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Benvenuto a Dunsfold Park

Grazie al concorso globale online Pirelli, i nostri vincitori hanno avuto un accesso privilegiato a un circuito che è persino più famoso di Monza o Monaco

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Siamo andati al test track di Top Gear 
Una serie di hangar di aerei abbandonati, un ufficio pieno di una collezione di abitacoli, una Fiat Punto senza motore nel parcheggio e una toilette su ruote, difficile pensare che sia un hub di creatività noto a livello internazionale. Eppure questi sono gli elementi chiave del famoso test track di Top Gear nell'aerodromo Dunsfold Park in Inghilterra: un circuito dove hanno girato alcune delle celebrità più conosciute al mondo. 
A meno che siate Matt Le Blanc o Chris Harris, non è il genere di posto dove si giri ogni giorno. In effetti quelli che l'hanno fatto sono persino meno di chi ha corso il Gran Premio di Monaco. Ma un modo c'è. L'anno scorso Pirelli ha lanciato un concorso globale online, chiamato P Zero Experience, che dava la possibilità di vincere una giornata al volante sul circuito di prova di Top Gear, oltre ad altri premi unici come l'hospitality al Gran Premio d'Italia a Monza e un invito al lancio del Calendario Pirelli. 
I fortunati vincitori sono arrivati dall'America e Singapore ma avevano tutti una cosa in comune: la passione per le più emozionanti supercar al mondo e per i pneumatici P Zero che le mettono a contatto con la strada. Ed entrambi sarebbero stati testati a fondo.

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Benvenuti in Inghilterra
Non sarebbe l'Inghilterra senza cielo grigio e un'overdose di colesterolo a colazione, quindi è così che ha avuto inizio il track day per i pochi fortunati. Dopo un briefing sulla sicurezza, durante il quale i vincitori si sono seduti su sedili in pelle su cui si avevano appoggiato il posteriore innumerevoli star in auto piuttosto costose, si è passati all'azione e a una serie di sfide all'altezza del più famoso motor show al mondo.
Al centro di tutto il test track di Top Gear, con le sue celebri curve come Hammerhead (per via della forma di un martello) e Gambon (perché qui il noto attore inglese Sir Michael Gambon per poco non distrusse una Suzuki Liana).
Essendo interamente piatto con ingannevoli cambi di superficie (l'aerodromo in origine fu costruito a tempo di record dalla Canadian Air Force negli anni 40) è una pista un po' più impegnativa di quanto sembri, con entrate cieche a molte curve e grip variabile. 
Quindi quale posto migliore per provare alcune delle supercar più desiderabili al mondo, incluse Lamborghini, McLaren e Mercedes (tutte con pneumatici P Zero come primo equipaggiamento)? Le sfide includevano frenata, sterzata e, ovviamente, molte derapate: il momento clou.

Ospiti speciali
Ma l'esperienza era tutt'altro che finita. C'erano anche degli ospiti molto speciali. Una era la vettura sviluppo originale della Pagani Huayra, che nella sua vita finora ha percorso più di 250.000 chilometri: e non che si noti. Ancora più incredibile, molti dei componenti sono ancora originali. 
Ogni Pagani usa i pneumatici P Zero, torturati a dovere in una serie di hot laps sul test track di Dunsfold – su una stupefacente hypercar che tra i celebri proprietari annovera un certo Lewis Hamilton.
I nostri vincitori hanno incontrato altre due personalità di Top Gear: un certo pilota vestito di bianco ma silenzioso, che si occupa degli hot laps per lo show TV e di terrorizzare chiunque gli sieda accanto su una supercar, e anche Chris Harris – un pilota in un certo senso meno anonimo, che quest'anno corre nella Blancpain GT Series equipaggiata Pirelli. Essenzialmente, un paradiso.
Tutto questo ha portato a un'esperienza Top Gear che è stata “una roba dell'altro mondo”, come uno dei vincitori del concorso l'ha definita. Oltre a essere una grande giornata, ha anche avuto uno scopo pratico, con i vincitori addestrati dai migliori istruttori nel campo per ridefinire le loro capacità alla guida.
Stranamente, però, le chiavi delle macchine piuttosto costose, sono rimaste intoccate per tutto il giorno.