Un intruso nella top ten | Pirelli

Un intruso nella top ten

 

Alzi la mano chi aveva puntato su Nico Hulkenberg per un piazzamento nella top ten del Gran Premio dell'Arabia Saudita.

In un campionato che sembra già diviso in due – cinque squadre a lottare sempre per i punti, le altre cinque a cercare di mettersi nelle condizioni di raccoglierne le briciole – il pilota della Haas ha centrato l'obiettivo, chiudendo appunto in decima posizione, l'ultima valevole per un punto iridato. Partito con le Medium, Nico è stato impeccabile, sfruttando nella maniera migliore la possibilità di poter girare in solitaria per buona parte della corsa grazie alla scelta di non rientrare ai box per cambiare gomme al momento della neutralizzazione ma il risultato è stato davvero il frutto di un grande lavoro di squadra. Il muretto della squadra americana ha infatti differenziato le strategie fra i due piloti e così Magnussen si è trovato a giocare un ruolo da “tappo” per gli altri avversari della Haas, difendendosi con le unghie e con i denti fino a creare quel gap che ha permesso a Nico di fermarsi al giro 33 per passare alle Hard e di rientrare in pista in quella decima, preziosissima posizione mantenuta fino alla bandiera a scacchi. 

 


“È stato un lavoro di squadra perfetto” – ha detto il tedesco alla fine della corsa – “gli restituirò (a Kevin, n.d.r.) il favore più avanti nella stagione!".

Per la Haas il punto di Gedda vale tantissimo. Innanzitutto, interrompe un digiuno che durava da Singapore – anche lì arrivò un decimo posto, grazie a Magnussen – e poi consente alla squadra diretta da Ayao Komatsu di issarsi, almeno temporaneamente, al sesto posto della classifica Costruttori.

Esattamente l'inizio di stagione che desiderava il patron Gene Haas, presente a Gedda per stare vicino alla squadra.