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Pirelli Symphony 2019 - La gomma perfetta

La Pirelli e il suo catalogo di pneumatici di alta tecnologia, adatti ad ogni moto, ad ogni specialità e ad ogni pilota, dal tassello alla gomma specialistica per la pista: li abbiamo provati in Sicilia, in un lungo test su strada, piste e sterrato di Luca Bono

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Oltre cinquecento chilometri di guida su strada, piste e fuoristrada. Venticinque moto, dal maxiscooter alla race replica e sette tipologie di pneumatici, dal tassellato allo specialista racing street. Pirelli ha realizzato un test di due giorni eccezionalmente completo per mostrare una gamma che soddisfa le esigenze di tutte le moto (e gli scooter) di media e grossa cilindrata e di qualsiasi categoria, dall'on-off, alla sport touring, alla turistica alla naked sportiva alla supersportiva.

Questo appuntamento siciliano ci ha premesso di comprendere a fondo le estreme differenze che corrono tra i vari prodotti stradali Pirelli, progettati con grande attenzione e varietà tecnica seguendo le esigenze, spesso divergenti, delle varie tipologie di moto. Li abbiamo testati su percorsi studiati dal team del Centro di sperimentazione Pirelli diretto da Salvo Pennisi: strade, piste e sterrati scelti con cura grazie all'esperienza del Team sul prodotto e sul territorio, un banco prova vario e severo che ci ha permesso di comprendere a fondo il carattere delle sette Pirelli, pregi e i limiti in base alla tipologia di pneumatico (difetti non ce ne sono).

L'obiettivo di questo test non è trovare la gomma migliore in assoluto, ma la “gomma perfetta” per noi, quella che meglio si addice alla nostra moto e al nostro stile, da sportivo incallito o da divoratore di chilometri, stradale, sportivo o fuoristradista. 

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Scorpion Rally STR

La Scorpion Rally STR è una tassellata che nasce per equipaggiare le adventure, le dual purpose e le enduro stradali, moto adatte ai lunghi viaggi su tutti i tipi di terreni. È quindi progettata per offrire ottime prestazioni su strada e nell'off-road leggero, un prodotto versatile dal look aggressivo e capace di garantire grip, sicurezza sul bagnato, chilometraggio, stabilità e comfort.

Per questa prova sono state utilizzate le Honda X-ADV e Africa Twin ADV Sport, KTM 790 R Adventure e BMW F 850 GS da guidare su un percorso misto, asfalto e sterrato. Con gli scooter è stata testata su sentieri di sassi grossi e pozze di fango, mentre con le enduro su piste di montagna tecniche e veloci, dal buon fondo.

In questa situazioni la Scorpion Rally STR ha dimostrato di trovarsi a proprio agio sia sull'asfalto sia nell'off-road, dove ha stupito per il grip sul terreno secco e compatto (la tenuta è molto vicina a quella della Scorpion Rally), mentre soffre un po' sul fango, quando i tasselli si riempiono perde trazione.

Su strada la dote principale è la precisione: meno veloce a scendere in piega di uno Scorpion Trail 2, ma una volta in traiettoria trasmette grande sicurezza e l'unico accorgimento da adottare per la sicurezza è dosare il gas in piega quando si viaggia su asfalti lucidi, con poco grip. Ottima in frenata, come da manuale Pirelli: la carcassa non flette, ricorda una stradale, e permette di entrare in curva con i freni in mano. La durata è di circa 6./8.000 chilometri in base al fondo su cui viene usata e allo stile di guida.

Scorpion Trail II

Lo Scorpion Trail II è adatto alle adventure touring ed enduro stradali di ultima generazione, nate per i lunghi viaggi con qualche divagazione di fuoristrada leggero, ma l'anima è sportiva stradale, con l'obiettivo di offrire elevato chilometraggio, costanza delle prestazioni per l'intero ciclo di vita e in particolare un comportamento sul bagnato di prim'ordine.

Per questa prova sono state utilizzate Ducati MTS 1260 Enduro, BMW GS 1250 ADV, KTM 1290 Adventure R, Moto Guzzi V85TT. Il percorso è stato un misto veloce dall'ottimo fondo, con bellissime curve da raccordare, ottimo per valorizzare la Scorpion Trail che infatti si è dimostrata fantastica, offrendo le tre doti cardine che vorresti da una gomma: grip, precisione, stabilità. Si riscalda in un attimo, quindi assicura fin da subito un elevato grip in accelerazione alla massima piega.

Con moto con una discreta dotazione di CV, le gomme sono state messe alla frusta spalancando il gas in piega e, quando si forzava, loro rispondevano con perdite di aderenza lineari, scivolando in modo progressivo e prevedibile. Ottima, anche in questo caso, in frenata, a moto dritta e a moto inclinata. Resta stabile e precisa anche nell'off-road, ovviamente sui terreni compatti; non ci sono tasselli, quindi meglio evitare i fondi umidi e, peggio, il fango. Durata 10.000-12.000 chilometri.

Diablo Rosso III

Il Diablo Rosso III è un pneumatico che nasce dalle esperienze della pista ed è perfetto per le naked ad alte prestazioni, le supersportive, ma anche le supertourer. Sono adatte alla guida sportiva, aggressiva, per assaporare anche su strada le emozioni della pista, e offrono ottime prestazioni anche in circuito.  Sono progettate per offrire grande maneggevolezza e un ottimo grip in tutte le situazioni. 

Per questo i profili sono di derivazione racing, e il posteriore è bimescola con elevate percentuali di silice. Buono il chilometraggio (nell'ambito dei pneumatici supersport). Le moto a disposizione sono state Ducati Monster 1200 S, la Yamaha Tracer 900  e la Honda  CB 1000R. La strada un tratto di misto di montagna strepitoso: la salita per l'Etna, una strada nel bosco dove sembra di danzare, asfalto perfetto e mille curve in sequenza da raggiare, ottima per capire il carattere della gomma, valutare tenuta e maneggevolezza.

La Diablo riconferma le sue estreme qualità, prima di tutto il grip, eccellente, che grazie al bimescola è associato a un'ottima durata. Ha tempi di warm up molto veloci, ed è quindi subito pronta per la massima piega e per entrare in curva aggressivi, con i freni molto pinzati; proprio come una gomma racing trasmette grande sicurezza e mantiene la linea senza sbavature. Si è dimostrata ottima sul bagnato (grazie anche alla componente di silice), con un grip superiore a quello dello Scorpion Trail 2. Praticamente non ha difetti.

Angel GT II

Al Circuito piccolo delle Madonie la prova viene effettuata con le BMW, scelte per celebrare un anniversario: esattamente novanta anni fa Paul Köppen vinceva per la seconda volta la Targa Florio, in sella a una BMW equipaggiata Pirelli. La gomma da testare è l'Angel GT II, dedicata al segmento Sport Touring. 

Il nuovo progetto nasce con l'obiettivo di garantire il massimo grip in tutte le condizioni stradali, precisione in traiettoria e un comportamento lineare nei cambi di direzione. Ha un'innovativa carcassa a fittezza variabile, con mescole ad alto contenuto di silice combinate a un nuovo disegno del battistrada. È una gomma da chilometri, per i grandi tour, quindi deve garantire la resa chilometrica, il comfort e la sicurezza sul bagnato, doti da mixare con quel pizzico di sportività che da sempre distingue Pirelli. La nuova versione segue, infine, la tecnologia, ed è studiata per ottimizzare l'effetto dei sistemi elettronici di ausilio alla guida.

Questa volta le moto sono le BMW R 1250 GS, R 1250 R, S 1000 XR, e il circuito della Targa Florio è un banco di prova perfetto per le Angel GT II, c'è tutto: misto lento con punti veloci molto tecnico, con curve a raggio variabile che spesso chiudono; lo sconnesso completa il percorso. La Angel devono dimostrare di saper copiare le asperità del terreno, garantire il comfort e piacere di guida, mantenere la linea e chiudere la traiettoria tenendo i freni in mano.

La prima dote che si nota è il comfort, associato però a prestazioni elevate. La Angel GT II è stabile alle alte velocità e assicura un grip notevole. Il taglio touring si riconosce quando si spinge, la carcassa più morbida la rende più dura da inserire in curva mentre si frena, questo rispetto alla Diablo Rosso III.

Nel circuito a Pergusa, la gomma si è dimostrata stabile alle alte velocità (240 km/h) e strepitosa sul bagnato: sia sulla R 1200 GS, sia con la S 1000 XR, dove si arriva addirittura a toccare il ginocchioni curva e mostra spazi di arresto quasi da asciutto (grazie alla percentuale di silice e agli intagli sul battistrada disegnati per far defluire l'acqua). In quanto a grip ricorda molto una Rain, ma è meno morbida e “gommosa”. Durata 10.000-12.000 chilometri.

Diablo Supercorsa SP V3

Nel circuito di Pergusa inizia il test con la Diablo Supercorsa SP V3, che rappresenta la massima espressione della tecnologia Pirelli, ed è stato sviluppata con i piloti della Supersport e Superstock del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike. Si tratta quindi di una gomma racing-stradale, adatta ad equipaggiare le naked di grossa cilindrata e le supersportive (è il primo equipaggiamento della nuovissima Panigale V4) e assicurare il massimo delle prestazioni su strada. Allo stesso tempo è eccellente per l'uso in pista, oltre il Diablo Supercorsa SP ci sono solo i pneumatici da gara in mescola. L'SP però è omologato, quindi permette di raggiungere il circuito con la moto e poi girare in pista, senza che manchi nulla. 

Le specifiche sono al top: il profilo del posteriore massimizza l'impronta a terra nella massima piega e sfrutta la tecnologia bimescola (sulla spalla c'è la stessa della SC2 usata per i prodotti racing slick); quello dell'anteriore è studiato per dare il massimo: del feedback (sensazione di sicurezza e di controllo), della solidità dell'appoggio, della velocità in curva. La prova avvioene con Ducati V4 e Aprilia RSv4 1100. Tanti CV da scaricare a terra, per di più in una pista veloce e molto tecnica.

Alla prova dei fatti la Diablo Supercorsa SP V3 ha dimostrato le sue doti di prodotto racing di elevate prestazioni, permettendo di raggiungere in sicurezza angoli di piega da vera superbike; allo stesso tempo è una gomma facile. Qualche limite si evidenzia nell'uso intenso quando sale di temperatura, ma solo nei curvoni da 220 km/h e dopo qualche giro si avverte il posteriore scivolare, tuttavia si parla di performance di altissimo livello. Anche la SP, e più delle altre, permette di frenare forte ed entrare pinzati fino a dentro alla curva senza nessuna sbavatura.

Diablo Rosso Corsa II

Il Diablo Rosso Corsa II è un altro prodotto di derivazione racing progettato per l'utilizzo su strada e in pista. Idealmente si posiziona tra il Diablo Supercorsa SP e il Diablo Rosso III, ed è stato progettato - profilo, carcassa e disegno del battistrada - con l'obiettivo di realizzare un pneumatico stradale con particolare attenzione al chilometraggio e al comportamento sul bagnato, e garantire buone prestazioni in pista. 

Si distingue per i battistrada: bimescola l'anteriore e trimescola il posteriore, con una innovativa combinazione di mescole full carbon black racing in spalla unite a high/full silica nella parte centrale a assicurare un eccellente grip in tutte le condizioni (a diversi angoli di piega, sull'asciutto e sul bagnato), e trasmette sicurezza sia su strada che in pista, consistenza delle prestazioni e fino al 20% in più di resa chilometrica.

Le moto test sono l'Aprilia Tuono 1100 Factory e le BMW S 1000 XR e S 1000 R, moto stradali ma dalle prestazioni di una sportiva. A Pergusa il Diablo Rosso Corsa II ha un comportamento simile a quello del Diablo Rosso III, meno performante sul bagnato ma più veloce in pista; al contrario non è veloce come il Diablo Supercorsa SP — che ricordiamo nasce per essere utilizzato principalmente in pista — ma ha migliori prestazioni sul bagnato. La resa chilometrica sta nel mezzo; in questo caso è vicina a quella del più stradale Diablo Rosso III.

Angel GT 2 vs Scorpion Trail 2

La pista ha permesso di confrontare sul bagnato lo Scorpion Trail 2 con l'Angel GT 2, montate su BMW R 1200 GS. L'Angel GT dà più feeling, si sente meglio come lavora la gomma anteriore a centro curva, si sente che il posteriore ha più grip all'apertura del gas alla massima piega, la discesa in curva è più progressiva, e in frenata gli spazi di arresto sono più ridotti. Sull'asfalto umido le due gomme sono molto simili, la differenza si nota quando c'è parecchia acqua sull'asfalto: il disegno dell'Angel GT aiuta molto a far defluire e la silice assicura maggior grip.

La stessa impronta

Oggi le moto, in particolare le top di gamma, hanno raggiunto un livello tecnico eccezionale, ma altrettanto vale per le gomme: difficile reggere il paragone con ciò che avevamo a disposizione solo dieci anni fa. Durante questi due giorni è stata provata una gamma amplissima, dalla tassellata per l'off-road alla racing stradale, prodotti estremamente diversi uniti però da un'anima comune, che si riconosce per la facilità, il feeling immediato, il warm up velocissimo, le performance elevate, la grande stabilità, l'ottimo grip, la discesa progressiva in piega e l'assenza di effetto autoraddrizzante quando si frena a moto inclinata. È l'impronta Pirelli.