Ma il perimetro dei meriti della Cristoforetti va allargato ad un aspetto che hanno toccato tutti con mano durante il suo lungo viaggio nello spazio: Samantha ha svolto infatti una fondamentale funzione mediatica, portando centinaia di migliaia di persone letteralmente dentro alla sua esperienza, grazie alla sua facilità di comunicazione, a un sorriso magnetico, e soprattutto a un sapiente uso del web e dei social network: da twitter, dove oltre 600.000 follower hanno seguito le sue gesta, a flickr, da Facebook ai post sul blog ufficiale della missione.
A proposito, per chi volesse approfondire, http://outpost42.esa.int resta tutt'ora un'incredibile testimonianza della missione della Cristoforetti e dei suoi due colleghi sulla Stazione Spaziale Internazionale, passata alla storia col nome di Expedition 42/43. Non è sbagliato dire che l'approccio di Samantha Cristoforetti al suo lavoro, la sua voglia e la sua capacità di condividere la propria esperienza e i propri sentimenti lassù nello spazio, hanno ricordato al mondo quanto la divulgazione sia una parte essenziale della scienza e dell'innovazione, e hanno avuto inoltre il merito di riaccendere i riflettori sul grande lavoro che anche l'Italia ha svolto e svolge in questo settore.