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Tom Sykes e Eugene Laverty vincono a Portimao

Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) e Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) si sono divisi la gloria nel penultimo round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike a Portimao, davanti a 51.000 spettatori presenti nello straordinario circuito dell’Algarve. Tra emozionanti colpi di scena, però, è Max Biaggi (Aprilia Racing Team) che compie il passo fondamentale in classifica, approfittando della caduta di Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) in gara 1, non partito nella seconda sfida per una contusione al rene destro.

Biaggi arriverà alla finalissima di Magny-Cours (Francia) tra due settimane con 30,5 punti di vantaggio su Sykes e 38,5 su Melandri, quando ne restano 50 in palio. L’Aprilia consolida anche il primato nel Mondiale Costruttori salendo a +28,5 punti su BMW.

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“Ancor prima di analizzare le gare di Superbike, Pirelli si congratula con Kenan Sofuoglu (al suo ritorno nella categoria) e con il Team Kawasaki Lorenzini per la vittoria del Campionato Mondiale Supersport che premia le ottime prestazioni del pilota e il costante lavoro della squadra durante tutta la stagione. Ma quello di Portimao, penultima tappa del Mondiale, è stato un weekend molto importante anche e soprattutto nella classe regina della Superbike che, nonostante un meteo instabile, ci ha comunque regalato due gare molto combattute e avvincenti. In particolare in gara 1 i piloti hanno corso tutti con pneumatici da pioggia, sia in occasione della prima partenza, quando effettivamente la pista era ancora molto bagnata, sia nella seconda partenza, resasi necessaria per ripulire la pista dall’olio depositatosi dopo la caduta dello sfortunato Brignola. Proprio in questo secondo caso, nonostante la pista fosse già quasi completamente asciutta e quindi sicuramente non presentava le condizioni ideali per far lavorare al meglio le gomme da bagnato, gli pneumatici si sono comportati davvero egregiamente e oltre ogni aspettativa permettendo a tutti i piloti, non solo di portare a termine la gara senza problemi, ma addirittura di migliorare giro dopo giro il miglior tempo sul giro, come dimostra il best lap realizzato da Carlos Checa (Althea Racing) nel corso dell’ultimo passaggio, proprio quando la pista era ormai quasi completamente asciutta. Gara 2 si è invece corsa con pneumatici slick, in particolare praticamente tutti i piloti hanno optato per la SC0 R874 in profilo maggiorato che ci ha dimostrato di essere una valida alternativa alla SC0 di riferimento qui, a Brno, Misano e Phillip Island. Con 30,5 punti di vantaggio sul diretto inseguitore Tom Sykes e 38,5 su Marco Melandri, Max Biaggi ha messo una forte ipoteca sul Titolo, ma la Superbike più volte ci ha dimostrato quanto le gare possano essere imprevedibili, per questo non ci resta che attendere il round finale che si correrà a Magny-Cours tra due settimane.” - Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto

Pirelli BEST LAP Awards:

SBK Race 1 – Carlos Checa (Althea Racing), 1’56.477 (Lap 16)

SBK Race 2 – Eugene Laverty (Aprilia Racing Team), 1’44.578 (Lap 5)

Total BEST LAP (SBK): Checa C. (Althea Racing): 8, Biaggi M. (Aprilia Racing Team): 5; Melandri M. (BMW Motorrad Motorsport): 4; Sykes T. (Kawasaki Racing Team): 3; Guintoli S. (Team Effenbert Liberty Racing): 1; Baz L. (Kawasaki Racing Team): 1; Ayrton Badovini (BMW Mottorad Italia Goldbet): 1; Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport): 1; Laverty E. (Aprilia Racing Team): 1

WSS – Jules Cluzel (PTR Honda), 1’47.416 (Lap 6)

Total BEST LAP (WSS): Lowes S. (Bogdanka PTR Honda): 3; Cluzel J. (PTR Honda): 3; Foret F. (Kawasaki Intermoto Step): 2; Parkes B. (Ten Kate Racing Products): 2; Lanzi L. (Prorace): 1; Morais S. (Kawasaki Lorenzini): 1

STK1000 – Jeremy Guarnoni (MRS), 1’47.031 (Lap 6)
STK600 – Michael vd Mark (EAB Ten Kate Junior Team), 1’49.028 (Lap 7)

Gara 1
Dopo giorni di prove soleggiate è arrivata la pioggia e tutti i piloti sono partiti con pneumatici rain. All’inizio del secondo giro, con Eugene Laverty al comando, Marco Melandri (BMW Motorsport Motorrad) è scivolato tentando il sorpasso al rivale diretto Biaggi, coinvolgendo anche Davide Giugliano (Althea Racing Ducati) e Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing Aprilia).

Al settimo giro Biaggi ha superato Laverty, ma con il romano davanti la corsa è stata fermata per olio in pista ed è ripartita da zero per completare i 16 giri restanti, con Biaggi scattato bene, ma subito incalzato dallo scatenato Sykes che, una volta in testa, si è limitato a tenere a bada il ritorno di Carlos Checa (Althea Racing Ducati) e Sylvain Guintoli (Team Pata Racing Ducati), finiti in quest’ordine a podio, affianco al britannico. Biaggi è arrivato quarto, lasciando a Sykes 12 preziosissimi punti.

Tom Sykes: “Innanzi tutto voglio ringraziare il team che ha fatto un lavoro straordinario tra la prima e la seconda partenza. Ero completamente a mio agio, riuscivo a definire e prevedere il comportamento della moto. Eravamo davanti e abbiamo gestito molto bene le gomme: una gara fantastica, un buon risultato per il campionato, ma abbiamo ancora altre gare da affrontare.”

Risultati gara 1: 1. Sykes (Kawasaki) 16 giri/73.472 km in 31’42.011 media 139.063 km/h; 2. Checa (Ducati) 0.300; 3. Guintoli (Ducati) 2.732; 4. Biaggi (Aprilia) 11.564; 5. McCormick (Ducati) 11.771; 6. Rea (Honda) 11.792; 7. Baz (Kawasaki) 28.693; 8. Aoyama (Honda) 29.581; 9. Badovini (BMW) 31.507; 10. Fabrizio (BMW) 31.587; etc.

Gara 2
Eugene Laverty ha dominato la seconda gara conquistando il primo successo con la Casa di Noale. Sykes è uscito di scena per un problema al motore al secondo dei ventidue passaggi, sciupando così i punti conquistati nella prima prova. Il suo ritiro ha infatti spianato la strada a Biaggi, che con il terzo gradino del podio incrementa il vantaggio in classifica.

Eugene Laverty: “Ho spinto forte dall’inizio per prendere un po’ di vantaggio, poi Jonathan mi ha dato filo da torcere verso la fine, quando ho cominciato a perdere un po’ di grip, ma ho tenuto duro fino alla bandiera a scacchi. Era tanto che aspettavo questa vittoria, l’ultima era stata a Monza l’anno scorso. Questo è il mio primo successo con l’Aprilia e sono davvero entusiasta!”

Protagonista di giornata anche Jonathan Rea (Honda World Superbike Team): dopo essersi sbarazzato di Biaggi, si è messo all’inseguimento di Laverty, che però ha difeso il successo per un decimo di secondo.

Eccellente prestazione per il francese Sylvain Guintoli (Team Pata Racing Ducati), quinto davanti a Carlos Checa (Althea Racing Ducati). Punti preziosi per Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet), finito al sesto posto davanti all’emergente Loris Baz (Kawasaki Racing Team) e Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet).

Risultati gara 2: 1. Laverty (Aprilia) 22 giri/101.024 km in 38’35.105 media 157.093 km/h;2. Rea (Honda) 0.162; 3. Biaggi (Aprilia) 3.766; 4. Guintoli (Ducati) 10.440; 5. Checa (Ducati) 20.153; 6. Badovini (BMW) 23.152; 7. Baz (Kawasaki) 27.314; 8. Fabrizio (BMW) 35.682; 9. McCormick (Ducati) 35.766; 10. Lanzi (Ducati) 38.311; etc.

Classifica (dopo 13 di 14 round): 1. Biaggi 347; 2. Sykes 316,5; 3. Melandri 308,5; 4. Checa 278,5; 5. Rea 255,5; 6. Laverty 241,5; 7. Haslam 189; 8. Guintoli 172,5; 9. Davies 156,5; 10. Fabrizio 133,5; etc. Costruttori: 1. Aprilia 422,5; 2. BMW 394; 3. Ducati 375; 4. Kawasaki 356,5; 5. Honda 270,5; 6. Suzuki 130,5.

Mondiale Supersport
Kenan Sofuoglu, 28enne turco di Adapazari, ha conquistato in anticipo il terzo Titolo Mondiale Supersport. Nel 12° round vinto da Jules Cluzel (PTR Honda) al pilota della Kawasaki Lorenzini è stato sufficiente il secondo posto in volata per raggiungere quota 218 punti e diventare imprendibile per il francese (185 punti) nell’atto finale del 7 ottobre a Magny-Cours.

Sofuoglu aveva già vinto il Mondiale delle medie cilindrate nel 2007 e nel 2010 con la Honda. Primo alloro iridato per la Kawasaki Lorenzini, che ha sede a Pegognaga, nel mantovano, una zona pesantemente colpita dal terremoto dei mesi scorsi.
Il penultimo appuntamento, partito con pista quasi asciutta, ha offerto uno spettacolo meraviglioso con cinque piloti ai ferri corti per il successo. Cluzel, l’unico che poteva ancora strappare il Mondiale a Sofuoglu, è partito forte, ma ha commesso una leggera sbavatura nelle prime fasi di gara, che lo ha retrocesso al quarto posto. Con una rimonta veemente il 23enne francese si è riportato sui primi e nel concitatissimo finale ha avuto la meglio nei confronti dello stesso Sofuoglu, appagato dalla seconda posizione. Il podio è stato completato da Fabien Foret (Kawasaki Intermoto Step), davanti a Broc Parkes (Ten Kate Racing Products Honda) e Sam Lowes (Bogdanka PTR Honda).
Per Cluzel, volto nuovo Supersport, si tratta del 3° successo e del 7° podio in stagione. Anche in questa occasione Alex Baldolini (Power Team by Suriano Triumph) è stato il miglior italiano arrivando ottavo.

Risultati: 1. Cluzel (Honda) 20 giri/91.840 km in 36’05.886 media 152.651 km/h; 2. Sofuoglu (Kawasaki) 0.645; 3. Foret (Kawasaki) 0.969; 4. Parkes (Honda) 1.035; 5. Lowes (Honda) 3.905; 6. Morais (Kawasaki) 5.936; 7. Linfoot (Kawasaki) 22.555; 8. Baldolini (Triumph) 22.595; 9. Quarmby (Honda) 23.121; 10. Scholtz (Honda) 23.740; etc.

Classifica (dopo 12 di 13 round): 1. Sofuoglu 218; 2. Cluzel 185; 3. Foret 160; 4. Lowes 152; 5. Parkes 135; 6. Morais 94; 7. Baldolini 86; 8. Quarmby 84; 9. Iannuzzo 60; 10. Leonov 52; etc. Costruttori: 1. Honda 262; 2. Kawasaki 257; 3. Triumph 115; 4. Yamaha 102; 5. Suzuki 6.

Superstock 1000
Bryan Staring (Team Pedercini Kawasaki) ha conquistato il penultimo round della coppa FIM Superstock 1000 mantenendo in vita la flebile speranza di successo finale.

In uno spettacolare duello l’australiano ha battuto il francese Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia Goldbet) che però con il secondo posto è balzato al comando della classifica approfittando del passo falso (quinto posto) dell’ex capofila Eddi La Marra (Barni Racing Team Italia Ducati). Barrier adesso comanda con tre punti di vantaggio su La Marra, mentre Staring è a -22 dalla vetta: Magny-Cours sarà uno spareggio.

Per Staring si tratta del terzo successo di stagione dopo Aragon e Brno.

Il podio di Portimao è stato completato dal francese Jeremy Guarnoni (MRS Kawasaki) finito davanti a Lorenzo Savadori (Barni Racing Team Italia Ducati).

Risultati: 1. Staring (Kawasaki) 12 Laps/55.104 km in 21’34.528 average 153.241 kph; 2. Barrier (BMW) 1.722; 3. Guarnoni (Kawasaki) 3.839; 4. Savadori (Ducati) 6.249; 5. La Marra (Ducati) 6.444; 6. Bergman (Kawasaki) 12.990; 7. Massei (Honda) 16.963; 8. Mercado (Kawasaki) 19.648; 9. Reiterberger (BMW) 19.708; 10. Jezek (Ducati) 20.487; etc.

Classifica (dopo 9 di 10 round): 1. Barrier 133; 2. La Marra 130; 3. Staring 111; 4. Guarnoni 98; 5. Savadori 91; 6. Reiterberger 85; 7. Bergman 78; 8. Massei 71; 9. Coghlan 68; 10. Baroni 56; etc. Costruttori: 1. Kawasaki 168; 2. Ducati 165; 3. BMW 161; 4. Honda 71; 5. Aprilia 17.

Superstock 600
Il testa a testa tra Michael van der Mark (EAB Ten Kate Junior Team Honda) e Riccardo Russo (Team Italia FMI Yamaha), ha scritto un nuovo capitolo quest’oggi sul circuito di Portimao. A prevalere è stato il talento olandese, al termine di un vibrante duello in pista con il pilota campano, risoltosi a metà gara quando il 19enne di Maddaloni, con un “lungo”, ha consentito al nativo di Gouda di controllare la situazione fino alla bandiera a scacchi.

Grazie a questo successo, il quinto in stagione, van der Mark ha allungato in classifica e ora sarà chiamato a gestire sette punti di vantaggio su Russo nell’ultimo round.

Il podio è stato completato da Adrian Nestorovic (Team MTM Racing Yamaha), che ha preceduto il compagno di squadra Gauthier Duwelz.

Risultati: 1. Vd Mark (Honda) 10 Laps/45.920 km in 18’19.861 average 150.303 kph; 2. Russo (Yamaha) 5.992; 3. Nestorovic (Yamaha) 6.055; 4. Duwelz (Yamaha) 7.133; 5. Morbidelli (Yamaha) 7.401; 6. Schacht (Honda) 10.991; 7. Gamarino (Kawasaki) 10.998; 8. Cecchini (Honda) 11.478; 9. Vitali (Yamaha) 11.779; 10. Mulhauser (Yamaha) 11.790; etc.