Bloccati nel traffico su strada, ci sarà sicuramente capitato di alzare gli occhi al cielo e avere sognato di poterci spostare volando fino alla nostra destinazione. Tuttavia, escludendo il prototipo o i modelli in produzione ultra-limitata, l'approccio alle automobili volanti sfugge anche ai progettisti di auto e aeroplani più preparati e talentuosi.
Uno dei progetti che in passato evidenziò le difficoltà tecniche di questa idea è stato l'AVE Mizar, il sogno californiano dei primi anni '70. L'idea fu quella di imbullonare l'ala, la coda e il motore di un aereo Cessna in cima ad una Ford Pinto, creando così un'automobile dotata di un set rimovibile di componenti per il volo che poteva essere depositato all'aeroporto fino al momento del bisogno. Anche se la Mizar riuscì a decollare, il suo inventore rimase ucciso quando uno dei punti di fissaggio tra l'auto e l'ala si staccò durante il volo.
Tecnologia condivisa
Ora però la richiesta di veicoli volanti viene incoraggiata dalla crescita di megalopoli, dal traffico in costante aumento, e dall'accelerazione nelle vendite globali di automobili. Molte idee di automobili volanti stanno maturando proprio ora, e si stanno diffondendo. Utilizzano una tecnologia provata e testata, ossia le ali degli aeroplani, le ruote e gli pneumatici delle automobili, ma sono prive della verniciatura anti-gravità in stile Jules Verne che le relegherebbe al regno della fantasia.
Terrafugia è un'azienda fondata nel 2006 da alcuni laureati del MIT che afferma di avere prodotto la prima vera e propria automobile volante. Anche se si tratta di un progetto con ala pieghevole, il primo modello prodotto dall'azienda, il Transition, assomiglia più ad un aereo che a un'automobile.
Il modello che presumibilmente arriverà per primo in mano agli acquirenti è il Liberty, prodotto dall'olandese PAL-V, che si occupa dello sviluppo di automobili volanti. Questo modello a tre ruote è dotato di una ruota anteriore che si inclina quando l'auto sterza sulla strada e rende il veicolo più sicuro e più elegante. Questa macchina è un autogiro, o girocottero: utilizza un grande sistema rotore sul tetto che funge da ala ed un'elica spingente sul retro che le permette di volare.
Dall'inizio della sua progettazione nel 2001, questa macchina si è evoluta notevolmente, ma il progetto è ora definito e in procinto di ottenere le approvazioni regolamentari. “Prevediamo di ottenere la certificazione nel 2018,” spiega Bartjan Rietdijk, Responsabile di ricerca e sviluppo: essa permetterà al nostro veicolo di diventare “la prima automobile volante disponibile sul mercato”.
Grandi ambizioni
Sono comunque i droni i responsabili del veloce cambiamento che si sta verificando in questo settore di nicchia. La tecnologia di questi velivoli senza pilota, utilizzati per lanciare missili o consegnare pacchi, è in rapido sviluppo e la pressione da parte di aziende come Amazon incoraggia la ricerca e ne sprona le modifiche normative per permettere il loro utilizzo.
Uber, la società che ha scardinato il servizio dei taxi in tutto il mondo, ha di recente pubblicato un libro bianco dal titolo Fast Forwarding to a Future of On-Demand Urban Air Transportation; in cui si afferma: “Proprio come i grattacieli hanno permesso alle città di utilizzare il terreno in maniera più efficiente, il trasporto aereo urbano sfrutterà lo spazio aereo tri-dimensionale per alleggerire la congestione del traffico su strada.”
Nel frattempo la congestione sulle strade è destinata ad aumentare. Il 2016 è stato un altro anno da record nella vendita globale di automobili. Secondo un report dell'australiana Macquarie Bank, nel 2016 sono stati venduti 88,1 milioni di automobili e veicoli commerciali, il 4,8 percento in più rispetto all'anno precedente e ad uno dei maggiori tassi di crescita dal 2013. La crescita non si riferisce solamente ai paesi in via di sviluppo, ma anche alle vendite nei paesi dell'Unione Europea, che hanno registrato un aumento pari al 7 percento.
Il libro bianco di Uber sostiene che i piccoli veicoli elettrici in grado di decollare ed atterrare verticalmente possono fornire un tipo di aviazione on-demand sicura e accessibile che può collegare “le periferie alle città e in definitiva anche le diverse zone delle città stesse”. Si afferma inoltre che questi sistemi “utilizzeranno una tecnologia autonoma in grado di ridurre l'errore dell'operatore in maniera notevole”. Non tutti i veicoli volanti sono però destinati ad essere pilotati dagli aspiranti Bruce Willis sulla scia del film fantascientifico Il quinto elemento del 1997.
Decollo autorizzato
Anche Airbus, il costruttore europeo di aeromobili, è entrato in gioco. Airbus, che costruisce aeroplani, elicotteri e veicoli spaziali, ha annunciato lo scorso anno il proprio impegno per lo sviluppo di taxi volanti indipendenti per un unico passeggero o corsa, e che essi dovrebbero essere sottoposti ai test di volo entro la fine di quest'anno.
In marzo Airbus, in collaborazione con Italdesign, l'azienda di design e tecnologia di proprietà di Volkswagen, ha lanciato Pop.Up, un concept per un sistema di trasporto modulare composto da una carlinga per i passeggeri in grado di coniugare due opzioni di trasporto: per il trasporto su strada è previsto un telaio a quattro ruote e per il volo sono previsti quattro rotori avvolti fissati al tetto.
Ad oggi lo spazio aereo urbano è sotto-sfruttato,” spiega Mathias Thomsen, Direttore generale di Airbus Urban Air Mobility.
Tralasciando le similitudini tra il modulo di volo smontabile Pop.Up e la sfortunata struttura volante rimovibile Mizar, potrebbe accadere che l'idea, con il supporto di Airbus, prenda presto piede. Un significativo limite tecnologico è rappresentato però dalle batterie, anche se la loro capacità e densità energetica stanno migliorando ad un ritmo pari a circa l'8% annuo. Per questo motivo Airbus afferma che un prototipo volante potrà plausibilmente essere disponibile nel giro di 5-10 anni.
Sia Uber che Airbus potrebbero però essere relegati in secondo piano da Ehang, il drone cinese in uso a Dubai. Il paese del Golfo, che si auspica che entro il 2030 un quarto degli spostamenti con passeggeri sia effettuato su veicoli driverless, ambisce ad ottenere macchine volanti autonome e senza pilota prodotte da Ehang, in grado di trasportare in città i passeggeri paganti entro il mese di luglio.