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Nuove soluzioni per il trasporto urbano

Secondo quanto dichiarato dalle Nazioni Unite, entro il 2050 quasi il 68% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. Tecnologia e creatività saranno quindi le parole chiave per elaborare soluzioni di trasporto efficaci

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Le città stanno crescendo a un ritmo incredibile, ma stanno anche rallentando. I rapidi progressi tecnologici possono offrire nuove soluzioni di mobilità, ma il traffico spesso e volentieri non si muove più velocemente di una carrozza trainata da cavalli. Il concetto di spazio è già al centro del dibattito dei city planner e delle società private, che stanno mostrando grande creatività nell'elaborare le più svariate soluzioni, alcune delle quali particolarmente ambiziose, per permettere alle persone di ottimizzare i propri spostamenti.

Oggigiorno, le città più grandi vietano l'accesso alle auto nei centri storici e tendono a potenziare la rete delle piste ciclabili. I danesi stanno costruendo 300 chilometri di superstrade ciclabili, mentre a Utrecht (Olanda) è stato inaugurato il più grande parcheggio multipiano al mondo per le biciclette.

Nuove soluzioni per il trasporto urbano
Nuove soluzioni per il trasporto urbano

In lotta per lo spazio

In Francia, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha bandito le auto dalle zone che costeggiano il tratto meridionale della Senna, così da creare viali per pedoni e ciclisti, soluzione decisamente apprezzata dai parisienne, ma non altrettanto favorevolmente accolta dal popolo dei pendolari, obbligato a convogliare un maggior numero di auto in un numero inferiore di strade; il traffico ne risulta quindi molto rallentato. In altre parole, lo spazio su cui muoversi è davvero limitato.

Ecco quindi una soluzione innovativa che sta già suscitando grande interesse: il Sea Bubble, già testato sulla Senna. Si tratta di un taxi fluviale a energia solare, in grado di trasportare fino a un massimo di quattro passeggeri, a velocità massima di circa 30 km/h, senza creare onde, rumori, emissioni.

Anders Bringdal, co-fondatore di Sea Bubble, afferma: “Nel 2050, sulle strade circoleranno 4 miliardi di auto e, anche se fossero tutte alimentate da energia pulita, gli ingorghi sarebbero comunque enormi”. E chiosa: “Ogni città ha corsi d'acqua, spesso utilizzati in modo iniquo. Immaginiamoceli come una gigantesca superstrada che arriva dritta al centro città, ma che ancora nessuno usa...”.

Soluzioni sopraelevate

È indubbio che i fiumi potranno costituire parte della soluzione, ma il peso reale del traffico obbligherà i planner a fare uso di tutto lo spazio disponibile e nel modo più efficiente possibile. Nella città cinese di Xiamen, per evitare ingorghi è stata costruita la più grande pista ciclabile sopraelevata al mondo, a oltre 5 metri d'altezza, appena sotto la rete BRT (Bus Rapid Transit). Ben 2023 ciclisti possono utilizzare in contemporanea gli 8 chilometri di pista ciclabile che collega cinque aree residenziali e tre business centre della city.

La casa automobilistica BMW e l'università cinese di Tingyi hanno elaborato un piano ancor più ambizioso: la creazione di una rete di “tubes” per il traffico di scooter e biciclette, immersa tra le strade di Shanghai. Viste anche le questioni climatiche, le “tubes” permetterebbero a ciclisti e scooteristi di utilizzare questi mezzi tutto l'anno, evitando al contempo il forte inquinamento.

Le tubes, al di là di quelle costruite sottoterra, fanno parte del progetto Hyperloop del multimiliardario Elon Musk; in esso, le capsule possono viaggiare a velocità che raggiungono i 1200 km/h. Poiché le capsule viaggiano sotto vuoto, non vi è resistenza dell'aria.

Cityscape in 3D

Potenzialmente, le auto autonome possono liberare ampie porzioni di spazio urbano. I veicoli con autonomia di livello 5 comunicheranno gli uni con gli altri attraverso le reti wireless, sorpassandosi reciprocamente nella massima sicurezza e con precisione. Saranno operativi 24/7, funzionando come i “delivery vehicle” notturni; anche in questo caso, verranno liberate ampie porzioni di spazio, in particolare dov'è più necessario.

Si prevede che anche gli elicotteri autonomi inizieranno a incrociarsi nei cieli. I taxi volanti decolleranno e atterreranno verticalmente dagli skyport sulla sommità degli edifici adibiti ad uffici e sugli spazi pubblici. Non si tratterà quindi dei soliti mezzi rumorosi e ad alto consumo di carburante: i cosiddetti eVTOL (letteralmente, decollo ed atterraggio verticali), alimentati elettricamente, si riveleranno altamente silenziosi.

Inoltre, ci saranno anche le auto volanti per evitare gli ingorghi. Terrafugia TF-X è un veicolo elettrico ibrido plug-in con capacità di volo semiautonomo; è in grado di decollare verticalmente, utilizzando i propulsori di spinta sulle ali retrattili. Dopo l'uso, e dopo aver evitato il traffico dei pendolari, può atterrare ed essere guidato fino al garage, giusto in tempo per cena. 

Ottimizzazione dello spazio cittadino

Nel frattempo, le città sempre più connesse, in cui infrastrutture e veicoli comunicano in tempo reale tramite l'Internet of Things, garantiranno la massimizzazione di spazio e sicurezza; ad esempio, le informazioni sugli ingorghi o sui pericoli del traffico verranno inoltrate ai veicoli, permettendo loro di selezionare un nuovo percorso.

“Nelle città del futuro gli ingorghi verranno eliminati grazie a un trasporto pubblico più smart, inclusi i veicoli autonomi e le soluzioni di micro-trasporto, tra cui gli eScooter e i droni per le consegne”, afferma Heiko Schilling, Head of Navigation, VP of Engineering, per la società tecnologica TomTom. “I sistemi connessi e centralizzati raccoglieranno e condivideranno i dati per migliorare i flussi del traffico di veicoli e pedoni; inoltre, i parcheggi disponibili verranno gestiti in modo più efficiente”.

Le strade potranno diventare più smart in tanti altri modi, ad esempio grazie alla funzione wireless di ricarica delle batterie delle auto. Nel 2018, la Svezia ha aperto la prima strada elettrificata al mondo: 2 chilometri di corsia nei pressi di Stoccolma, permettendo alle auto elettriche di rimanere cariche e ottimizzare l'uso delle loro batterie. Il “caricamento dinamico”, rispetto all'uso delle stazioni di carica poste ai lati delle strade, farà sì che le batterie dei veicoli possano essere più piccole ed economiche.

Tuttavia, per conducenti e ciclisti questa non è del tutto una buona notizia. Chiunque trasgredisca il codice stradale, nel tentativo di bypassare gli ingorghi, verrebbe individuato... dai droni della polizia, di ronda 24/7!