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Come imparare ad andare più veloci

La transizione ad una mobilità con carburanti alternativi è alle porte. Ma per realizzare il cambiamento con tempistiche ridottissime, l'industria automobilistica deve imparare qualche trucco da altri settori

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I produttori automobilistici costruiscono motori alimentati da combustibili fossili da circa un secolo e mezzo. Ciò significa che hanno dedicato 150 anni allo sviluppo e al miglioramento di una sola ma fondamentale tecnologia, come l'utilizzo ‘della potenza generata dall'esplosione di gas', che è un brevetto inglese del 1854.

Ora si rende necessario passare da questa tecnologia a qualcosa di molto diverso: la transizione ai veicoli elettrici o ibridi, che dovrà essere implementata entro i prossimi 10 anni. Il Regno Unito ha stabilito l'obiettivo secondo il quale tutte le automobili e i furgoni nuovi dovranno essere elettrici o ibridi entro il 2030.

Ciò significa che mancano solo nove anni per mettere in atto una vera e propria rivoluzione che avverrà su scala globale. Non meno di 17 Paesi hanno comunicato obiettivi di emissioni zero entro il 2050, se non prima, e certamente altri paesi seguiranno l'esempio.

È una richiesta enorme. Le conoscenze e le abilità ingegneristiche e i miliardi su miliardi di dollari di investimenti accumulati per l'energia dei combustibili fossili dovranno essere reindirizzati verso un obiettivo totalmente nuovo. Tutto ciò sarà possibile?

ALLA RICERCA DI UN MODELLO PER UN CAMBIAMENTO VELOCE

È vero che l'industria automobilistica è abituata agli sviluppi veloci. La durata media necessaria per lo sviluppo di un nuovo modello si è ridotta da circa cinque anni negli anni '80 a circa due anni ai giorni nostri. Tuttavia, la mobilità elettrica è una tecnologia alternativa, con componenti diversi, supply chain diverse e con la necessità di sistemi di comando digitale estremamente sofisticati. La sfida di questa transizione è immensa.

Per un cambiamento veloce, l''industria automobilistica necessita di un nuovo modello organizzativo. E i produttori automobilistici dovranno chiedersi dove potranno trovare velocemente competenze concrete nella costruzione di qualcosa di assolutamente nuovo.

Un esempio potrebbe essere il settore edile. Consideriamo ad esempio un progetto enorme come la costruzione di un parco olimpico, costituito da numerose strutture diverse tra loro, con tante infrastrutture e servizi di supporto associati, il tutto da realizzare entro scadenze non negoziabili. Questo potrebbe essere un modello?

Il settore edile adotta effettivamente un approccio testato e verificato per fare fronte a questo tipo di richieste. Si tratta del modello scope-resources-time, ossia ambito, risorse, tempo, secondo il quale se riduci l'ambito del progetto, o ne incrementi le risorse, le tempistiche potranno essere ridotte.

Ed è sul fronte delle risorse che i costruttori automobilistici hanno la possibilità di utilizzare il loro enorme potere finanziario per velocizzare il processo. Secondo gli analisti, i principali protagonisti hanno già speso circa 70 miliardi di dollari ciascuno per lo sviluppo di nuovi veicoli elettrici, e questa cifra è destinata ad aumentare.

ADATTARE I PROCESSI PER AFFRONTARE LA SFIDA

Forse però il denaro da solo non è sufficiente. Pensiamo ai casi in cui le aziende hanno modificato i propri processi per rispettare scadenze apparentemente impossibili.

L'esempio più immediato è stato lo sviluppo dei vaccini anti Covid-19. Lo sviluppo della maggior parte dei vaccini richiede circa 10 anni, mente i vaccini anti Covid sono stati sviluppati in meno di un anno. Ciò è stato possibile grazie soprattutto alle aziende farmaceutiche, ai ricercatori e ai professionisti sanitari, che si sono resi disponibili a svolgere numerose attività simultaneamente, laddove sarebbero state normalmente svolte in sequenza. Si tratta di una diversa versione del modello della “lavorazione parallela” che ha fatto sì che i computer possano lavorare così più velocemente.

SUPPORTO DEI VANTAGGI NATURALI

Infine, come molti progettisti sanno, un programma può essere velocizzato se si trova un vantaggio naturale da sfruttare. Nel caso dei vaccini anti Covid, il vantaggio naturale è stato che la tecnologia fondamentale del sequenziamento genico era già esistente e in uso, consentendo così di potere sequenziare il DNA del virus già 10 giorni dopo l'identificazione dei primi casi.

In merito alle auto elettriche, esiste un diverso vantaggio naturale, ossia il fatto che i motori siano già ben compresi ed estremamente semplici. La trasmissione elettrica media contiene circa 20 parti in movimento rispetto alle 2000 che sono invece presenti in un motore a combustione interna. Ciò non aiuta a risolvere le sfide del software per la gestione del veicolo, o la capacità della batteria, o ancora dell'infrastruttura della potenza, ma, di sicuro, rende la produzione dei motori più semplice.

Perciò, ecco un piano. Sfruttare la potenza e il potenziale che già esiste nel business dei veicoli elettrici, e poi premere forte sull'acceleratore.