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La via Emilia a cento all'ora. Il tour della culla dei motori italiani in 5 musei

In poco più di 300 chilometri si sono concentrati l'ingegno della tecnologia automobilistica e l'esclusività del design. Un tour (per musei) della cosiddetta “Motor Valley”

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La via Emilia è un'arteria strategica sin dal secondo secolo avanti Cristo, da quando cioè i romani hanno iniziato a inurbare la Pianura Padana. Sul suo percorso da Piacenza a Rimini, soprattutto nell'area tra Modena e Bologna, sono nati nel Novecento tante case automobilistiche e motoristiche di importanza mondiale, delle vere e proprie eccellenze del made in Italy come Ferrari, Lamborghini e Maserati.  Oggi tutta la zona è stata ribattezzata “Terra dei Motori”, o “Motor Valley”.

Una storia di ricerca e innovazione nata dall'agricoltura, perché è da quel mondo che gli emiliano-romagnoli hanno trovato gli stimoli per studiare la meccanica e sviluppare un'industria dell'automobilistica che non ha eguali al mondo per qualità e riconoscibilità. I segni di questa storia, che tutt'oggi va avanti e rende l'Emilia-Romagna terra di eccellenza motoristica (oltre che culturale, paesaggistica e culinaria), sono i quattro circuiti, gli undici musei aziendali e le diciannove collezioni private, oltre ai quasi 200 team sportivi presenti.

Abbiamo scelto cinque luoghi simbolo, cinque musei da visitare nella Motor Valley. A tutta velocità, chiaramente.

Il Museo Ferrari, Maranello (Modena)

Ogni anno oltre 300mila persone vanno a Maranello, alle porte di Modena, per vivere da vicino il mito della Ferrari. Inaugurato nel 1990, due anni dopo la morte del  fondatore Enzo Ferrari, qui si possono ammirare tanto i modelli da strada quanto le monoposto protagoniste della storia della Formula 1, oltre a tutti i trofei e i cimeli dei campioni che hanno corso per il Cavallino, da Villeneuve a Schumacher.

Negli oltre 2.500 metri quadri del Museo Ferrari si possono vivere anche esperienze interattive per gli appassionati, come entrare in  un box Ferrari di Formula 1, sperimentare tutti i rumori, gli strumenti e le tecnologie di una gara vera. 

Nel centro di Modena, inoltre, è stato creato nel 2012 anche il Museo casa Enzo Ferrari, un moderno edificio giallo (il colore della città, e lo sfondo del logo del Cavallino) a forma di cofano, nato dal restauro della casa in cui è nato, nel 1898, il fondatore della Ferrari. Al suo interno c'è un'ampia collezione di grandi automobili italiane, oltre a tantissimi documenti sulla storia del marchio.

Museo Pagani, San Cesario sul Panaro (Modena)

Il fascino delle auto sportive tra le più esclusive e lussuose visto da vicino: questo offre la visita combinata al museo e alla fabbrica di Pagani, la casa automobilistica che nel 2018 ha venduto l'auto di serie più costosa al mondo.

Si tratta dell'ultima Pagani della serie Zonda, la HP Barchetta, prodotta in tre esemplari dal prezzo di 20 milioni di euro ciascuno. Nel tour si tocca con mano quanto lavoro ci sia dietro delle auto così prestigiose, dallo studio dei materiali al miglioramento delle prestazioni. Da qualche anno, inoltre, Pagani ha creato una divisione di esperti impegnata nella produzione di motori elettrici, con l'obiettivo, tra gli altri, di creare la prima auto elettrica con il cambio manuale.

Museo Lamborghini Mudetec, Sant'Agata Bolognese (Bologna)

Si chiama Museo delle tecnologie, a simboleggiare quanto la ricerca dell'innovazione sia la stella polare di una casa automobilistica che si definisce future shaper since 1963, come campeggia sui muri degli spazi espositivi, situati proprio a fianco della factory dove nascono le Lamborghini di oggi e di domani.

Si possono vedere tutti i modelli iconici, dalla Miura alla Aventador, ma anche fare visite guidate alla produzione. Dal disegno delle inconfondibili forme alla realizzazione della scocca, degli interni e del motore, passando per lo studio di nuove tecnologie (compresa l'elettrificazione) e dei materiali, su tutti la fibra in carbonio, il museo Lamborghini, a Sant'Agata, nella città metropolitana di Bologna, è un'esperienza imperdibile per gli appassionati di motori, design e velocità.

Museo Ducati, Bologna

Ci sono tre linee espositive in questo museo, che si intrecciano tra loro come hanno fatto nella storia di questo brand motoristico: le moto di serie, le moto da corsa e i “Ducati moments” (personaggi, storie e innovazioni dei quasi cent'anni di successi della casa bolognese). Da questi tour emerge evidente il dialogo continuo tra moto da strada e moto da corsa, i cui sviluppi si sono influenzati a vicenda, perché le tecnologie da gara sono state assorbite dalle Ducati per uso comune e viceversa. 

La sublimazione di questo rapporto è la Desmosedici RR, replica stradale del modello usato in Moto Gp, esposta nel museo insieme ad altri modelli iconici come la Monster, prima naked di Ducati. La visita al Museo Ducati è inoltre arricchita da una web app interattiva, e sono a disposizione (soprattutto in questo periodo) dei tour virtuali delle sale.

Maicc, Imola (Bologna)

Un murales gigante dello street artist brasiliano Eduardo Kobra raffigura il leggendario Ayrton Senna sulla facciata di questo museo innovativo, ricoperto di pannelli solari sul tetto e affacciato direttamente su uno dei circuiti più iconici d'Europa: l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Il Museo multimediale autodromo di Imola Checco Costa è avveniristico sia nella struttura che negli strumenti utilizzabili all'interno, dove si ripercorre la storia dell'autodromo, dalla fondazione nel secondo Dopoguerra alle gare di Formula 1. Al suo interno sono ospitati eventi e mostre temporanee: l'ultima è stata Ayrton Magico, l'anima oltre i limiti, dedicata al grande pilota scomparso nel 1994 proprio in seguito a un incidente a Imola.