Papaya in fuga nel girone d'andata della Formula 1 | Pirelli

Papaya in fuga nel girone d'andata della Formula 1

 

Si è chiuso a Silverstone il girone d'andata della stagione 2025 con una doppietta McLaren nella gara di casa che rappresenta la classica ciliegina sulla torta su una prima metà dell'anno dominata in lungo e in largo dai Papaya Boys: nove vittorie, sette pole position, venti piazzamenti sul podio su 24, un bilancio da sogno, con poco più che delle briciole lasciate agli altri. Fa impressione vedere che la McLaren ha raccolto più della somma dei punti della seconda e della terza classificata: 460 quelli messi insieme da Lando Norris e Oscar Piastri, 432 quelli di Ferrari (222) e Mercedes (210).

Dei quattro top team, la McLaren è peraltro l'unica ad aver migliorato (+56%) il rendimento rispetto alle prime dodici gare del 2024: la Mercedes ha perso qualcosa (-5%), la Ferrari ha avuto un calo sostanzioso (-26%), la Red Bull ha subito un tracollo (-54%). Per il team di Milton Keynes, del resto, è difficile competere quando sostanzialmente c'è un solo pilota che contribuisce al punteggio: dei 172 punti complessivi, 165 sono arrivati grazie a Max Verstappen.

 

Il quattro volte campione del mondo ha perso 90 punti rispetto allo scorso anno (-35%) ma peggio di lui ha fatto Carlos Sainz (-133), che ha ovviamente pagato il passaggio dalla Ferrari alla Williams. Peraltro, Lewis Hamilton, il sostituto dello spagnolo a Maranello, non ha migliorato il suo bottino rispetto alla sua ultima stagione in Mercedes: sette punti in meno e, soprattutto, nessun piazzamento sul podio mentre l'anno scorso proprio a Silverstone aveva colto un bellissimo successo che arrivava poco dopo un terzo posto a Barcellona. Rimanendo in casa Ferrari, netto il calo di Charles Leclerc (-21%, da 150 a 119 punti).

Si ride quindi solo a Woking, dove Piastri ha registrato un +89% e Norris un +32%: la lotta per il titolo sembra davvero essere una questione interna ai Papaya, così come il bis nel titolo Costruttori si avvicina. È vero che lo scorso anno a metà stagione la Red Bull aveva 78 punti di margine sulla McLaren e poi ha finito con 77 lunghezze di ritardo ma la situazione tecnica oggi appare ben diversa. 

 

Alle spalle delle prime quattro, la situazione è radicalmente cambiata da un anno all'altro. Le due cenerentole del 2024, Williams e Sauber, sono oggi al quinto e al sesto posto della classifica. Dodici mesi fa la squadra diretta da James Vowles aveva all'attivo solamente quattro punti mentre quella che all'epoca aveva ancora per pochi giorni alla guida Andreas Seidl era malinconicamente ferma a quota zero. Oggi la Williams ha 59 punti, la Sauber 41, con gli svizzeri che nelle ultime quattro gare hanno fatto addirittura più punti della Red Bull!

Di contro, in netto calo l'Aston Martin, scivolata dal quinto all'ottavo posto, con un bottino quasi dimezzato (da 68 a 32 punti), imputabile più a Fernando Alonso (-64%) che a Lance Stroll (-13%).

 

Anche le altre tre squadre hanno migliorato il loro punteggio (Haas +7%, Racing Bulls +16% e Alpine addirittura +111%), a conferma di una più equa redistribuzione dei punti fra le squadre, anche alla luce del fatto che i punti in palio quest'anno sono stati 46 in meno. Infatti, nelle prime dodici gare del 2024 si erano disputate già tre gare Sprint (due nel 2025) e, inoltre, si assegnavano ancora i punti assegnati all'autore del giro più veloce in gara, cancellati dal regolamento sportivo di quest'anno. Nelle prime dodici gare di quest'anno i quattro top team hanno messo insieme 1064 punti pari all'82% del totale mentre lo scorso anno la percentuale era stata del 90%.

Al via della stagione c'erano ben cinque rookie (Kimi Antonelli, Isack Hadjar, Ollie Bearman, Gabriel Bortoleto, Jack Doohan), anche se qualcuno di loro già un minimo d'esperienza sulle spalle. Il migliore in senso assoluto è stato l'italiano (63 punti, illuminati dal podio di Montreal) ma notevole è stata la prima parte di stagione di Hadj (21), considerato che guida una Racing Bulls, mentre Doohan è stato appiedato dopo sei gare per essere rimpiazzato da arun altro semi-rookie come Franco Colapinto, senza peraltro riuscire a smuovere lo zero dalla casella dei punti del secondo pilota dell'Alpine.