Non esistono molte persone che l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama descriverebbe come «uno di famiglia». Lo chef Sam Kass è una di loro.
Il trentottenne di Chicago è entrato nello staff di Obama nel 2007, quando il 44esimo presidente era ancora soltanto un promettente senatore dell’Illinois. Nel 2009 era già diventato assistente chef del team di cuochi presidenziali, e poco dopo Food Initiative Coordinator, al fianco della first lady Michelle, unendo alla professione in cui si era formato un inedito ruolo da policymaker
Quando, a maggio, si sono incontrati sul palco di Seeds and Chips, gli stati generali della food innovation organizzati da Marco Gualtieri a Milano, i due sembravano davvero vecchi amici impegnati in una rimpatriata, nonostante le migliaia di persone sedute in attesa davanti a loro: quando ha presentato Sam Kass sul palco, Obama ha scandito le parole «per noi è uno di famiglia», aggiungendo poi che quell’uomo dai capelli rasati e l’aspetto massiccio ha «cambiato l’America».
Nel 2013 Kass è stato nominato Senior Policy Advisor for Nutrition, e nello stesso periodo mette in piedi, lavorando fianco a fianco con la first lady nel giardino della Casa Bianca, l’ambizioso progetto Let's Move!, la campagna federale con cui gli Obama hanno voluto combattere l’obesità infantile e promuovere la cultura del mangiare sano fin dalle scuole primarie.
Nel 2011 il magazine Fast Company l’abbia incluso nella sua lista delle “100 Most Creative People”: è lui stesso, d’altronde, a dire che «la cucina è il lato più semplice della creatività». Tenendo a mente questa massima, nel 2012 ha contribuito al lancio di American Chef Corps, un progetto a metà tra il food e le relazioni internazionali che poggia su un assunto brillantemente esplicitato dall’allora segretario di Stato Hillary Clinton: «Il cibo è lo strumento diplomatico più antico».