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Un set extra di gomme Pirelli ha aiutato i Team a familiarizzare con il nuovo circuito di Austin

Oggi si è scritto un pezzo di storia per il Motorsport Pirelli: l’azienda italiana, infatti, è ritornata per la prima volta negli Stati Uniti dal 1990, anno in cui gli pneumatici italiani scesero in pista per il Gran Premio di Phoenix, in Arizona. Nelle prove libere ad Austin sono stati usati i P Zero Silver hard e i P Zero White medium. Al fine di consentire alle squadre di familiarizzare con il nuovo circuito, Pirelli ha fornito un set extra di gomme a mescola dura per le due sessioni di prove libere, il che ha consentito ai piloti di completare più giri di quelli che di solito effettuano il venerdì.

I Team si sono basati unicamente sui dati di simulazione raccolti finora; avranno dunque molto lavoro da fare per analizzare il comportamento degli pneumatici in un’ampia varietà di condizioni di gara. In primo luogo, dovranno comprendere il livello di usura e degrado per entrambe le mescole con diversi carichi di carburante, al fine di replicare le possibili condizioni di qualifica e di gara che si vedranno nel corso del fine settimana. Le squadre hanno avuto anche l’opportunità di provare diversi set-up e vedere come questi interagiscono con le gomme su questo circuito unico.

Le condizioni meteo in Texas sono rimaste asciutte per tutta la giornata, anche se le temperature sono state inferiori rispetto a quelle attese: intorno ai 20 gradi la temperatura ambientale e  ai 30 quella dell’asfalto.

Come d’abitudine, le squadre si sono concentrate solo sullo pneumatico duro nelle prove libere del mattino. Nelle condizioni più rappresentative del pomeriggio, le squadre hanno provato anche la mescola media, potendo effettuare così una valutazione più approfondita degli pneumatici e raccogliere informazioni cruciali ai fini delle strategie di gara di domenica.

Con l’asfalto completamente nuovo, si è assistito ad un elevato grado di evoluzione della pista che ha avuto effetti anche sui tempi sul giro, sempre più veloci man mano che la pista si è andata gommando – e ciò continuerà per il resto del weekend.

Il miglior tempo della giornata è stato di 1m37.718s, segnato dal pilota della Red Bull Sebastian Vettel con gomme medie nella seconda sessione. In mattinata, il tedesco è stato anche il più veloce con gomme dure, con un tempo di 1m38.125s.

Il direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha commentato: “Questa giornata è stata tutta rivolta alla familiarizzazione da parte dei Team su quello che è l’unico circuito completamente nuovo della stagione.  Con condizioni atmosferiche più basse del previsto, i dati iniziali suggeriscono che sia l’usura sia il degrado saranno molto bassi per entrambe le mescole, il che porta a pensare che vedremo solo un pit stop domenica in gara, ma dovremo analizzare più in dettaglio tutti i numeri per avere un quadro più chiaro. I nostri dati di simulazione si sono dimostrati estremamente precisi: entrambe le mescole performano esattamente come ci attendevamo, sebbene dobbiamo tenere conto anche dell’elevato grado di evoluzione della pista che potrebbe influenzare la strategia di domenica. Abbiamo visto un divario di prestazioni di circa mezzo secondo al giro fra le due mescole: trattandosi di un circuito completamente nuovo, con tutta una serie di fattori potenzialmente ignoti, abbiamo volutamente optato per una scelta di gomme conservativa. ”

I numeri Pirelli del giorno

Set usati complessivamente:

Hard: 71
Medium: 24
Intermediate: 0
Wet: 0

Run più lunghi per mescola:

Hard: 19 (Kobayashi)
Medium: 14 (Grosjean)
Intermediate: 0
Wet: 0

Il fatto del giorno Pirelli

Quando nel 1990 Pirelli scese in pista per l’ultima volta nel Gran Premio degli Stati Uniti, a Phoenix, gommava solo tre piccole squadre: Brabham, Minardi e Zakspeed. Minardi, in particolare, era particolarmente competitiva con le gomme da qualifica Pirelli: Pierluigi Martini ottenne una  sorprendente seconda posizione in griglia per il GP degli Stati Uniti, a meno di sette centesimi di secondo dal tempo della pole di Gerhard Berger su Ferrari.