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I millennial e gli investimenti ESG

Facoltosi millennial stanno assumendo un ruolo guida nel settore degli investimenti ESG, con la consapevolezza non solo di stare facendo la cosa giusta, ma anche che tali investimenti saranno in grado di realizzare risultati superiori a quelli di mercato

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Sono gli standard ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) di una società ad attirare gli investitori. Secondo un'indagine del 2018 dell'US Trust (gruppo Bank of America) un buon 53 percento di risparmiatori facoltosi, gli high net worth individuals, sceglie di investire i propri soldi responsabilmente. 



Una percentuale che sale al 65 percento con la generazione X e all'87 percento con i millennial. Questi ultimi sono inoltre più propensi ad analizzare l'impatto ESG dei propri titoli di investimento rispetto a qualsiasi altra fascia di età.

In tutto il mondo, gli investimenti ESG sono in crescita, trascinati dalla propensione a questo tipo di risparmio proprio da parte dei millennial. Questi giovani investitori vogliono essere sicuri che le società da loro supportate soddisfino elevati standard ESG.

I millennial e gli investimenti ESG
I millennial e gli investimenti ESG

Visione a lungo termine

Tuttavia, non occorre essere giovani o altruisti per essere attratti dagli investimenti ESG. Negli ultimi anni, una moltitudine di dati di mercato suggerisce che anche gli investitori più incalliti non possano più ignorare i fattori ESG in fase di realizzazione di un portafoglio a lungo termine. 

“La strategia ESG punta a includere tutti i fattori fondamentali per realizzare un investimento a lungo termine, nella speranza di ottenere il migliore rendimento per i clienti,” afferma Saker Nusseibeh, CEO di Hermes Investment Management. 

Morningstar, società specializzata nella fornitura di ricerche finanziarie e dati, ha identificato nove fondi ESG globali con un rendimento superiore al 13 percento annuo fino a luglio 2019, comparandoli al rendimento medio del 10 percento di fondi nella categoria Global Large-Cap Blend Equity.

Gli investimenti ESG possono anche rappresentare una solida strategia difensiva in periodi di difficoltà. Nel 2018, la classifica della rivista Barron's delle 100 società statunitensi “più sostenibili” ha collettivamente perso il 3,2 percento del suo valore, surclassando l'indice S&P 500, che è sceso del 4,2 percento. Gli investitori ne hanno preso atto, mentre i fondi USA con esplicita attenzione verso gli standard ESG hanno continuato ad attirare afflussi totali record pari a 5,5 miliardi di dollari nel 2018, secondo i dati Morningstar.

Per ricercare opportunità ESG, gli investitori fanno riferimento alla crescente diffusione di indici di mercato che replicano l'andamento del settore. Un esempio sono gli Indici di sostenibilità Dow Jones (DJSI), presentati nel 1999 come set di indici globali e regionali che monitorano la performance di “società leader guidate dalla sostenibilità”. Attualmente, i DJSI fanno riferimento a circa 2.300 società in tutto il mondo, con indici regionali per ogni mercato di riferimento.

Nuovi parametri

Un altro modo per gli investitori di identificare le potenziali opportunità ESG è semplicemente quello di guardare al mondo circostante in veloce evoluzione – cosa che i più giovani sono più propensi a fare rispetto alla generazione dei genitori. Si consideri, per esempio, la transizione globale che è già in corso nel settore energetico dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabili come quella solare o eolica.

L'International Renewable Energy Agency (IRENA) prevede che entro il 2050 sarà richiesto un investimento di capitale totale di 120 trilioni di dollari nel settore dell'energia rinnovabile, per raggiungere gli obiettivi di cambiamento climatico concordati a livello globale. 

In questo contesto, la società di gestione delle risorse Schroders prevede che tra il 2017 e il 2021, il rendimento annuale medio del capitale proprio delle società nell'MSCI Alternative Energy Index raddoppierà, attestandosi a circa il 10 percento.

Ovviamente non tutti gli investimenti ESG saranno vincenti. Tuttavia, con uno sguardo alle tendenze future e una visione a lungo termine, i millennial sembrano essere sulla buona strada per mettere al centro dei loro investimenti l'obiettivo sociale; inoltre i gestori di fondi sono consapevoli del fatto che più denaro fluisce verso settori emergenti come quello dell'energia rinnovabile, maggiore sarà la possibilità di successo.