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Max Biaggi e Aprilia Campioni del Mondo eni Superbike

Max Biaggi (Aprilia Racing) ha vinto oggi il Campionato Mondiale eni FIM Superbike. L’Aprilia si è aggiudicata anche il titolo Costruttori, 51° alloro iridato per la marca italiana.

“Con il round di Magny-Cours si conclude per Pirelli una stagione importante, la nona consecutiva come fornitori unici di tutte le classi del Campionato Mondiale Superbike. Ma oggi è innanzitutto la giornata di festeggiare i veri protagonisti, ovvero i piloti e i team. Pirelli si complimenta in primis con il neo-campione del mondo Max Biaggi e il team Aprilia Racing che nel giro di 3 anni hanno ottenuto una splendida doppietta a conferma dell’ottimo lavoro svolto nel Campionato da tutto il team in questi anni. Impossibile però non citare anche i due grandi rivali di Biaggi, Tom Sykes su Kawasaki e Marco Melandri su BMW che quest’anno hanno contribuito a rendere il campionato avvincente fino all’ultima gara. Campionato Superbike che è stato combattutissimo tra i piloti di diversi team per tutta la stagione, nelle prime cinque posizioni della classifica generale finale si sono infatti piazzati i piloti di cinque case motociclistiche diverse, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da Pirelli nello sviluppare soluzioni in grado di funzionare bene sulle motociclette di diverse case. Rinnoviamo inoltre i complimenti a Kenan Sofuoglu e al team Kawasaki Lorenzini per la conquista del Mondiale Supersport, e a Sylvain Barrier e Michael VD Mark per le vittorie rispettivamente nella Superstock1000 FIM Cup e nel Superstock600 UEM European Championship. Inoltre anche quest’anno come nel 2011, Pirelli ha voluto incentivare gli astri nascenti del motociclismo europeo che partecipano ai campionati nazionali Superstock 600: ecco perchè lo scorso anno è nata la Pirelli Superstock 600 Series, un’iniziativa di Pirelli che ha dato ancora una volta l’opportunità ai piloti di maggior talento dei diversi campionati STK600 europei di prendere parte come wild card proprio all’ultima gara del Campionato Europeo Superstock 600 corsa qui in Francia. I 3 piloti che all’interno della classifica di gara hanno ottenuto i posizionamenti migliori sono stati l’italiano Franco Morbidelli che gareggia nel CIV, il britannico Lee Jackson che corre nel British Superbike e l’austriaco Marco Nekvasil proveniente dall’IDM. Questi piloti sono stati premiati con una targa ricordo e hanno ricevuto anche un riconoscimento economico come incentivo per la loro crescita e carriera. Concludo dicendo che siamo molto soddisfatti del lavoro svolto quest’anno nel Campionato delle derivate di serie e siamo pronti per affrontare la prossima stagione in cui fronteggieremo una nuova sfida: i nuovi pneumatici da 17 pollici che andranno a sostituire quelli da 16,5 con cui si è corso fino ad ora il Campionato Mondiale Superbike. - Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto

PIRELLI BEST LAP AWARDS:

SBK Race 1 – Sylvain Guintoli (PATA Racing Team), 1’53.143 (Lap 17)

SBK Race 2 – Davide Giugliano (Althea Racing), 1’39.237 (Lap 5)

Total BEST LAP (SBK): Checa C. (Althea Racing): 8, Biaggi M. (Aprilia Racing Team): 5; Melandri M. (BMW Motorrad Motorsport): 4; Sykes T. (Kawasaki Racing Team): 3; Guintoli S. (PATA Racing Team): 2; Baz L. (Kawasaki Racing Team): 1; Ayrton Badovini (BMW Mottorad Italia Goldbet): 1; Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport): 1; Laverty E. (Aprilia Racing Team): 1; Davide Giugliano (Althea Racing): 1

Carlos Checa (Althea Racing) con 8 best lap awards è il vincitore 2012 del Best Lap Award Pirelli per la classe Superbike: FASTEST RIDER OF THE YEAR

WSS – Jules Cluzel (PTR Honda), 1’47.416 (Lap 6)

Total BEST LAP (WSS): Cluzel J. (PTR Honda): 3; Lowes S. (Bogdanka PTR Honda): 3; Foret F. (Kawasaki Intermoto Step): 2; Parkes B. (Ten Kate Racing Products): 2; Lanzi L. (Prorace): 1; Morais S. (Kawasaki Lorenzini): 1; Kenan Sofuoglu (Kawasaki Lorenzini) : 1

Jules Cluzel (PTR Honda) con 3 best lap awards e il piazzamento più alto in classifica generale è il vincitore 2012 del Best Lap Award Pirelli per la classe  Supersport: FASTEST RIDER OF THE YEAR

STK1000 – Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia GoldBet), 1’59.525 (Lap 7)
STK600 – Riccardo Russo (Team Italia FMI), 1’44.417 (Lap 6)

Davanti a 86.100 spettatori il campionato più emozionante di sempre si è deciso all’ultima curva. Biaggi era arrivato alla resa dei conti con un discreto vantaggio: 30,5 punti su Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) e 38,5 su Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport). Gli sarebbero bastati due sesti posti, in caso di doppietta del britannico, ma è stata una giornata di mille emozioni e colpi di scena. Scivolato al terzo giro di gara 1, Biaggi ha rimesso le cose a posto con un quinto posto nello scontro finale vincendo il titolo per appena mezzo punto. Non era mai successo, anche se i finali allo sprint in Superbike non sono una novità: 15 volte su 25 il Campionato si è deciso all’ultimo metro.

Biaggi aveva già vinto il Mondiale nel 2010, allora in anticipo. Complessivamente si tratta del sesto alloro iridato sommando i quattro ottenuti nella 250 GP. Il neo Campione ha ricevuto sul podio, oltre al trofeo consegnato come di consueto da Paolo Flammini, CEO Infront Motor Sports, anche quello eni Superbike, proprio dal Presidente eni, Giuseppe Recchi, giunto appositamente in circuito.

Max Biaggi: “Questo è il quarto Mondiale su sei che vinco all’ultima gara, si vede che mi piacciono le sfide difficili! La stagione 2012 è stata a dir poco tirata: siamo partiti bene vincendo a Phillip Island dopo aver rinnovato completamente il Team, ma abbiamo avuto anche dei momenti difficili. Il titolo ce lo siamo sicuramente sudato, e forse per questo è ancora più bello. Voglio ringraziare il Team, Aprilia ed il Gruppo Piaggio, dal presidente Colaninno all’ultimo dei lavoratori, perché il mio successo è la punta del lavoro di una grande azienda italiana. Ringrazio anche la mia famiglia, la mia fidanzata Eleonora ed i miei due bambini, oltre al sempre presente e prezioso Marino Laghi.”

Gara 1
La giornata si era aperta con il trionfo casalingo di Sylvain Guintoli (Pata Racing Team Ducati) davanti a Marco Melandri e Tom Sykes partito a razzo ma poi costretto a rallentare nella fase finale della corsa. Per Guintoli è stato il terzo successo in carriera, il settimo per la Ducati in questa stagione. La gara è partita con asfalto bagnato ma senza pioggia, con tutto lo schieramento in pista con coperture rain. Le difficili condizioni hanno tradito Jonathan Rea (Honda World Superbike Team), scivolato a metà distanza quando aveva circa nove secondi di margine sul resto del gruppo. Incidente anche per Carlos Checa (Althea Racing Ducati), terzo nelle prime battute. Eccellente il sesto posto di Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) e sorpresa per il nono di Claudio Corti (Team Pedercini Kawasaki) al debutto assoluto nel Mondiale.

Gara 2
Sykes, partito con 14,5 punti da recuperare, ha dato il tutto per tutto per ribaltare la situazione diventata favorevole dopo la scivolata di Biaggi in gara uno. Il 26enne britannico ha dominato dalla prima curva (4° successo di stagione, il 5° in carriera) ma non è bastato: il quinto posto ha consegnato il titolo a Biaggi per solo mezzo punto di vantaggio.

Melandri, partito a -18,5 dal capofila, ha perso la speranza incappando in una scivolata al sesto giro. Il podio dell’ultima gara è stato completato da Jonathan Rea e Sylvain Guintoli, vincitore di gara uno.

Risultati gara 2: 1. Sykes (Kawasaki) 23 giri/101.453 km in 38’15.725 media 159.092 km/h; 2. Rea (Honda) 1.354; 3. Guintoli (Ducati) 2.393; 4. Laverty (Aprilia) 13.122; 5. Biaggi (Aprilia) 13.955; 6. Giugliano (Ducati) 18.229; 7. Checa (Ducati) 18.430; 8. Davies (Aprilia) 26.648; 9. Badovini (BMW) 33.809; 10. Camier (Suzuki) 37.217; etc.


Classifica Campionato: 1. Biaggi 358; 2. Sykes 357,5; 3. Melandri 328,5; 4. Checa 287,5; 5. Rea 278,5; 6. Laverty 263,5; 7. Guintoli 213,5; 8. Haslam 200; 9. Davies 164,5; 10. Giugliano 143; 11. Fabrizio 137,5; 12. Badovini 133; 13. Baz 122; 14. Camier 115,5; 15. Smrz 92,5; 16. Berger 92; 17. Zanetti 68; 18. Aoyama 61,5; 19. Hopkins 44; 20. Canepa 42,5; 21. Salom 22; 22. McCormick 19; 23. Lascorz 17; 24. Corti 11; 25. Brignola 10; 26. Mercado 9; 27. Lanzi 8; 28. Baiocco 8; 29. Lundh 8; 30. Hickman 7; 31. Staring 6; 32. Polita 4; 33. Aitchison 3; 34. Brookes 1.

Classifica Costruttori: 1. Aprilia 444,5; 2. BMW 421; 3. Ducati 416; 4. Kawasaki 397,5; 5. Honda 293,5; 6. Suzuki 136,5.

Mondiale Supersport
Jules Cluzel (PTR Honda) ha dominato l’ultimo round del Mondiale Supersport. Per il giovane e ambizioso pilota transalpino, 23 anni, si tratta del quarto successo in questa sua stagione d’esordio nella categoria delle medie cilindrate derivate dalla produzione di serie.

La gara è partita su asfalto umido e Cluzel ha preso subito le redini controllando agevolmente l’inseguitore Sam Lowes (Bogdanka PTR Honda). Emozionante la lotta per il terzo gradino del podio conclusa da un contatto al tornante Adelaide all’ultimo giro tra il britannico Dan Linfoot (MSD R-N Racing Team India Kawasaki) e il neo Campione del Mondo Kenan Sofuoglu. Nello scontro Linfoot ha avuto la peggio ma dopo l’arrivo la race direction ha penalizzato Sofuoglu per manovra pericolosa, restituendo il terzo gradino del podio all’avversario.

Fabien Foret (Kawasaki Intermoto Step) ha concluso la stagione con il quinto posto precedendo Alex Baldolini (Power Team by Suriano Triumph), sesto e migliore degli italiani anche in classifica generale: settimo posto finale.

Risultati: 1. Cluzel (Honda) 22 Laps/97.042 km in 42’20.985 average 137.487 kph; 2. Lowes (Honda) 1.591; 3. Linfoot (Kawasaki) 27.615; 4. Sofuoglu (Kawasaki) 27.854; 5. Foret (Kawasaki) 31.601; 6. Baldolini (Triumph) 46.745; 7. Scholtz (Honda) 50.820; 8. Antonelli (Yamaha) 50.934; 9. Talmacsi (Honda) 53.090; 10. Metcher (Yamaha) 55.664; etc.

Classifica Campionato: 1. Sofuoglu 231; 2. Cluzel 210; 3. Lowes 172; 4. Foret 171; 5. Parkes 135; 6. Morais 96; 7. Baldolini 96; 8. Quarmby 84; 9. Iannuzzo 60; 10. Antonelli 60; 11. Leonov 52; 12. Tamburini 50; 13. Talmacsi 44; 14. Metcher 40; 15. Roccoli 30; 16. Scholtz 28; 17. Lanzi 25; 18. Linfoot 25; 19. Lanusse 25; 20. Toth 19; 21. Cruciani 19; 22. Nemeth 17; 23. Marconi 16; 24. De Rosa 15; 25. Day 14; 26. Marino 14; 27. Richards 11; 28. Debise 10; 29. Linortner 8; 30. Van Poppel 8; 31. McConnell 7; 32. Voskamp 6; 33. Pesek 6; 34. Caiani 4; 35. Jacobsen 3; 36. Menghi 3; 37. Lombardi 2; 38. Clarke 2; 39. Mossey 1; 40. Jessopp 1.

Classifica Costruttori: 1. Honda 287; 2. Kawasaki 273; 3. Triumph 125; 4. Yamaha 110; 5. Suzuki 6.

Superstock 1000
Il francese Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia GoldBet) ha conquistato a Magny Cours la Coppa FIM Superstock 1000. Per il 23enne di Oyannax, 4 vittorie in stagione, si tratta del primo titolo.

Nel round finale, partito su pista bagnata si è imposto Jeremy Guarnoni (MRS Kawasaki) al comando fin dalla prima curva. Barrier si giocava il titolo con Eddi La Marra (Barni Racing Team Italia Ducati), staccato di appena tre punti, e con l’australiano Bryan Staring (Team Pedercini Kawasaki), a -22 punti dalla vetta. La sfida che valeva il titolo si è risolta dopo poche curve con le scivolate di Staring e La Marra. A quel punto Barrier aveva la strada spianata e si è limitato a controllare il secondo posto.

Staring è poi ripartito concludendo al quinto posto. Il podio è stato completato da Lorenzo Savadori (Barni Racing Team Italia Ducati).

Barrier succede a Davide Giugliano, vincitore 2011 che in questa stagione ha debuttato con ottimi risultati (due podi) nel Mondiale eni FIM Superbike. La BMW Motorrad Italia GoldBet torna al successo due anni dopo il trionfo di Ayrton Badovini, altro attuale protagonista della top class.

Resultati: 1. Guarnoni (Kawasaki) 14 Laps/61.754 km in 28’12.230 average 131.374 kph; 2. Barrier (BMW) 9.862; 3. Savadori (Ducati) 20.703; 4. Lussiana (Kawasaki) 34.445; 5. Staring (Kawasaki) 37.916; 6. Bergman (Kawasaki) 39.886; 7. Jezek (Ducati) 43.775; 8. Millet (Kawasaki) 49.227; 9. Pagaud (Kawasaki) 49.678; 10. Reiterberger (BMW) 1’03.515; etc.

Classifica Campionato: 1. Barrier 153; 2. La Marra 130; 3. Guarnoni 123; 4. Staring 122; 5. Savadori 107; 6. Reiterberger 91; 7. Bergman 88; 8. Massei 71; 9. Coghlan 68; 10. Baroni 56; 11. Jezek 48; 12. Lussiana 35; 13. Bussolotti 34; 14. Baz 30; 15. Mercado 29; 16. Gyorfi 27; 17. McFadden 23; 18. Pagaud 19; 19. Chmielewski 19; 20. Brown 18; 21. Magnoni 16; 22. Svitok 15; 23. Dittadi 15; 24. Thiriet 10; 25. Millet 8; 26. Parziani 7; 27. Dias 7; 28. Barragan 5; 29. Gabrielli 5; 30. Protat 4; 31. Halbich 4; 32. Ferrer 4; 33. Pedrosa 4; 34. Berclaz 2; 35. Gabrielli 1; 36. Vrajitoru 1; 37. Lewis Da Silva 1.

Classifica Costruttori: 1. Kawasaki 193; 2. Ducati 181; 3. BMW 181; 4. Honda 71; 5. Aprilia 22.

KTM European Junior Cup
Il francese Guillaume Raymond ha vinto l’ottavo e ultimo round della European Junior Cup. Con il terzo posto l’austriaco Lukas Wimmer si è assicurato la vittoria finale precedendo, nel campionato riservato alle promesse under 19, gli spagnoli Garcia e Orellana.

La sfida conclusiva è stata molto accesa e ricca di colpi di scena. Garcia, a lungo al comando, è scivolato al penultimo passaggio spianando la strada a Raymond vincitore tra il tripudio degli 86.100 spettatori accorsi nonostante il maltempo.

Al secondo posto, davanti al neocampione, l’ucraino Ilya Mikhalchick, al primo podio stagionale.

Risultati: 1. Raymond; 2. Mikhalchik; 3. Wimmer; 4. Garcia; 5. Demoulin; 6. Haquin; 7. Mettam; 8. Scarcella; etc.

Classifica Campionato: 1. Wimmer 136; 2. Garcia 111; 3. Orellana 81; 4. Vidal 73; 5. Wielebski 72; 6. Pasek 65; 7. Patterson 59; 8. Demoulin 59; 9. Odegard 51; 10. Mikhalchik 50; 11. Scarcella 48; 12. Kyee 47; 13. Kaczmarek 46; 14. Raymond 41; 15. Fazzina 32; 16. Lewis 25; 17. Parkhill 20; 18. Hartog 20; 19. Haquin 17; 20. De Lange 11; 21. Harland 10; 22. Mettam 10; 23. Rozkalns 10; 24. Hunt 6; 25. Mayer 6; 26. Di Girolamo 5; 27. Hashmi 3; 28. Manzaneque 3; 29. Aranda 2; 30. Patterson 1.