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Autunno on the road tra le curve delle Dolomiti

Dalle vallate ai grandi passi, un percorso che intreccia natura, cultura e sport, simbolo del legame profondo tra montagna e comunità

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C'è una parola in lingua ladina che racchiude perfettamente tutta la magia delle Dolomiti, il gruppo montuoso delle Alpi orientali, patrimonio Unesco dal 2009. Questa parola è “enrosadira”, un termine che in lingua ladina significa “colorarsi di rosa” e che descrive un fenomeno tipico di queste cime, quando nelle ore dell'alba e del tramonto assumono delicate sfumature rosate. È questo uno dei tratti caratteristici che contribuiscono al fascino di queste montagne, specialmente nella stagione autunnale, quando i larici si tingono di rosso e il profumo di cirmolo avvolge i sentieri meno battuti. E mentre i valichi alpini attendono i primi freddi, in questa stagione il paesaggio offre scorci mozzafiato tra meleti ancora carichi di frutta e lunghi filari di viti, tipici della Val di Cembra. Per affrontare in sicurezza le strade alpine con l'avvicinarsi della stagione invernale, il P Zero Winter 2 – scelto dalle principali case automobilistiche per i modelli ad alte prestazioni – è il pneumatico ideale per chi cerca la sportività anche nei mesi più freddi in quanto assicura aderenza e controllo anche su superfici innevate. Perfetto per chi ama affrontare i tornanti dolomitici in inverno, è stato eletto il miglior prodotto invernale da Tyre Reviews nella comparativa per la stagione 2024/2025. Per chi guida vetture compatte o crossover e desidera affrontare le strade di montagna in totale tranquillità, il Cinturato Winter 3 garantisce eccellenti prestazioni in frenata e maneggevolezza su neve e bagnato, come riconosciuto dai test esterni condotti da Dekra e da TÜV. La mescola avanzata e il disegno battistrada assicurano trazione, stabilità e comfort anche nelle condizioni più difficili, come le nevicate improvvise che si possono incontrare nelle Dolomiti. Chi invece guida un SUV può contare sullo Scorpion Winter 2, scelta ideale per le vetture “a guida alta”.

 

Val di Fiemme

Guidare nel silenzio dei boschi, tra tornanti e piccoli borghi montani, è il modo migliore per entrare in contatto con un territorio tutto da esplorare e per godere del piacere di un viaggio lento e dal sapore contemplativo. Ad ogni curva si rivelano nuovi scenari, ciascuno dotato del proprio fascino e della propria storia. Attraversando la Val di Fiemme non si può rimanere indifferenti di fronte agli antichissimi affreschi del Palazzo della Magnifica Comunità di Cavalese, simbolo di un'istituzione risalente al XII secolo e tuttora attivamente presente nella vita del territorio. Più piccola e raccolta è la vicina Tesero, via d'accesso verso Pampeago, il Latemar ed Obereggen: area da sempre legata al mondo dello sport e dell'attività outdoor, ospiterà le gare olimpiche di combinata nordica e sci di fondo. Grande attesa c'è anche a Predazzo, dove la selvaggia catena del Lagorai farà da sfondo alle gare di combinata nordica e salto con gli sci. Per chi viaggia in auto verso le piste, i pneumatici Pirelli specializzati per l'inverno garantiscono grip efficace anche su strade innevate, o quando le temperature scendono sotto lo zero, rendendo il percorso sicuro e confortevole. Addentrandosi nella Val di Fassa, tra Moena e Canazei, si lasciano le distese di abete rosso per immergersi nel cuore della Ladinia, ben riconoscibile per le caratteristiche architetture delle case con tetti a pinnacoli, facciate dipinte e generosi balconi fioriti. Ricca è la proposta culinaria, tra il tipico Puzzone, formaggio dall'inconfondibile profumo, lo speck dell'Alto Adige, la grappa alle erbe alpine e il miele, da assaggiare preferibilmente nelle malghe, dove allevatori e contadini tramandano la propria arte di generazione in generazione, custodi di preziose ricette di qualità. Non solo la cucina, qui anche l'artigianato e, in particolare, l'arte dell'intaglio del legno è una tradizione consolidata in tutta la zona.

Passo Pordoi

Per chi ama ripercorrere le tappe della Grande Guerra, vale la pena una sosta al Passo Pordoi, a 2.239 metri di altitudine. Qui, incastonato nella roccia, c'è l'interessante Museo 1915-1918 Dolomiten con oltre tremila reperti che tracciano un quadro fedele dei combattimenti della Prima Guerra Mondiale sul Col di Lana e sulla Marmolada. Grazie a fotografie, lettere, oggetti di vita quotidiana, divise e fedeli ricostruzioni di baraccamenti e trincee è possibile comprendere le durissime condizioni di vita dei soldati italiani ed austriaci.

Superato il valico, si giunge nel borgo di Arabba, affascinante località nel bellunese incastonata tra l'imponente Massiccio del Sella e le aspre creste del Gruppo della Marmolada. Siamo nella Valle di Fodom, celebre per la stagione sciistica che attraverso comodi impianti consente di raggiungere agilmente la Val di Fassa, la Val Gardena e la Val Badia con tutte le località più chic del Trentino compresa la deliziosa Ortisei, celebre per i suoi presepi in legno intagliato e dipinto a mano, che richiamano ogni anno l'interesse di milioni di visitatori.

Per gli amanti dei percorsi panoramici e della sportività, i pneumatici Pirelli ultra-high performance della gamma P Zero, così come quelli invernali quale il P Zero Winter 2, garantiscono aderenza ottimale anche nelle curve più impegnative dei passi dolomitici, vantando anche la più alta classificazione dell'etichetta europea per l'aderenza su strade bagnate.

 

Passo Giau

Fra le cime del Lagazuoi e del Sass de Stria, merita una sosta il Passo del Falzarego che mette in comunicazione l'alto Agordino con Cortina d'Ampezzo, la perla delle Dolomiti che questo inverno accoglierà gli atleti per le gare di sci alpino femminile, bob, skeleton, slittino e curling. Meta del jet set internazionale per la sua indubbia bellezza paesaggistica, accanto al volto più modaiolo e patinato che riunisce le migliori boutique di lusso che costeggiano Corso Italia, la via dello shopping, Cortina resta però un borgo montano, capace ancora di regalare incontri speciali con la natura. E così, lungo i sentieri più incontaminati, capita di scorgere le marmotte che fanno capolino fra i massi, i camosci che si rincorrono sui ghiaioni e sulle creste delle montagne, e l'aquila che si libra alta nel cielo. Per gli appassionati naturalisti, c'è un altro passo che conduce a Cortina: il Passo di Giau. Si tratta di un valico particolarmente panoramico, che mette in collegamento il territorio ampezzano con Selva di Cadore, la Val Fiorentina e Colle Santa Lucia. Conosciuto per essere stato inserito in una tappa del Giro d'Italia per la sua ripida ed impegnativa salita, richiama ogni anno appassionati ciclisti e motociclisti. Punto di partenza per diverse escursioni estive, in inverno è il paradiso per lo snowkite. Anche se la vera conquista è arrivare in vetta e godere di una delle visuali più suggestive e complete di tutte le Dolomiti.

Selva di Cadore

I paesaggi e gli scorci offerti dalle Dolomiti sono una destinazione ideale in ogni stagione dell'anno. Per chi è pronto a partire in ogni momento, Pirelli ha studiato la gamma All Season SF3, recentemente rinnovata grazie all'impiego di tecniche di sviluppo virtuale, con il Cinturato All Season SF3, che offre controllo in frenata nelle diverse condizioni climatiche, pensato in particolare per vetture medie e compatte, e lo Scorpion All Season SF3, che garantisce sicurezza e affidabilità tutto l'anno a chi guida uno Sport Utility Vehicle. Entrambi sono contraddistinti dalla marcatura 3PMSF (Three Peak Mountain Snowflake – il simbolo di una montagna a 3 cime con fiocco di neve), che certifica l'affidabilità anche a basse temperature a fronte di test severi in ogni condizione.

Per chi si mette in viaggio con un'elettrica o una ibrida plug-in, che necessitano di soluzioni specifiche per gestire le caratteristiche tipiche di queste motorizzazioni, come ad esempio la coppia elevata, Pirelli mette a disposizione la tecnologia Elect, disponibile sui diversi prodotti delle gamme estive, invernale e all season, che garantisce inoltre di aumentare l'autonomia di guida in elettrico fino al 10%.

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