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Biaggi e Melandri pareggiano i conti

Max Biaggi (Aprilia Racing Team) e Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) hanno conquistato un successo a testa nell’ottavo round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike, giunto alla sua seconda edizione su questo tracciato.

Pirelli BEST LAP Awards:

SBK Race 1 – Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport), 1’58.251 (Lap 6)

SBK Race 2 – Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport), 1’58.950 (Lap 3)

Total BEST LAP (SBK): Checa C. (Althea Racing): 5, Biaggi M. (Aprilia Racing Team): 4; Melandri M. (BMW Motorrad Motorsport): 3; Sykes T. (Kawasaki Racing Team): 2; Guintoli S. (Team Effenbert Liberty Racing): 1

WSS – Sheridan Morais (Kawasaki Lorenzini), 2’03.300 (Lap 13)

Total BEST LAP (WSS): Lowes S. (Bogdanka PTR Honda): 2; Foret F. (Kawasaki Intermoto Step): 2; Parkes B. (Ten Kate Racing Products): 1; Lanzi L. (Prorace): 1; Sheridan Morais (Kawasaki Lorenzini): 1

STK1000 – Bryan Staring (Team Pedercini), 2’01.446 (Lap 5)

STK600 – Riccardo Russo (Team Italia FMI), 2’05.799 (Lap 4)

E’ stata una delle giornate più esaltanti della stagione con moltissimi sorpassi e confronti ad altissimo livello. La prima sfida è stata un affare tra italiani, mentre nella seconda si sono aggiunti anche Eugene Laverty (Aprilia Racing) e Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing), 25enni che hanno impegnato i più esperti avversari.

Gara 1

Max Biaggi (Aprilia Racing Team) ha vinto la prima gara del round spagnolo battendo allo sprint il grande rivale Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport). Il fuoriclasse romano, 41 anni compiuti martedì scorso, ha centrato la terza vittoria di fila, la quarta in stagione e la ventesima della sua carriera Superbike, iniziata nel 2007.

Max Biaggi: “Non ci siamo certo risparmiati, ho dovuto davvero dare il massimo, specialmente dopo metà gara, quando bisognava stare ancora più attenti a non commettere errori. Dopo l’ultimo sorpasso in gara 1, quello decisivo, ho guadagnato qualche metro e sono riuscito a vincere”.

Carlos Checa (Althea Racing Ducati) ha acciuffato il terzo gradino del podio approfittando della collisione che ad un giro e mezzo dalla fine ha tolto di scena Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) scattato dalla pole con il nuovo primato assoluto di Aragon.

L’Aprilia ha piazzato nelle prime posizioni anche Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing), quarto davanti a Eugene Laverty (Aprilia Racing Team).

Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) è arrivato sesto. In una collisione alla prima curva con Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) è rimasto contuso Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert).

Risultati gara 1: 1. Biaggi (Aprilia) 20 Giri/106.880 km in 39’51.188 media 160.911 km/h; 2. Melandri (BMW) 0.278; 3. Checa (Ducati) 9.462; 4. Davies (Aprilia) 10.827; 5. Laverty (Aprilia) 15.708; 6. Fabrizio (BMW) 27.597; 7. Haslam (BMW) 29.032; 8. Giugliano (Ducati) 39.374; 9. Camier (Suzuki) 40.887; 10. Berger (Ducati) 41.440; 11. Canepa (Ducati) 42.056; 12. Guintoli (Ducati) 42.369; 13. Zanetti (Ducati) 42.669; 14. Aoyama (Honda) 48.010; 15. Hopkins (Suzuki) 49.752; 16. Rea (Honda) 54.590; 17. Brignola (BMW) 1’59.653; RT. Sykes (Kawasaki); RT. Badovini (BMW); RT. Salom (Kawasaki); RT. Mercado (Kawasaki); RT. Baz (Kawasaki); RT. Smrz (Ducati).

Gara 2

E’ arrivato puntuale il riscatto di Marco Melandri nella gara conclusiva dell’ottavo round del Campionato. Il fuoriclasse del Team BMW Motorrad Motorsport ha centrato il terzo successo con la moto tedesca, il settimo della carriera Superbike, partita la scorsa stagione.

Marco Melandri: “Non ho parole! Dopo gara 1 ero un po’ contrariato e per questo ho fatto di tutto per vincere gara 2. Non è stato facile, c’era molto vento. Eugene è partito al comando ed era velocissimo, poi ad un tratto, a tre giri dalla fine, Max mi ha passato e nel superarlo di nuovo sono arrivato largo, lasciando un varco a Chaz. Abbiamo spinto tutti talmente forte che, nella battaglia, non avevo una strategia per l’ultimo giro. Vincere qui è stato davvero bello”

Spettacolare lotta dalla prima curva con quattro scatenati protagonisti: ai due che già avevano animato la prima gara (Melandri e Biaggi) si sono aggiunti Eugene Laverty, compagno di Biaggi, e la sorpresa Chaz Davies, 25enne iridato Supersport in carica alla prima esperienza nella categoria più alta delle derivate dalla serie.

Laverty ha comandato per quattro giri cedendo poi all’incalzare dei più esperti Biaggi e Melandri, che però non sono riusciti a scappare, per cui tutto si è deciso al penultimo passaggio, dopo un’interminabile serie di cambi di posizione che ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino alla fine. Melandri è riuscito a sopravanzare Laverty difendendo poi il primato nell’ultimo passaggio. Davies ha centrato il primo podio della carriera costringendo così Biaggi al quarto posto.

Il Team Honda World Superbike ha rimediato una giornata nata male con il quinto posto in rimonta di Jonathan Rea davanti a Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) e al padrone di casa Carlos Checa.

Risultati gara 2: 1. Melandri (BMW) 20 Giri/106.880 km in 39’59.200 media 160.373 km/h; 2. Laverty (Aprilia) 0.042; 3. Davies (Aprilia) 0.446; 4. Biaggi (Aprilia) 0.484; 5. Rea (Honda) 6.611; 6. Haslam (BMW) 7.491; 7. Checa (Ducati) 9.325; 8. Sykes (Kawasaki) 10.444; 9. Badovini (BMW) 10.828; 10. Giugliano (Ducati) 10.925; 11. Fabrizio (BMW) 21.955; 12. Berger (Ducati) 22.046; 13. Guintoli (Ducati) 22.486; 14. Zanetti (Ducati) 42.801; 15. Aoyama (Honda) 49.144; 16. Salom (Kawasaki) 50.961; 17. Canepa (Ducati) 1’00.863; 18. Mercado (Kawasaki) 1’14.149; 19. Brignola (BMW) 1’53.388; 20. Baz (Kawasaki) 1 Lap; RT. Camier (Suzuki); RT. Hopkins (Suzuki).

Classifica (dopo 8 di 14 round): 1. Biaggi 248,5; 2. Melandri 200,5; 3. Rea 183; 4. Checa 175,5; 5. Sykes 172,5; 6. Haslam 142; 7. Laverty 126; 8. Guintoli 110; 9. Giugliano 94; 10. Davies 78; 11. Smrz 75,5; 12. Fabrizio 73; 13. Badovini 57; 14. Camier 56,5; 15. Berger 48,5; 16. Aoyama 37,5; 17. Canepa 33; 18. Zanetti 30; 19. Baz 19; 20. Lascorz 17; 21. Hopkins 11; 22. Mercado 9; 23. Salom 9; 24. Hickman 7; 25. Baiocco 7; 26. Staring 6; 27. Aitchison 3; 28. Brookes 1. Costruttori: 1. Aprilia 266; 2. Ducati 247,5; 3. BMW 242; 4. Honda 189; 5. Kawasaki 178,5; 6. Suzuki 63,5.

Mondiale Supersport

Sam Lowes (Bogdanka PTR Honda) ha vinto il settimo round del Mondiale Supersport, accorciando le distanze dal capoclassifica Kenan Sofuoglu (Kawasaki Lorenzini), retrocesso dal primo al quinto posto della graduatoria finale per una scorrettezza.

Per il 21enne britannico si tratta della seconda vittoria in carriera giunta al termine di una gara serratissima e ricca di colpi di scena. Il primo è stata la scivolata di Jules Cluzel (PTR Honda) scattato dalla pole e protagonista della prima fase della corsa, ma poi scivolato senza conseguenze dopo aver subìto il sorpasso di Sofuoglu. Il 27enne turco due volte iridato, partito con un ginocchio lussato, è stato successivamente impegnato da Lowes e dal compagno di marca Fabien Foret (Kawasaki Intermoto Step) con il quale c’è stato un contatto in rettilineo giudicato non corretto dalla Race Direction. Sofuoglu non ha rispettato la penalità imposta (cedere tre posizioni) e all’arrivo è stato retrocesso d’ufficio al quinto posto dell’ordine d’arrivo.

Foret è arrivato secondo davanti al sudafricano Sheridan Morais (Kawasaki Lorenzini), autore del miglior giro. Miglior italiano, Vittorio Iannuzzo, settimo con la Triumph del Power Team by Suriano.

Risultati: 1. Lowes (Honda) 18 Giri/96.192 km in 37’14.284 media 154.990 km/h; 2. Foret (Kawasaki) 1.446; 3. Morais (Kawasaki) 4.322; 4. Parkes (Honda) 5.924; 5. Sofuoglu (Kawasaki) 6.377; 6. Quarmby (Honda) 16.333; 7. Iannuzzo (Triumph) 19.948; 8. Metcher (Yamaha) 22.663; etc.

Classifica (dopo 7 di 13 round): 1. Sofuoglu 117; 2. Lowes 101; 3. Cluzel 84; 4. Foret 83; 5. Parkes 66; 6. Baldolini 54; 7. Morais 53; 8. Quarmby 44; etc. Costruttori: 1. Honda 156; 2. Kawasaki 151; 3. Triumph 76; 4. Yamaha 60; 5. Suzuki 6.

Superstock 1000

Bryan Staring (Team Pedercini Kawasaki) ha dominato la quinta prova della FIM Cup Superstock 1000. Per il 25enne australiano si tratta del primo successo internazionale http://energyzone.worldsbk.com/special-videos-player.aspx . Fa festa anche il Team Pedercini, formazione satellite di Kawasaki.

Giornata sfortunata invece per il capoclassifica Sylvain Barrier e la BMW Motorrad Italia GoldBet. Il 23enne francese, scattato dalla pole, si è toccato con Lorenzo Savadori (Barni Racing Team Italia Ducati) provocando la scivolata di entrambi. Barrier resta comunque leader del Campionato anche se con un punto soltanto di vantaggio su Eddi La Marra (Barni Racing Team Italia Ducati) arrivato quarto.

La Kawasaki ha completato il trionfo con il secondo posto del 19enne francese Jeremy Guarnoni (MRS), autore di una spettacolare rimonta ai danni di Lorenzo Baroni (BMW Motorrad Italia GoldBet) finito terzo.

Quinta posizione per il 18enne tedesco Markus Reiterberger (Team Alpha Racing BMW) davanti al britannico Kev Coghlan (DMC Racing Ducati).

Risultati: Staring (Kawasaki) 12 Giri/64.128 km in 24’28.928 media 157.163 km/h; 2. Guarnoni (Kawasaki) 8.073; 3. Baroni (BMW) 11.320; 4. La Marra (Ducati) 14.630; 5. Reiterberger (BMW) 15.911; 6. Coghlan (Ducati) 24.471; 7. Bussolotti (Ducati) 28.367; 8. McFadden (Kawasaki) 28.914; etc.

Classifica (dopo 5 di 10 round): 1. Barrier 75; 2. La Marra 74; 3. Savadori 67; 4. Baroni 56; 5. Reiterberger 52; 6. Guarnoni 46; 7. Staring 45; 8. Bergman 40; etc. Costruttori: 1. BMW 100; 2. Ducati 87; 3. Kawasaki 85; 4. Honda 36; 5. Aprilia 15.

KTM European Junior Cup

Javier Orellana ha vinto in volata il quarto round della European Junior Cup, il Campionato monomarca KTM under 19. Sul circuito di casa lo spagnolo ha regolato per appena 40 millesimi di secondo l’austriaco Lukas Wimmer, vincitore del round precedente a Misano. Grazie a questo successo Orellana balza al comando del Campionato con un punto di vantaggio sullo stesso Wimmer. Al termine degli otto giri in programma il podio è stato completato dall’altro iberico Gaston Garcia.

Risultati: 1. Orellana (KTM) 8 Giri/42.752 km in 18’38.964 media 137.544 km/h; 2. Wimmer (KTM) 0.040; 3. Garcia (KTM) 6.630; 4. Vidal (KTM) 6.659; 5. Demoulin (KTM) 16.253; 6. Wielebski (KTM) 21.911; 7. Patterson (KTM) 21.979; 8. Kyee (KTM) 31.071; etc.

Classifica (dopo 4 di 8 round): 1. Orellana 46; 2. Wimmer 45; 3. Vidal 39; 4. Demoulin 35; 5. Wielebski 30; 6. Pasek 25; 7. Garcia 25; 8. Lewis 25; etc.

Official Tyre Supplier

“Il round corso nel weekend sul circuito iberico MotorLand Aragon ha confermato innanzitutto che Max Biaggi (Aprilia Racing Team) e Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) amano particolarmente questo tracciato sul quale sicuramente riescono ad esprimersi ai massimi livelli: anche quest’anno, come l’anno passato, hanno infatti lottato fino all’ultimo per il gradino più alto del podio in gara 1, in gara 2 invece il pilota romano ha ceduto il passo al compagno di squadra Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) gestendo in modo intelligente il vantaggio che ha in classifica sugli avversari. Sicuramente nel weekend Max Biaggi ha consolidato la sua posizione di leader del Campionato con 248,5 punti, tallonato però ora da Marco Melandri, a quota 200,5 punti, che ha realizzato sia in gara 1 che in gara 2 il Best Lap. Doverosa una nota di merito anche per Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) che ha ottenuto una splendida Superpole nella giornata di sabato e ha realizzato il record del circuito in 1’56.552 abbassando di oltre 1 secondo il record di Marco Melandri dello scorso anno. Ottima anche la prestazione di Chaz Davies e del Team ParkinGO MTC Racing, che in gara 2 hanno ottenuto il podio. In generale parlando degli pneumatici che abbiamo portato in questa tappa possiamo certamente affermare che lo sviluppo della SC1 per la posteriore, la R302, ancora una volta ha confermato di essere un’ottima soluzione in grado di lavorare bene in uno spettro di temperature molto ampio come dimostrato in questi giorni: dai quasi 60° d’asfalto durante le prove del venerdì ai 30 e 37 gradi che si sono riscontrati rispettivamente in gara1 e gara 2 dove è stata la soluzione scelta dalla totalità dei piloti. Ora siamo già proiettati al futuro e il primo passo importante sarà quello che faremo domani con il test dei nuovi pneumatici da 17 pollici dai quali ci attendiamo risultati molto promettenti.” – Giorgio Barbier, Racing Director, Pirelli Moto