sicurezza stradale

Ice, ice baby

Cos'hanno in comune tra loro un orologio, 190 chiodi e lo sci? Continua a leggere per scoprirlo...

Il ghiaccio!
Una delle caratteristiche più incredibili e, al tempo stesso, imprevedibili della Scandinavia, così come di qualsiasi altro luogo in cui le temperature invernali sono decisamente estreme, è che puoi guidare per centinaia di chilometri senza problemi, scendere dall'auto e, in un battibaleno, ritrovarti a terra, bocca all'avanti. 
Gli pneumatici chiodati hanno una bella responsabilità, dovendo garantire una presa quanto più possibile uniforme. Presa che non ti viene altrettanto offerta dai mocassini, e questo si rende evidente nel momento in cui metti il piede su un po' di ghiaccio e vieni inevitabilmente soggiogato dall'effetto della gravità.
Il ghiaccio, per sua natura, offre un attrito molto basso e quindi, la presa è azzerata. Gli pneumatici chiodati lavorano “morsicando” il ghiaccio, così da guadagnare trazione sullo strato sottostante più solido. In pratica, funzionano come un'ancora. Tuttavia, i chiodi non garantiscono la totalità di presa, rendendo quindi necessario il composto (morbido) giusto per generare la presa, oltre a un pattern del battistrada infallibile, in grado di disperdere la neve, il ghiaccio e lo sporco, il più velocemente possibile.

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Riproduci di nuovo
Pirelli ha rivoluzionato il mondo degli pneumatici chiodati con il modello Ice Zero, caratterizzato dalla tecnologia derivante non solo da approfonditi programmi di test invernali, ma anche dal motorsport, in cui gli pneumatici chiodati da competizione Pirelli hanno permesso di vincere le edizioni passate dell'innevato Rally Sweden. Ora è stata lanciata l'ultima evoluzione di questo famoso pneumatico: Ice Zero 2. La presa è maggiore, in quanto il numero di chiodi è passato da 130 a 190, oltre ad essere disposti secondo uno schema esclusivo, che riduce al minimo il rumore, migliorando al contempo le distanze di frenata. Il pattern del battistrada è stato ridisegnato: sono presenti 24 canali diversi attraverso cui è possibile disperdere neve e ghiaccio, sempre con grande vantaggio in termini di presa. Anche la tecnologia d'inserimento in fabbrica dei chiodi in alluminio negli pneumatici è stata modificata, così da garantire che questi rimangano sempre in posizione. Pirelli è famosa per la longevità degli pneumatici invernali. Ovviamente, questo aspetto non è cambiato. Ci sono poi altri dettagli che fanno di Ice Zero 2 la scelta ideale per le auto top di gamma, offrendo massimi livelli di prestazioni e comfort. A prescindere dalle condizioni avverse.

Il successo svedese
Il nuovo pneumatico Ice Zero 2 è stato lanciato a Flurheden, Svezia, nel campo da test Pirelli. Si tratta di un luogo incredibile, con oltre 20 km di strade innevate e ghiacciate, disponibili per consentire agli pneumatici di dare il meglio di sé. Qui sono possibili 100 giornate di test all'anno, per un totale di oltre 25.000 km percorsi e oltre 30.000 pneumatici collaudati.Le condizioni in cui si prevede che gli pneumatici invernali debbano lavorare sono spesso così estreme che è difficile riprodurle; per questo motivo, i test nel mondo reale sono essenziali.
La scelta della Svezia per il lancio non è stata casuale, essendo il luogo in cui sono attualmente in corso i campionati mondiali di sci, sponsorizzati da Pirelli. Lo sci è tutta una questione di controllo su ghiaccio e neve. Il parallelo è quindi evidente. 
Inoltre, c'è un altro spin-off dello pneumatico Ice Zero 2. All'interno dell'esclusiva collezione di orologi, sviluppata congiuntamente da Roger Dubuis e Pirelli Design, il nuovo modello Excalibur Pirelli Ice Zero 2 si caratterizza per un cinturino decorato esattamente con lo stesso pattern chiodato dei nuovi pneumatici. Il cinturino è in gomma originale Pirelli, quella utilizzata per motorsport a livelli altissimi. Non c'è dubbio: Excalibur Pirelli Ice Zero 2 è letteralmente l'orologio più... cool del momento!