Cartoline da... Spielberg | Pirelli

Cartoline da... Spielberg

Orange o papaya?

Per la McLaren quello di Spielberg è stato il miglior Gran Premio della stagione. I dodici punti conquistati grazie al quarto posto di Lando Norris eguagliano il bottino di Melbourne - dove l'inglese aveva concluso al sesto posto e il suo compagno di squadra Oscar Piastri aveva terminato la sua gara di casa in ottava posizione – ma in Austria la squadra di Woking ha dimostrato un importante passo avanti in termini di competitività, sia sul giro secco (Norris ha ottenuto il quarto tempo nella qualifica per la gara e il terzo nella Sprint Shootout) che, finalmente, sulla distanza. Sulla vettura dell'inglese – non ancora, per motivi di tempo, su quella di Piastri – erano montati importanti aggiornamenti aerodinamici che sembrano quindi cominciare a dare dei frutti, per la soddisfazione del team diretto da Andrea Stella. A completare la giornata è arrivato per Lando anche il riconoscimento di “Driver of the Day” da parte dei fans on line: chissà se lo avranno votato anche qualcuno fra le migliaia di spettatori accorsi sulle tribune del Red Bull Ring, in fondo la differenza cromatica fra “orange” e “papaya” non è così grande!

Un (bel) passo avanti

Finalmente la Ferrari è riuscita a coniugare una bella qualifica con una gara molto competitiva. Gli aggiornamenti introdotti nelle ultime tre gare sembrano funzionare sulla SF-23 che, di base, è sempre stata una vettura veloce – basta guardare la media dei piazzamenti sulla griglia – ma ha troppo spesso sofferto nella gestione del degrado degli pneumatici. Prima a Montreal e ora a Spielberg c'è stato un passo avanti significativo su questo fronte, tanto che in Austria è arrivato il secondo podio della stagione e il miglior risultato in assoluto grazie al secondo posto di Charles Leclerc. Sul podio – virtuale, perché non c'è una vera e propria cerimonia del podio il sabato - è salito anche Carlos Sainz, sebbene soltanto nella gara Sprint. Peraltro, il piazzamento di Leclerc ha consentito alla Scuderia di raggiungere un altro traguardo statistico prestigioso, vale a dire l'ottocentesimo podio (242 vittorie, 285 secondi e 273 terzi posti) in 1061 Gran Premi disputati.

Un Gran Premio al top

Ci saranno piste più ricche di storia e di fascino, città che vivono il Gran Premio di Formula 1 con maggior partecipazione dei villaggi della Stiria ma è un fatto che il Red Bull Ring è probabilmente uno dei migliori impianti che ospitano la massima competizione automobilistica, soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione e la qualità delle strutture, i servizi per i fans e la gestione della viabilità in entrata e in uscita. C'è molto da imparare da come la Red Bull approccia il mondo della Formula 1: in pista lo dimostrano i risultati ma anche in altri campi sono al top.

Un filotto da cannibale

Sembrava che fosse diventato un obbligo assoluto. Quando Max Verstappen ha chiesto alla squadra di rientrare ai box a pochi giri dalla fine per montare un set di Soft e provare l'assalto al giro più veloce della gara in tanti - anche al muretto della Red Bull … - avranno pensato che non fosse necessario prendersi questo rischio per un punticino in più in classifica che, fra l'altro, sarebbe comunque rimasto in famiglia visto che in quel momento il primato era stato stabilito da Sergio Perez. Eppure, Max non ha sentito ragioni e ha portato a termine il suo piano permettendosi anche il lusso di zigzagare nel rettilineo dopo l'uscita dai box per mandare in temperatura le gomme, noncurante del fatto che Leclerc a quel punto si trovasse a poco più di due secondi alle sue spalle. Il campione del mondo in carica ha così completato l'ennesimo filotto della sua stagione, chiudendo in prima posizione tutte le sessioni, che fossero prove libere, qualifiche o gare più o meno lunghe. Bottino pieno (34 punti) dunque per Max che però ha visto sfuggirgli di mano un altro progetto di record: con il pit-stop effettuato al giro 24 ha dovuto cedere temporaneamente il primo posto a Charles Leclerc, interrompendo così una serie di 248 giri consecutivi in testa, iniziata al giro 48 del Gran Premio di Miami. Max è comunque salito al terzo posto in questa classifica, guidata da Alberto Ascari (305 giri, dal Gran Premio del Belgio a quello d'Olanda del 1952) che precede Ayrton Senna (264, dal Gran Premio di Gran Bretagna a quello d'Italia del 1988): sicuramente potrà riprovarci da qui ad Abu Dhabi, ne ha tutte le possibilità!

I campionati degli altri

Se dopo nove Gran Premi la lotta per i titoli iridati non sembra offrire incertezze di sorta, con Max Verstappen e la Red Bull destinati a fare, rispettivamente, il tris e il bis, tutt'altro si può dire per tanti altri obiettivi, sicuramente meno affascinanti per i fans ma importanti per i piloti e, soprattutto, per le squadre.

La classifica Costruttori alle spalle della Red Bull è praticamente spaccata in tre. Mercedes, Aston Martin e Ferrari si giocheranno i posti sul podio punto a punto: per ora la squadra di Brackley è davanti ma ha solo tre punti di vantaggio sui vicini di Silverstone mentre Maranello insegue a 24 lunghezze. Peraltro, la Ferrari ha conquistato più punti delle sue avversarie dirette nelle ultime due gare e sembra in un momento di forma crescente, fondamentale in questa lotta che ricorda – facendo un parallelo col calcio – quella per i piazzamenti validi per la Champions League

In mezzo al guado – in lotta per un posto in Europa League, sempre parafrasando il football – ci sono Alpine e McLaren, rispettivamente al quinto (47 punti) e al sesto (29) posto: per entrambi è un passo indietro rispetto alle ambizioni invernali ma questo passa il convento quest'anno.

Rimangono quattro squadre – Haas, Alfa Romeo, Williams e AlphaTauri - che, finora, hanno raccolto le briciole, vale a dire 29 punti in nove fine settimana. In Formula 1 non esiste la retrocessione ma la differenza in termini di premi finali fra la decima e la settima posizione è decisamente rilevante così la lotta nei bassifondi – senza offesa alcuna per questi team – è accesissima. In Austria ha fatto un piccolo balzo in avanti la Haas che, grazie all'ottimo sesto posto di Nico Hulkenberg nella gara Sprint, ha interrotto un digiuno di punti che durava da Miami e ha scavalcato l'Alfa Romeo nella corsa al settimo posto. Lo stesso pilota tedesco è il migliore degli otto rappresentanti di queste quattro squadre nella classifica Piloti, occupando la dodicesima posizione con nove punti.