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A Melandri su Ducati la gara di debutto del Campionato WorldSBK; i pneumatici Pirelli sono messi a dura prova ma permettono di ridurre di mezzo secondo il tempo sul giro rispetto allo scorso anno

L’italiano sale sul gradino più alto del podio in Gara 1 davanti al poleman Tom Sykes (Kawasaki) e al compagno di squadra Chaz Davies, inizio in salita per il Campione del Mondo in carica Jonathan Rea, quinto sul traguardo

Il primo vincitore della 31a stagione del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike è l’italiano Marco Melandri che sulla Ducati Panigale R del team Aruba.it Racing – Ducatisul circuito di Phillip Island in Australia si è aggiudicato la gara di debutto dell’anno precedendo sul traguardo il poleman della Kawasaki Tom Sykes e il compagno di squadra Chaz Davies.

Il circuito di Phillip Island ancora una volta conferma la sua nomea di tracciato più impegnativo tra quelli in calendario per i pneumatici che sono sottoposti ad un forte e costante lavoro termo-meccanico, soprattutto sul lato sinistro, e ad un surriscaldamento di una zona sull’angolo massimo di piega che genera forze di deriva diverse con torsione e lavoro obliquo molto forti.

Nonostante l’alto livello di stress a cui sono stati sottoposti, in Gara 1 i pneumatici portati da Pirelli hanno permesso a tutti i piloti di terminare i 22 giri previsti ma, soprattutto, sono riusciti a ridurre la durata complessiva di gara rispetto al 2017 di circa dodici secondi garantendo quindi un miglioramento medio di mezzo secondo al giro rispetto al miglior riferimento di gara dello scorso anno, a dimostrazione del lavoro di sviluppo che Pirelli persegue costantemente per migliorare le prestazioni assolute dei propri pneumatici anno dopo anno.

Nella Superpole® l’italiano della Ducati riesce a conquistarsi la prima fila con il terzo tempo, davanti a lui un Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) in ottima forma e un ritrovato Eugene Laverty con l’Aprilia del team Milwaukee.

 

Al via della gara Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) scatta sùbito veloce dalla pole position ma è Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) a partire meglio di tutti guadagnando quattro posizioni e portandosi alle spalle del compagno di squadra. Alle loro spalle Marco Melandri riesce a mantenere la terza posizione seguito da Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia) e dal primo dei piloti indipendenti, il ducatista Xavi Forés (Barni Racing Team). Alla fine del secondo giro Melandri si avvicina pericolosamente a Rea mentre nel corso del terzo giro Forés riesce a sopravanzare Laverty. In sesta posizione Chaz Davies mentre i piloti ufficiali Yamaha, Lowes e Van Der Mark, si contendono la settima posizione.

 

A partire dal settimo giro Rea inizia a riconquistare terreno su Tom Sykes che conduce la gara con un secondo di vantaggio.

Poco prima della metà di gara Van der Mark riesci a superare sia il compagno di squadra che Laverty conquistando la sesta posizione alle spalle di Davies che nel frattempo è salito in quinta. Pochi giri dopo l’olandese riuscirà anche a superare il britannico della Ducati salvo poi restituirgli la posizione guadagnata poco dopo.

Nel frattempo il terzetto di testa formato da Sykes, Rea e Melandri è racchiuso in sette decimi.

Nel corso del quindicesimo giro inizia la rincorsa alla prima posizione di Marco Melandri che porta l’attacco a Jonathan Rea, riesce a superarlo e si porta così in seconda posizione.

 

Al diciassettesimo giro è battaglia tra i due piloti ufficiali Yamaha per la sesta posizione, nel frattempo Melandri riduce il distacco da Sykes a due decimi fino a superarlo in rettilineo all’inizio del diciannovesimo giro guadagnando così la testa della corsa. Nel giro successivo l’italiano della Ducati guadagna sei decimi di vantaggio su Sykes e il suo compagno di squadra, Chaz Davies, si porta in quarta posizione superando Xavi Forés. Nel frattempo Jordi Torres è costretto al ritiro per problemi tecnici.

Al ventunesimo giro Jonathan Rea è costretto a rallentare il ritmo e viene superato prima da Davies e poi da Forés.

Marco Melandri taglierà il traguardo per primo con oltre un secondo di vantaggio su Tom Sykes, secondo, e oltre nove secondi su Chaz Davies, terzo.

 

Classifica WorldSBK Gara 1:

1) M. Melandri (Aruba.it Racing – Ducati)

2) T. Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK)

3) C. Davies (Aruba.it Racing – Ducati)

4) X. Forés (Barni Racing Team)

5) J. Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK)

6) A. Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)

7) L. Camier (Red Bull Honda World Superbike Team)

8 ) E. Laverty (Milwaukee Aprilia)

9) M. Van Der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team)

10) L. Mercado (Orelac Racing VerdNatura)

11) L. Baz (GULF ALTHEA BMW Racing Team)

12) J. Gagne (Red Bull Honda World Superbike Team)

13) T. Razgatlioglu (Kawasaki Puccetti Racing)

14) R. Ramos (Team GoEleven Kawasaki)

15) O. Jezek (Guandalini Racing)

16) P. Jacobsen (TripleM Honda World Superbike Team)

RT) J. Torres (MV Agusta Reparto Corse)

RT) T. Herfoss (Penrite Honda) – wild card

RT) Y. Hernandez (Team Pedercini Racing)

RT) D. Falzon (Yamaha Racing Team) – wild card

RT) W. Maxwell (Yamaha Racing Team) – one event

Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per WorldSBK Gara 1:

Per il weekend di gara i piloti WorldSBK hanno a disposizione quattro soluzioni slick anteriori e tre posteriori.

In Gara 1 al posteriore le preferenze dei piloti si sono equamente suddivise tra la soluzione riferimento di gara dello scorso anno, la SC1 di sviluppo V0965 (opzione A), e la nuova soluzione di sviluppo in misura maggiorata 200/65, la specifica W1049 (opzione B).

Per quanto riguarda l’anteriore tutti i piloti hanno utilizzato la SC1 di sviluppo V0952 (opzione C) fatta eccezione per Chaz Davies che ha preferito affidarsi alla SC1 di gamma (opzione B).

Le statistiche Pirelli per WorldSBK Gara 1:

• Vincitore del PIRELLI BEST LAP AWARD: Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK),in 1’30.971 al 2° giro

• Soluzione anteriore più utilizzata: SC1 di sviluppo V0952 (20 su 21 piloti)

• Soluzione posteriore più utilizzata: SC1 di sviluppo V0965 (12 su 21 piloti)

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike in gara: 313 km/h, realizzata da Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati) al 2° giro

• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia e bagnato) per la classe Superbike: 6 anteriori e 6 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 75, 40 anteriori + 35 posteriori

• Temperatura aria: 20° C

• Temperatura asfalto: 34° C