Zhou infiamma Shanghai | Pirelli

Zhou infiamma Shanghai

 

Lo Shanghai International Circuit si è acceso più volte in questa prima giornata del Gran Premio della Cina, sia fisicamente sia metaforicamente.

In entrambe le sessioni disputate oggi ci sono state interruzioni causate da piccoli incendi scoppiati sull'erba, apparentemente provocate dalle scintille generate dal passaggio delle monoposto sui cordoli: un fenomeno decisamente inusuale che, per il momento, non ha trovato spiegazioni certe.

Ben diverso è stato l'entusiasmo che si è accesso sulle tribune - mai viste così piene il venerdì a Shanghai - ogniqualvolta scendeva in pista l'idolo di casa, Guanyu Zhou. E il pilota della Sauber (più facile ricordare il nome storico del team svizzero, con tutto il rispetto per i title sponsor attuali, alternativamente Kick e Stake) ha ripagato i suoi tifosi con una prestazione maiuscola nella Sprint Qualifying, visto che è riuscito ad issarsi fino alla Q3, dove peraltro ha chiuso al decimo e ultimo posto, un traguardo comunque mai raggiunto quest'anno.

È una settimana speciale per Zhou, non solo perché – finalmente – può correre in Formula 1 in patria, visto che la gara è tornata in calendario solamente quest'anno: l'ultima volta che si corse qui, nel 2019, era infatti impegnato nelle categorie minori.

Proprio in questi giorni è stato lanciato “The First One”, un documentario prodotto dallo Shanghai Media Group sulla vita e sulla carriera del ventiquattrenne nato proprio qui, nella città che dal 2004 ospita il primo Gran Premio che si disputa in Cina. Un segno non soltanto della grande popolarità che gode in patria ma anche di quanto la promozione della sua immagine sia funzionale per promuovere la Formula 1 nel paese più popoloso del mondo. Già, perché proprio i grandi eventi sportivi sono stati indicati dal Governo cinese come strategici per aumentare le presenze dei turisti, cinesi e stranieri, nelle località più importanti della Cina: il ritorno della massima competizione automobilistica dopo cinque anni di assenza dovuta alle ripercussioni del COVID è un'occasione da non perdere. E l'effetto Zhou sembra funzionare, visto che i biglietti per assistere al Gran Premio sembrano essere esauriti, circostanza che non si vedeva dalle primissime edizioni.

Dopo un venerdì così positivo, cosa aspettarsi per il prosieguo del fine settimana. Difficile dirlo, la Sauber si trova a lottare nella seconda parte del gruppo, quella sempre in attesa di un errore delle “grandi” per avere la possibilità di racimolare qualche punto. Qui a Shanghai però di chance ce ne sono due e la squadra svizzera (in procinto di trasformarsi definitivamente in tedesca, ora che Audi ne ha acquisito la totalità delle azioni) può perlomeno provarci, visto che anche Valtteri Bottas si è classificato nella top ten (9°). Se poi ci riuscisse proprio Zhou sarebbe un trionfo.