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Monterey Car Week: impossibile annoiarsi

La Monterey Car Week è una delle più ricche e divertenti kermesse del mondo dove passato, presente e futuro dell'auto viaggiano insieme, creando un mix unico

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Si tiene uno dei concorsi di eleganza – quello di Pebble Beach – tra i più prestigiosi in assoluto. Vengono organizzate aste con quotazioni incredibili. C'è The Quail, luogo dove le Case presentano nuovi modelli e concept affascinanti: quest'anno si sono viste Lamborghini Urus Performante, McLaren Solus GT, Maserati MC20 Cielo, Bugatti Mistral, Polestar 6 Cabrio , Aston Martin Dbr22, De Lorean Alpha 5… C'è l'immancabile Concorso Italiano dove ci si sente orgogliosi di essere cittadini di un Paese che ha dato moltissimo (e continua a dare, grazie alle Case che producono modelli sportivi) alla storia. In questa rassegna c'erano un migliaio di auto, tutte tricolori, esposte al Bayonet & Black Horse Golf Course a Seaside: il “Best in Show” e il “Valentino Balboni Award” sono finiti rispettivamente alla splendida Bizzarrini 5300 Strada del 1967 di Billy Hibbs e alla Lamborghini Diablo Roadster di Robert Fulton. Non ci sono dubbi: alla Monterey Car Week è impossibile annoiarsi.

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Un'americana Best in Show

È stata una vettura americana – ma con lusso ed eleganza tipicamente europei - la vincitrice della 71esima edizione del Concorso d'Eleganza di Pebble Beach: la Duesenberg J Figoni Sport Torpedo del 1932 di Lee Anderson ha riportato in patria il trofeo più ambito. Non è stata una sorpresa per i 200 collezionisti, divisi nelle 28 classi, vista l'importanza del modello e il grande impatto scenico. L'ultimo successo di una vettura a stelle e strisce si era verificato nel 2013 con la Packard Twelve del 1934. La J Figoni Sports Torpedo ha incantato il pubblico e la giuria per il poderoso a otto cilindri in linea da 265 Cv - che nel 1932 valevano più o meno quanto i 1.500 Cv di una supercar odierna - abbinato all'elegantissima carrozzeria Sports Torpedo, firmata dal francese di origini italiane Joseph Figoni. All'epoca non solo era l'auto più potente d'America, ma presentava delle innovazioni tecnologiche avveniristiche, come i freni idraulici che potevano essere regolati per strade asciutte o bagnata.

Lancia e Autobianchi sul podio

Straordinaria la lista dei partecipanti al Concorso d'Eleganza: dalla Talbot-Lago T150C-SS Figoni e Falaschi Teardrop Coupé del 1937 di Fritz Burkard, alla Duesenberg J Graber Cabriolet del 1930 di Sam ed Emily Mann; dalla Talbot-Lago T26 Grand Sport Stabilimenti Farina Cabriolet del 1951 di Merle e Peter Mullin alla Lancia DiLambda Carlton Carriage Co. Drophead Coupé del milanese Filippo Sole, che si è aggiudicata il terzo posto nell' European Classic Early Open superando due gioielli quali la Bentley 4 1/2 Litre Vanden Plas Tourer del 1931 di Joanie & Scott Kriens, e la Bugatti Type 38A Figoni Tourer del 1927 di Gerald & Theresa Alexander. La DiLambda, che è arrivata in California dopo un coast to coast di oltre 3000 miglia iniziato a New York, rimane uno dei modelli piu raffinati di Vincenzo Lancia, passata di mano due volte, prima di scomparire nel 1940. E' tornata al suo splendore originario nel 2020, grazie al lungo restauro voluto e coordinato dall'attuale proprietario. Il  tricolore ha sfilato in passerella anche grazie alla Autobianchi 112 Bertone Concept Car del 1969: fa parte della Collezione ASI Bertone, acquisita dalla Federazione nel 2015: ha vinto il Gran Turismo Trophy, consegnato direttamente al Presidente dell'Asi Alberto Scuro.

Aste eccezionali

Nelle giornate del Pebble Beach Concours, che ha raccolto in questa edizione oltre 2,67 milioni di dollari in beneficenza, si sono svolte le aste che rendono ancora più famosa la manifestazione, organizzate da Rm Sotheby's, Bonhams e  Gooding & Company. L'ultima - che è quella ufficiale dell'evento - ha totalizzato oltre 105 milioni di dollari di vendite. Al top l'elegantissima Bugatti Type 57SC Atalante del 1937, passata di mano a dieci milioni e 345 mila dollari, mentre i modelli che hanno stabilito nuovi record mondiali sono stati la Ferrari F40 del 1990, venduta per 3.965.000 dollari, e la Bugatti EB110 Super Sport del 1994, che ha raggiunto 3.167.500 dollari.