La Formula 2 cresce
Colmare il gap
Una delle leggende nella storia della Formula 1 è stato Lord Alexander Hesketh: il sedicente ‘patron' dell'inimitabile team Hesketh Racing dagli anni 70, che diede a James Hunt la possibilità di entrare in Formula 1, e cui si devono le più belle feste nello sport. Il team arrivava regolarmente alle gare con una flotta di Rolls Royce ed era noto per lo scorrere di Champagne a tutte le ore. Forse per questo, diversi rivali più seri pensavano che l'eccentrico inglese non dovesse stare per niente in Formula 1. Come sempre il patron aveva la risposta pronta.
“Il motivo per cui siamo venuti in Formula 1,” dichiarò Lord Hesketh, “fu che non c'era niente di dannatamente buono in Formula 2.”
I tempi ovviamente sono cambiati, ma ciò che non è cambiato è che la Formula 2 è ancora la strada verso la Formula 1 e resta una grossa sfida – come la Hesketh Racing aveva scoperto direttamente più di 40 anni fa.
Formula 2: la forma del futuro
Anche prima di allora, in molte occasioni le vetture di Formula 2 furono ritenute adatte alle gare di Formula 1 e, naturalmente, i piloti di Formula 1 le guidavano regolarmente quando altri impegni lo permettevano. Quindi i legami tra Formula 2 e Formula 1 sono sempre stati stretti e più di recente – nell'attuale era Pirelli – la Formula 2 è anche servita come banco di prova per i futuri regolamenti di Formula 1. Un esempio perfetto è l'halo, che è stato anticipato su una Formula 2 due anni prima che fosse visto in Formula 1.
L'ultimo caso in cui la Formula 2 ha dato l'impronta per il futuro arriva con l'annuncio al GP di Spagna che il prossimo anno utilizzerà pneumatici da 18 pollici: una stagione intera prima che vengano introdotti in Formula 1 nel 2021 (oltre a una serie di altri nuovi regolamenti tecnici). Il cambiamento è di vasta portata, con il fornitore F2 Dallara che dovrà realizzare un telaio riprogettato per ospitare i pneumatici di maggior diametro, oltre alle conseguenti sospensioni e aerodinamica riviste. Per prepararsi, è già partito un programma di test.
Rewind e fast forward
Ma non è la prima volta che la Formula 2 ha usato pneumatici da 18”. Quattro anni fa una precedente generazione di monoposto di Formula 2 ha completato alcuni giri del circuito del GP di Monaco su pneumatici Pirelli prototipo da 18 pollici, con Martin Brundle al volante, nel corso di una dimostrazione speciale.
Brundle disse che la macchina andava bene; l'unica sfida immediata fu il fatto che a volte era difficile vedere gli apici delle curve sul tracciato stretto e preciso di Monte-Carlo. Ma si trattò di un esercizio sperimentale. Adesso che la Formula 2 adotterà in modo permanente i pneumatici da 18, le monoposto saranno studiate in modo specifico per lavorare con questo tipo di pneumatico, fornendo dati vitali a Pirelli mentre lavora sui pneumatici da 18 per la Formula 1.
Gli altri a trarne beneficio saranno i piloti stessi di Formula 2. Il campionato esiste per preparare i suoi piloti al massimo livello dello sport. E qualunque pilota di F2 entrerà in Formula 1 nel 2021 avrà già guadagnato un anno intero di esperienza sui pneumatici da 18 pollici: una cosa che neppure i grandi campioni come Lewis Hamilton e Sebastian Vettel (ammesso che allora siano ancora in attività) potranno vantare.