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Tom Sykes domina gara 2

Con una pioggia che ha reso difficile l’intera giornata e davanti a 85.000 spettatori nell’Autodromo Nazionale di Monza Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) ha vinto gara 2 del quarto round del Campionato Mondiale eni Superbike, dopo la cancellazione di gara 1 per pioggia. Il 26enne britannico ha dominato dall’inizio la corsa, partita con le coperture da asciutto, ma con pista umida in alcuni tratti e interrotta all’ottavo dei sedici giri per il ritorno della pioggia. Non essendo stati coperti i due terzi di gara, è stato assegnato metà punteggio.

Pirelli BEST LAP Awards:

SBK Race 2 –  Tom Sykes ( Kawasaki Racing Team), 1’44.707 (Lap 7)

Total BEST LAP (SBK): Checa C. (Althea Racing): 3, Sykes T. (Kawasaki Racing Team): 3; Biaggi M. (Aprilia Racing Team): 1

WSS – Sam Lowes (Bogdanka PTR Honda),  2’00.653 (Lap 16)

Total BEST LAP (WSS): Foret F. (Kawasaki Intermoto Step): 1; Parkes B. (Ten Kate Racing Products): 1; Lanzi L. (Prorace): 1; Lowes S. (Bogdanka PTR Honda): 1

STK1000 – Fabio Massei (EAB Ten Kate Junior Team), 1’52.272 (Lap 10)

STK600 – Riccardo Russo (Team Italia FMI), 2’08.231 (Lap 6)

Tom Sykes ha festeggiato il secondo successo iridato in carriera, portandosi ad appena sei punti dal capoclassifica. La Kawasaki non aveva mai vinto a Monza e l’ultimo piazzamento sul podio risaliva al 2001 con Akira Yanagawa, due volte terzo.

Il Team BMW Motorrad Motorsport ha centrato il terzo podio consecutivo su questo tracciato con il secondo posto di Leon Haslam. Il podio è stato completato dall’irlandese Eugene Laverty (Aprilia Racing Team), che continua la sua serie positiva a Monza dopo la doppietta dello scorso anno. Sull’altra BMW, Marco Melandri, migliore dei piloti italiani, è giunto quarto.

Max Biaggi (Aprilia Racing Team) è arrivato quinto, conservando così il primato in classifica generale con due punti di margine su Carlos Checa (Althea Racing Team), oggi finito settimo.

Risultati gara 2: 1. Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 14’08.800; 2. Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 9.709; 3. Laverty E. (IRL) Aprilia RSV4 Factory 10.119; 4. Melandri M. (ITA) BMW S1000 RR 10.294; 5. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 10.527; 6. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 10.638; 7. Checa C. (ESP) Ducati 1098R 10.899; 8. Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 12.195; 9. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 13.199; 10. Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 19.372; 11. Aoyama H. (JPN) Honda CBR1000RR 24.551; 12. Davies C. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 24.655; 13. Berger M. (FRA) Ducati 1098R 24.662; 14. Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 24.668; 15. Camier L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 24.810; 16. Mercado L. (ARG) Kawasaki ZX-10R 24.935; 17. Canepa N. (ITA) Ducati 1098R 25.278; NP. Fabrizio M. (ITA) BMW S1000 RR; NP. Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R; NP. Gadea S. (ESP) Kawasaki ZX-10R; NP. Aitchison M. (AUS) BMW S1000 RR.

Classifica (dopo 4 di 14 round): 1. Biaggi 97,5; 2. Checa 95,5; 3. Sykes 91,5; 4. Melandri 72,5; 5. Rea 70; 6. Haslam 68; 7. Guintoli 66; 8. Laverty 64; etc. Costruttori: 1. Ducati 140,5; 2. Aprilia 108; 3. Kawasaki 97,5; 4. BMW 96; 5. Honda 74; 6. Suzuki 20,5.

Mondiale Supersport

Il 23enne francese Jules Cluzel (PTR Honda) ha vinto la quarta prova Supersport, affermandosi per la prima volta nel Mondiale delle medie cilindrate, su pista bagnata. Cluzel ha vinto la tenace resistenza del 21enne britannico Sam Lowes (Bogdanka PTR Honda), che, scattato dalla pole, ha condotto la prima parte di gara. Un dritto alla variante Ascari ha però spianato la strada all’inseguitore che ha poi amministrato il primato lottando fino all’ultima curva.

Il podio è stato completato dal turco Kenan Sofuoglu (Kawasaki DeltaFin Lorenzini), nuovo leader solitario del Mondiale. L’ex iridato ha superato nel finale l’ungherese Imre Toth (Racing Team Toth Honda) che in prova, sull’asciutto, aveva stabilito il nuovo primato di velocità Supersport a 295,1 km/h

Primo degli italiani al traguardo la wild card Stefano Cruciani (Puccetti Racing Kawasaki Italia) ottimo quinto davanti ad Alex Baldolini (Power Team by Suriano), Massimo Roccoli (Bike Service WTR Ten 10), Andrea Antonelli (Honda Lorini), Vittorio Iannuzzo (Power Team by Suriano) e Raffaele De Rosa (Team Lorini Honda).

Risultati: 1. Cluzel J. (FRA) Honda CBR600RR 33’08.897; 2. Lowes S. (GBR) Honda CBR600RR 0.312; 3. Sofuoglu K. (TUR) Kawasaki ZX-6R 17.369; 4. Toth I. (HUN) Honda CBR600RR 21.528; 5. Cruciani S. (ITA) Kawasaki ZX-6R 29.469; 6. Baldolini A. (ITA) Triumph Daytona 675 32.214; 7. Roccoli M. (ITA) Yamaha YZF R6 43.577; 8. Antonelli A. (ITA) Honda CBR600RR 43.949; etc.

Classifica (dopo 4 di 13 round): 1. Sofuoglu 61; 2. Lowes 51; 3. Foret 49; 4. Cluzel 48; 5. Baldolini 34; 6. Parkes 29; 7. Leonov 26; 8. Lanzi 25; etc. Costruttori: 1. Honda 86; 2. Kawasaki 86; 3. Yamaha 40; 4. Triumph 40; 5. Suzuki 6.

Superstock 1000

Lorenzo Savadori (Barni Racing Team Italia) ha dominato la terza prova della Coppa FIM Superstock 1000 battezzando la prima vittoria della nuova Ducati 1199 Panigale. Il 19enne di Cesena, alla prima affermazione nella serie riservata ai piloti under 26, balza al comando del Campionato al posto del francese Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia GoldBet), partito con la spalla sinistra lussata e poi scivolato di nuovo alla variante Ascari a due terzi della distanza. Caduta senza problemi anche per Loris Baz (MRS Kawasaki) che era in gioco nel gruppetto degli inseguitori.

Il podio è stato completato dall’emergente svedese Christopher Bergman (BWG Racing Kawasaki) e da Eddi La Marra, compagno di squadra del vincitore.

La corsa è partita con asfalto quasi asciutto, ma è stata dichiarata “wet” dalla Race Direction. Le Ducati Panigale di Savadori e La Marra hanno fatto il ritmo nei primi giri, finché il vincitore non è riuscito a prendere un piccolo ma determinante vantaggio. Ottimo quarto posto per Fabio Massei che con la Honda dell’EAB Ten Kate Junior Team ha preceduto Marco Bussolotti in sella alla Ducati 1098R del SK Energy Racing Team.

Risultati: 1. Savadori L. (ITA) Ducati 1199 Panigale 21’21.255; 2. Bergman C. (SWE) Kawasaki ZX-10R 1.651; 3. La Marra E. (ITA) Ducati 1199 Panigale 1.884; 4. Massei F. (ITA) Honda CBR1000RR 3.071; 5. Bussolotti M. (ITA) Ducati 1098R 11.194; 6. Gyorfi A. (HUN) Honda CBR1000RR 21.378; 7. Reiterberger M. (GER) BMW S1000 RR 26.047; 8. Baroni L. (ITA) BMW S1000 RR 30.259; etc.

Classifica (dopo 3 di 10 round): 1. Savadori 53; 2. Barrier 50; 3. La Marra 48; 4. Reiterberger 35; 5. Baz 30; 6. Bergman 28; 7. Massei 23; 8. Baroni 20; etc. Costruttori: 1. Ducati 61; 2. BMW 59; 3. Kawasaki 50; 4. Honda 23; 5 Aprilia 11.

Superstock 600

Pista bagnatissima anche per il terzo round dell’Europeo Superstock 600 riservato alle promesse under 22. Grande spettacolo con sette piloti in gioco per le posizioni di vertice, regolati dal 19enne campano Riccardo Russo (Team Italia FMI Yamaha) al secondo successo in stagione e di nuovo leader del campionato.

Seconda posizione per il belga Gauthier Duwelz (MTM Racing) davanti allo svizzero Bastien Chesaux (AEB Ten Kate Junior Team).

Grande rimonta per l’olandese Michael van der Mark (EAB Ten Kate Junior Team) risalito al quarto posto non sufficiente però per salvare la vetta del campionato guadagnata nel precedente round di Assen.

Risultati: 1. Russo R. (ITA) Yamaha YZF R6 13’18.546; 2. Duwelz G. (BEL) Yamaha YZF R6 1.694; 3. Chesaux B. (SUI) Honda CBR600RR 2.307; 4. Vd Mark M. (NED) Honda CBR600RR 3.509; 5. Vitali L. (ITA) Yamaha YZF R6 6.211; 6. Calero Perez N. (ESP) Yamaha YZF R6 6.254; 7. Coveña T. (NED) Kawasaki ZX-6R 10.982; 8. Schacht A. (DEN) Honda CBR600RR 16.186; etc.

Classifica (dopo 3 di 10 round): 1. Russo 61; 2. Vd Mark 54; 3. Calero Perez 50; 4. Duwelz 42; 5. Chesaux 26; 6. Egea 24; 7. Vitali 20; 8. Schacht 18; etc.

KTM European Junior Cup

Il maltempo che ha imperversato sull’autodromo di Monza ha costretto alla cancellazione del secondo round della European Junior Cup, il Campionato monomarca riservato ai piloti under 19 in sella alla KTM Duke 690 e organizzato dalla Racedays in collaborazione con Infront Motor Sports e la stessa Casa austriaca.

I piloti hanno preso regolarmente il via, ma al secondo dei sei giri pioveva così forte che per motivi di sicurezza è stato necessario fermare la gara.

Classifica (dopo 2 di 8 round): 1. Pasek 25; 2. Hartog 20; 3. Wielebski 16; 4. Demoulin 13; 5. Patterson 11; 6. Lewis 10; etc.

Official Tyre Supplier

“Il weekend di Monza è stato sicuramente condizionato fin dal sabato dalle condizioni metereologiche che sono state sempre molto variabili con sprazzi di tempo sereno che repentinamente si alternavano a pioggia e, in alcuni minuti, addirittura grandine. Per quanto riguarda la Superbike, ci tengo innanzitutto a fare una precisazione importante sulla Superpole di sabato: Pirelli ha costantemente consigliato a team e piloti di utilizzare gli pneumatici intermedi che avevano a disposizione, consiglio questo che però è stato quasi totalmente ignorato dal momento che quasi la totalità dei piloti ha utilizzato gomme da pioggia, chiaramente questo può essere motivato dal fatto che il tracciato in alcuni punti era totalmente asciutto, in altri era bagnato per via degli alberi che a bordo pista non permettono una rapida asciugatura dell’asfalto. Gli pneumatici da pioggia vanno bene quando lavorano a 50°-60° ma sui due rettilinei consecutivi, che erano completamente asciutti, hanno ovviamente raggiunto temperature ben oltre i 200°, cosa che ha provocato la fusione della mescola centrale. Anche su questo aspetto ci tengo a rassicurare tutti, gli pneumatici Pirelli hanno una particolare struttura con cintura di acciaio e quindi non possono assolutamente esplodere. Ciò detto, nella giornata di domenica i piloti delle classi Superstock hanno regolarmente corso, in condizioni addirittura peggiori di quelle che si sono presentate durante le gare di Superbike, utilizzando all’anteriore gli pneumatici da pioggia e al posteriore le intermedie o gli pneumatici da gara. In Supersport, a riprova ulteriore che gli pneumatici da pioggia Pirelli posso sostenere assolutamente senza problemi una gara intera, i piloti hanno regolarmente svolto e terminato la gara per l’appunto utilizzando pneumatici da pioggia. E’ stato un peccato quindi che, pur avendo i piloti Superbike a disposizione due soluzioni intermedie al posteriore, abbiano aspettato soltanto di utilizzare pneumatici slick. Partita la gara si è comunque visto che si poteva fare una bella gara anche in quelle condizioni” – Giorgio Barbier, Racing Director, Pirelli Moto