Un polacco alla conquista del Campionato Europeo
All'inizio era l'ERC…
Qual è il campionato di rally più vecchio del mondo? Di sicuro non è il Campionato del mondo di rally, che è nato 'solo' nel 1973 (anche se il campionato piloti è iniziato più tardi, nel 1979).
In realtà, il campionato più vecchio è il Campionato europeo di rally, noto con l'acronimo inglese ERC, che ha debuttato nel 1953 (solo tre anni dopo che Giuseppe Farina vinse il primo Campionato del mondo di Formula 1 con Pirelli) e che da allora si è sempre svolto nelle strade e nei percorsi più belli di tutta Europa.
Il Campionato di quest'anno è stato conquistato, per la seconda stagione consecutiva, dal pilota polacco Kajetan Kajetanowicz , confermato con la vittoria del Rally di Liepaja, a bordo di una Ford Fiesta R5 con pneumatici Pirelli.
Ma chi è Kajetanowicz? E dov'è Liepaja?
Il pilota 37enne, che si è affermato quando sei anni fa si aggiudicò la vittoria delle gare nazionali a bordo di un'auto Gruppo N, ha concluso il campionato di cui era alla guida già dalla seconda gara di marzo. Liepaja, che si trova nel nord del paese, è stata per molti anni una ‘città chiusa', della quale i russi, governanti della Lettonia fino al 1991, ne negarono persino l'esistenza. Liepaja era infatti una base militare importantissima dove era dislocata la famosa Flotta Baltica.
In questi giorni l'atmosfera è molto diversa. La Lettonia fa ora parte dell'Unione Europea, la sua popolazione è molto ricettiva e aperta al turismo: ecco perchè il rally di Liepaja è stato aggiunto al calendario delle gare europee.
Tuttavia, anche se l'era comunista è storia ormai, le strade percorse dai piloti di rally sono ancora ricche di oscuri segreti nascosti. Come in Finlandia, le tappe sono molto ampie e veloci, e queste caratteristiche le rendono illusoriamente difficili.
“Quando la strada è ampia, è più difficile andare veloci” spiega Kajetanowicz. “Significa che devi scegliere la traiettoria in maniera estremamente precisa, come un pilota da corsa, e sulle tappe lunghe ciò fa una grande differenza.”
Inoltre, tappe lunghe e veloci comportano che le auto Gruppo N più pesanti, come ad esempio l'iconica Mitsubishi Lancer e la Subaru Impreza, abbiano un potenziale vantaggio, perchè anche se il peso le rallenta nelle tappe con curve a causa di accelerazione e frenatura, nelle tappe veloci esse possono sfruttare al massimo la loro velocità estrema.
Ed è proprio questo fattore che Alexey Lukyanuk, l'unico rivale di Kajetanowicz per il titolo, che pure utilizza pneumatici Pirelli, ha sfruttato in Lettonia. Nel Rally Estonia dell'ultimo anno, che ha caratteristiche molto simili alle tappe lettoni, Lukyanuk ha guidato un'auto Gruppo N con pneumatici Pirelli, aggiudicandosi la vittoria contro automobili tecnicamente superiori e vincendo così ogni tappa.
Anche in Lettonia Lukyanuk ha guidato un'auto Gruppo N, anche se con le tappe un pò più lente, è arrivato al secondo posto. Il risultato lo ha comunque soddisfatto ed ora può ambire alla posizione runner-up nel Campionato europeo.
Il dominio di Kajetanowicz non è mai stato comunque seriamente minacciato: è alla guida del campionato dalla seconda gara in Irlanda mentre il culmine della stagione è stata la vittoria in casa, in Polonia. Kajetanowicz ha sempre utilizzato gli pneumatici da rally di Pirelli per tutto l'anno, sia sull'asfalto che sulla ghiaia, da P Zero RK fino a Scorpion K. In effetti Pirelli detiene oltre il 50% del mercato del Campionato europeo, e ciò sottolinea la posizione in prima linea degli pneumatici italiani per tutta la stagione. Ciò è possibile grazie all'evoluzione continua che li pone all'avanguardia sia di performance che di tecnologia.
Anatomia di un campione
Che cosa rende Kajto così speciale? La sua capacità di capire la strada e di abbinare gli pneumatici alle sue condizioni si è rivelata una componente fondamentale del suo successo … oltre all'approccio di accettare le cose così come sono, piuttosto che preoccuparsi eccessivamente dei perchè e percome.
Prendiamo ad esempio il pomeriggio in cui ha vinto il campionato. Con tre sole tappe che lo separavano dal suo destino, Kajto stava tranquillamente gustando un bel piattone di pasta: il piatto prediletto dai piloti, che così fanno una bella scorta di preziosi carboidrati.
Kajto ha seguito il consiglio di Pirelli per gli pneumatici, ma anche per la pasta. “È così che la cucinate voi?” ha chiesto, con la forchetta in mano. “Perchè non sono sicuro. Forse è troppo morbida. Non dovrebbe essere un pochino più dura? Comunque molto buona.”
Se qualcuno lo avesse udito avrebbe pensato che stesse parlando di pneumatici. Dopo tutto, è stato proprio Maurizio Boiocchi, General Manager Technology di Pirelli, che ha detto che creare un buon pneumatico è come cucinare un buon risotto….