dal settimo posto in griglia. Una strategia a due pit stop ancora diversa è stata poi utilizzata dal terzo arrivato a podio, Kimi Raikkonen, Lotus, che partiva 13° in griglia. Nelle ultime tre gare, Vettel e Alonso hanno sempre finito primo e secondo.

Il Gran premio di Singapore ha preso il via con un tasso di umidità del 67%; tutti i piloti, ad eccezione di Adrian Sutil, Force India, hanno iniziato la gara con pneumatici P Zero Red supersoft. Il primo a rientrare ai box è stato Raikkonen, al 10° giro, che ha montato un nuovo set di supersoft.

Vettel ha completato un primo stint molto lungo prima di fermarsi ai box al 17° giro, costruendosi così un vantaggio di 35 secondi. Il tedesco ha montato gomme medie ed è ritornato in pista ancora in testa alla gara.

Fedele alla tradizione di Marina Bay, al giro 25 è entrata in pista la safety car. Alcuni piloti hanno approfittato di questa situazione per rientrare ai box per un cambio gomme, ma i primi quattro (tutti su mescola media ) sono rimasti fuori, e Vettel ha visto dileguarsi il suo vantaggio di 13 secondi.

Il tedesco ha poi recuperato il distacco ed è rientrato ai box per il suo secondo pit stop al 44° giro, montando gomme supersoft.  Questo gli ha permesso di vincere la gara con mezzo minuto di scarto sugli altri.

Con un limite di velocità ridotto e con una delle pit lane più lunghe dell’anno, a Singapore ogni pit stop fa perdere più tempo, per questo le squadre hanno cercato di rdurre al minimo le soste.

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: “Oggi le gomme hanno dovuto fare i conti con un alto degrado termico, piuttosto che con l’usura. Ma Singapore, come sappiamo, è da sempre una gara molto dura.

Entrambe le mescole, ma in particolare le supersoft, hanno dimostrato un’elevata resistenza e buone prestazioni, e si sono confermate la scelta più appropriata per questo circuito.

Una delle complicazioni qui è che la strategia deve essere flessibile, al fine di tener conto della lunghezza della gara e delle probabilità di ingresso di safety car, che, ancora una volta, hanno fatto sì che il Gran premio sfiorasse le due ore.

La safety car ha rimescolato le strategie: mentre Vettel era da solo al comando, alle sue spalle imperversava la battaglia per il podio.Nelle fasi finali c’è stata molta azione, con strategie differenti per andare a punti e con alcune interessanti manovre di sorpasso, su un circuito dove superare è tutt’altro che facile”.

Il tempo più veloce della giornata per mescola:

   Medium  Supersoft Intermediate Wet
Primo  WEB – 1.49.783  VET – 1.48.574 N/A N/A
Secondo  HAM – 1.49.916  SUT – 1.49.656 N/A N/A
Terzo  VET – 1.50.022  VER – 1.50.328 N/A N/A

Lo stint più lungo della gara:

Medium     36 giri    Perez; Raikkonen; Hulkenberg; Alonso; Button; Gutierrez
Hard     22 giri    Di Resta; Vergne
Intermediate     N/A    N/A
Wet     N/A    N/A

La strategia vincente:

Anche se è sempre difficile prevedere una strategia a Singapore, avevamo suggerito che una gara a due soste sarebbe stata la più probabile.

Avevamo avanzato due ipotesi: iniziare con le supersoft, cambiare con le medie al giro 16 e rimontare le supersoft al 39° giro. Un’alternativa poteva essere quella di usare la stessa strategia ma, invece delle supesoft, scegliere le medie per lo stint finale.

Vettel si è avvicinato a questa proiezione, rientrando ai box al 17° giro e utilizzando la supersoft per un breve stint dal 44° giro.