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Dalla pista alla Stradale

Dallara Stradale: un sogno coltivato sulle piste di tutto il mondo

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È piccola, ha pochi cavalli, volendo neanche il tetto. Ma di colpo la Dallara Stradale è entrata nel gotha delle super car mondiali. Il merito, manco a dirlo, va a quel genio di Gianpaolo, papà fra l'altro delle leggendaria Miura “dal punto di vista dello sviluppo tecnico” come ammettono alla stessa Lamborghini. E tutto, ma proprio tutto, qui ha il sapore di passione.

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“Disegnare la Dallara Stradale è stato realmente come tradurre il sogno di Giampaolo Dallara in una scultura,” ha spiegato Lowie Vermeersch del Granstudio di Lowie Vermeersch che ha curato lo stile. “Un sogno radicato nella bellezza senza tempo della sua Miura e nutrito da una lunga carriera ricca di passione per le corse”.

E se si parla di “sogno”, non è certo un caso: la Dallara Stradale è nata il giorno del compleanno di Giampaolo Dallara, una vita da ingegnere a Varano de' Melegari, nella sua azienda. Ed è nata dopo tre anni di studi, tutti dedicati a cercare di proporre al cliente il più puro piacere della guida in strada o in pista. “Mi piace pensare che Colin Chapman, che ho incominciato ad ammirare fin dai tempi della sua Lotus Seven, approverebbe l'essenzialità e la semplicità di questa vettura” dice l'Ing. Giampaolo Dallara, Presidente della Dallara Automobili. “In questo progetto” aggiunge l'Ing. Dallara, “c'è tutto ciò che abbiamo imparato dalle corse e dalle collaborazioni con i nostri clienti, e sono convinto che chi utilizzerà questa vettura potrà provare il gusto del viaggio per il viaggio, la voglia di salire in macchina per fare un bel giro, il piacere della guida.”

“Corse”, “clienti”, “collaborazione”: le tre parole di Dallara spiegano meglio di qualsiasi altro giro di parole il coinvolgimento della Pirelli in questo progetto. E già perché è stata proprio l'azienda della P lunga a sviluppare una gomma specialissima interamente al simulatore, prima di arrivare a proporre prototipi reali. L'idea di base per le gomme è stata la stessa della Dallara Stradale. Ossia sfruttare le conoscenze del mondo delle corse e di quello stradale, creando una reale sinergia tra i due pianeti. E non parliamo di filosofia, ma di pura tecnica: l'impronta a terra del pneumatico anteriore ad esempio è stata realizzata apposta per far “sentire” al pilota la connessione con la cinematica di sterzo, trasferendo tutte le sensazioni al volante, senza intermediazioni. La gomma posteriore invece è stata progettata per regalare la massima prestazione laterale ma senza rinunciare al comfort su ostacoli, altrimenti la Dallara Stradale sarebbe stata poi “sgradevole” da guidare al di fuori della pista. E non va dimenticato l'utilizzo di polimeri di ultima generazione con strutture dedicate. “Questa esperienza – conclude  Stefano Bizzi, Head of Ultra High Performance R&D Pirelli - ha dato grande soddisfazione a Pirelli, con la convinzione di continuare la collaborazione per i progetti futuri, negli ambienti naturali in cui Dallara eccelle, tra i quali, dopo la pista, possiamo ora includere la strada, senza limitazioni”.