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Come richiedere il certificato di rilevanza storica auto

Il certificato di rilevanza storica è vantaggioso per chi ha un'auto d'epoca. Scopri chi lo eroga e come richiederlo

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I veicoli di interesse storico possono usufruire di importanti benefici, tuttavia i proprietari devono necessariamente ottenere il certificato di rilevanza storica dell'auto. Questo documento attesta il valore storico della vettura, garantendo tutti i vantaggi previsti dalle normative di legge. Ecco cosa bisogna conoscere a riguardo, per sapere come avere il certificato di rilevanza storica.

Che cosa è il certificato di rilevanza storica

Il certificato di rilevanza storica (CRS) è un documento che attesta l'importanza storica del veicolo, rilasciato dall'Automotoclub Storico Italiano (ASI) o da altri enti accreditati. Questo attestato garantisce la valenza della storica vettura, attraverso una serie di controlli tecnici e burocratici, affinché il mezzo sia in grado di usufruire dei benefici previsti per questa tipologia di autoveicoli.

Tuttavia non basta avere un CRS o un documento di pari valore, infatti la legge richiede anche la classificazione di storicità della vettura all'interno della carta di circolazione. In questo caso bisogna innanzitutto ottenere il certificato di rilevanza storica dall'ASI o un ente federato regionale. Dopodiché è necessario aggiornare i documenti del veicolo, rivolgendosi agli uffici territoriali della Motorizzazione Civile oppure a un'agenzia di pratiche auto autorizzata.

Certificato di rilevanza storica: chi lo rilascia?

In Italia chi rilascia il certificato di rilevanza storica è l'ASI, oppure altre federazioni autorizzate regolarmente iscritte ai Registri di Marca. Tra gli enti accreditati ci sono:

  • Registro Fiat Italiano;
  • Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR);
  • Registro Storico Lancia (Lancia Club);
  • Federmoto (FMI)

Ogni associazione prevede delle modalità d'iscrizione specifiche, come indicato all'interno dei rispettivi siti web ufficiali. Oltre al riconoscimento della vettura, con l'emissione del certificato di storicità dell'auto, associarsi a uno di questi enti offre una serie di vantaggi aggiuntivi. Ad esempio è possibile ricevere magazine e riviste di settore per appassionati delle auto storiche e d'epoca, partecipare ad eventi riservati ai soci e ricevere in maniera più semplice l'abilitazione del certificato di rilevanza storica.

ASI, certificato di rilevanza storica: come funziona?

L'ASI è il principale ente certificatore riconosciuto dallo Stato, autorizzato ad emettere il certificato di rilevanza storica moto e auto nel nostro Paese. L'organizzazione prevede uno specifico Regolamento Tecnico, tramite il quale i veicoli vengono analizzati per attestarne i requisiti tecnici e storici indispensabili per l'ottenimento del certificato ASI, il quale viene rilasciato appena dopo il consenso da parte della Commissione Tecnica dell'ente.

Cosa sostituisce il certificato di rilevanza storica ASI

Il certificato ASI può essere sostituito da un CRS equivalente, un certificato di rilevanza storica e collezionistica emesso da un ente accreditato, come il Registro Fiat Italiano o il Registro Italiano Alfa Romeo. Questa possibilità è prevista dal decreto ministeriale del 17 dicembre 2019, ed è applicabile ai veicoli ultraventennali e iscritti al PRA. Questi enti possono rilasciare anche dei CRS semplificati, validi per le richieste di alcune compagnie assicurative e istituzioni locali.

Certificato di rilevanza storica: come ottenerlo?

Per capire come ottenere il certificato di rilevanza storica dell'auto bisogna sapere che esistono diverse modalità, infatti è possibile rivolgersi direttamente all'ASI oppure a una federazione accreditata. Ad ogni modo, in entrambi i casi la procedura prevede tre passaggi fondamentali:

  • invio della richiesta all'ASI o a un ente federato convenzionato;
  • compilazione della domanda e pagamento delle commissioni;
  • ispezione tecnica della Commissione ASI.

Come compilare la domanda per il certificato di rilevanza storica

La compilazione della domanda per il rilascio del certificato di rilevanza storica è abbastanza semplice, infatti basta scaricare il modulo dal sito web ufficiale dell'ASI, oppure rivolgersi all'ente accreditato di riferimento. Nella domanda bisogna indicare una serie di informazioni, tra cui la finalità della richiesta:

  • acquisire la qualifica di veicolo di interesse storico e collezionistico;
  • riammettere il veicolo in circolazione;
  • realizzare la revisione periodica della vettura.

In seguito è necessario riportare i dati anagrafici del proprietario dell'auto storica, specificare la tipologia di veicolo e inserire i riferimenti dell'iscrizione all'Automotoclub Storico Italiano o ad altri Registri Marca convenzionati. In questo caso vengono anche richieste delle foto della macchina, attraverso le quali attestarne l'autenticità storica, quindi bisogna attendere la decisione della Commissione Tecnica dell'ASI ed eventualmente ricevere il certificato di rilevanza storica.

Certificato di rilevanza storica: quali auto?

Per sapere quali auto possono avere il certificato di rilevanza storica bisogna considerare alcuni requisiti. La legge permette di inquadrare come auto storiche i veicoli con almeno 20 anni d'età, a partire dalla data di costruzione o di immatricolazione, regolarmente iscritti all'ASI e mantenuti in buone condizioni. Inoltre, devono essere ancora iscritti al PRA, oltre ad avere un particolare interesse collezionistico o storico.

Certificato di rilevanza storica: elenco auto

Qual è il costo del certificato di rilevanza storica?

Il costo del certificato di rilevanza storica ASI è pari alla quota associativa, con un importo minimo di 100 euro come indicato dalla delibera del 2008 del Consiglio Federale dell'Automotoclub Storico Italiano. In questo caso la quota ASI è di 41,32 euro, alla quale bisogna aggiungere la quota del Club Federato ASI, con un costo ad esempio di 80 euro per il Registro Fiat Italiano, di 50 o 80 euro per il Lancia Club, oppure di 150 euro per il Registro Italiano Alfa Romeo.

Il certificato di rilevanza storica auto scade?

Il certificato auto storica rilasciato dall'ASI non è illimitato ma temporaneo, sebbene la validità sia piuttosto lunga. Ha infatti una durata di 10 anni a partire dalla data di rilascio, quindi deve essere rinnovato con una frequenza decennale. L'attestato va rinnovato ad ogni cambio di proprietà della vettura, rivolgendosi all'Automotoclub Storico Italiano o alle altre federazioni accreditate per richiedere l'aggiornamento del documento.

Come richiedere il tagliando di classificazione di auto di interesse storico

Dopo aver ottenuto il CRS dall'ASI o da una federazione accreditata, per beneficiare dei vantaggi fiscali e assicurativi è necessario richiedere il tagliando di classificazione dei veicoli di interesse storico. In questo caso è possibile fare da soli oppure affidarsi a un'agenzia di servizi automobilistici: nel primo caso l'operazione sarà più economica con meno commissioni da pagare, nel secondo sarà necessario mettere in conto anche i costi di intermediazione, tuttavia è possibile delegare l'intera pratica e risparmiare tempo.

I documenti necessari per il tagliando di vettura di interesse storico

Il primo passo per ottenere il tagliando di classificazione per i veicoli di interesse storico consiste nella raccolta dei documenti necessari, verificando di possedere i seguenti attestati:

  • carta di circolazione della vettura storica;
  • CRS o documento di associazione ai registri di marca;
  • documento d'identità valido (carta d'identità, patente o passaporto);
  • codice fiscale o tessera sanitaria del richiedente;
  • delega, se la domanda viene presentata da un'altra persona.

I documenti devono essere ben leggibili, quindi in caso contrario è necessario rinnovarli prima di procedere con la richiesta. Se ci si avvale del supporto di un'agenzia specializzata basta consegnare tutta la documentazione, pagando l'importo totale comprensivo degli oneri della consulenza e dei versamenti obbligatori. Se la richiesta si gestisce da soli, invece, bisogna effettuare i versamenti e compilare la domanda per conto proprio.

I bollettini postali da pagare sono due:

  • versamento di 10,20 euro su c/c 9001 rivolto al Dipartimento dei Trasporti Terrestri;
  • versamento di 16 euro su c/c 4028 rivolto al Dipartimento dei Trasporti Terrestri.

Il modulo per la richiesta del tagliando di storicità dell'auto

L'ultimo passaggio da effettuare, dopo la raccolta dei documenti e il pagamento dei bollettini postali, è la compilazione modulo TT2119, scaricabile online dal Portale dell'Automobilista. Dopodiché basta riempire il documento in tutte le sue parti, inserendo le informazioni richieste in merito all'intestatario della vettura e al veicolo dotato di CRS da certificare. Infine non resta che recarsi presso gli uffici territoriali della Motorizzazione Civile, presentando i documenti, il modulo e le ricevute dei pagamenti dei bollettini postali.

A cosa serve il certificato di rilevanza storica auto

Il certificato ASI o un documento di pari valore serve per acquisire diversi benefici: si tratta infatti di un attestato facoltativo, quindi non è obbligatorio richiedere il certificato di storicità dell'auto ma dipende dalle proprie esigenze. Innanzitutto è possibile beneficiare di alcune agevolazioni fiscali, dopo aver ottenuto anche il tagliando di classificazione del veicolo di interesse storico, come lo sconto del 50% sul bollo auto secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018.

Con il certificato di rilevanza storica l'assicurazione può essere pagata in forma ridotta, infatti tutte le principali compagnie propongono polizze convenienti per le auto storiche, purché in possesso dei requisiti di legge per la classificazione di queste vetture. Ovviamente bisogna prestare attenzione, in quanto ogni assicurazione prevede delle clausole specifiche, in merito alle coperture offerte e alle esclusioni incluse nel contratto.

Inoltre, il certificato di storicità è indispensabile per le auto iscritte al PRA che circolano su strada, in quanto questo documento è essenziale per superare la revisione periodica biennale, soprattutto quando ci si rivolge alla Motorizzazione Civile. Allo stesso modo è fondamentale per reimmatricolare la vettura storica, qualora il veicolo sia stato estromesso dalla circolazione per un tempo, oppure per partecipare a competizioni storiche, raduni ed eventi di settore.