Nella contea di Los Angeles ci sono più di sette milioni di automezzi, che lavorano tutto il giorno per creare due dei più noti prodotti della città: lo smog e gli ingorghi del traffico. Dove vanno a riposare tutte queste auto? Per mia natura, sono una creatura notturna, come una civetta. In quelle che Kafka definiva le ore più produttive, quando il sogno e la realtà s'incontrano, esco a fotografare le automobili addormentate. Senza sosta, vado alla ricerca di automobili che mi parlino.
Le mie auto sono creature solitarie. Sono al centro del loro spazio e amano mettersi in mostra. Come un appassionato di bird watching, ho imparato a riconoscere le loro abitudini. Con un piacere voyeuristico le ho spiate nelle loro camice da notte. Altre le ho osservate mentre dormivano nude; alcune facevano dei pisolini pomeridiani, le più fortunate dormendo in compagnia. Ho trovato più automobili coperte a Los Angeles che in qualunque altro luogo. Qui le famiglie di classe media possiedono più di una macchina, ma le loro case hanno garage adatti a custodirne solo una. Dunque molte auto restano parcheggiate in strada per lunghi periodi, amorevolmente coperte, specie durante le feste, quando i loro proprietari le trattano come fossero animali da compagnia. Il 4 luglio è il giorno migliore per trovarle, perché i più premurosi coprono le proprie auto per proteggerle dai fuochi d'artificio.
Preferisco fotografare nelle notti di nebbia o con la luna piena. Un paio di volte la polizia mi ha fermato mentre stavo lavorando: cosa ci facevo in mezzo alla strada nel cuore della notte? Ero un maniaco o, peggio ancora, un paparazzo? Quando ho mostrato loro alcune delle mie foto sull'iPad, i poliziotti però si sono trasformati in miei complici, dandomi dritte sulle auto più interessanti del quartiere.
Le automobili in questo progetto sono state fotografate così come le ho trovate. Di tanto in tanto, un padrone orgoglioso si offre di scoprire la sua auto affinché possa fotografarla meglio, però io preferisco non disturbare il loro sonno.