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FIA-GT: le insidie del "Paul Ricard" per i team gommati Pirelli P Zero

Milano, 16 agosto 2006 – Tre settimane dopo la sonante
affermazione conseguita da Pirelli alla “24 Ore di
Spa-Francorchamps”, dove i P Zero Racing della
Casa italiana hanno vinto sia la classe GT1 con Maserati, sia tra
le GT2 con Ferrari, si torna a parlare di FIA-GT con il quinto
appuntamento stagionale in programma il 20 agosto sul tracciato
“Paul Ricard” di Le Castellet (nei pressi di Tolone). Per
l’occasione, sul tracciato un tempo sede del Gran Premio di Francia
di F1 sono attese non meno di trenta GT, tra cui spiccano le due
Maserati MC12 del team Vitaphone e le Aston Martin DBR9 della
BMS-Scuderia Italia – le quattro vetture di punta impegnate al
“Paul Ricard” con il supporto diretto di Pirelli
Competizioni
.

Per l’appuntamento al Castellet, Pirelli ha
previsto gomme specificatamente adattate alle peculiarit
del circuito francese. del resto vero che pur non avendovi
mai corso negli ultimi anni, molti piloti del Campionato FIA-GT
conoscono il “Paul Ricard” avendovi svolto test di vario genere
pure per altre categorie. Come rimarca Fabio Babini, tester
ufficiale di Pirelli in gara con l’Aston Martin
DBR9 della BMS-Scuderia Italia, “si tratta di una pista che
favorisce le vetture pi curate dal profilo aerodinamico,
come il caso dell’Aston Martin. comunque vero che
l’asfalto regolare ma abrasivo e le temperature pi alte che
si dovrebbero delineare rispetto a Spa rendono necessaria una
scelta assai curata delle gomme. un impegno non di poco
conto, se si considera che potendo girare solo al sabato per
affinare le vetture, non ci sar molto tempo per provare
tante soluzioni, dovendo nel contempo pensare alle strategie per la
corsa”
.

Strategie di cui si occuper per tutti i team gommati
Pirelli l’ingegner Pierluigi De Cancellis, Circuit
Manager di Pirelli Competizioni . “Il circuito
vanta un fondo stradale perfetto, ma abrasivo”
, spiega
l’ingegnere milanese. “Tale aspetto, unito all’elevato sforzo
sostenuto dalle gomme per l’elevata velocit raggiunta sul
lungo rettifilo (ben oltre i 300 Km/h con le vetture GT1) e le
violente frenate e accelerazioni che caratterizzano pure il tratto
misto del tracciato, permette di capire quanto siano massacranti
per vetture e gomme i 500 chilometri di una corsa al “Paul Ricard”.
Costanza di rendimento e resistenza all’usura saranno basilari,
ragion per cui previsto l’impiego di Pirelli P
Zero Racing
con mescola dura. Ritengo inoltre che questa
gara dovrebbe permettere di tornare ai vertici a una vettura che di
solito va bene su piste come Le Castellet: la Porsche 996
GT3-RSR nell’ambito della classe GT2″
.

Informazioni e immagini sulle corse Pirelli sono
disponibili sul sito www.pirellicompetizioni.com

Scarica la news (PDF, 79Kb)

Categories: Auto Motorsport