McLaren regina d'Europa: sette vittorie su nove nel Vecchio Continente | Pirelli

McLaren regina d'Europa: sette vittorie su nove nel Vecchio Continente

 

Il Gran Premio d'Italia pone tradizionalmente fine alla stagione europea della Formula 1. Se agli albori della massima competizione automobilistica l'appuntamento di Monza o coincideva con il termine del campionato o, al massimo, restavano ancora un paio di gare da disputare, non più di vent'anni fa il Vecchio Continente era ancora la sede di ben più del 50% delle gare iridate. Oggi, invece, la proporzione è praticamente invertita: su 24 Gran Premi in programma quest'anno solamente nove si sono corse in Europa.

 

Mentre si avvia a vincere entrambi i titoli, la McLaren si è aggiudicata quello del tutto platonico di campionessa d'Europa. La squadra di Woking ha conquistato 359 punti sui 617 complessivi, vincendo sette delle nove gare. Le uniche che sono sfuggite alla macchina da guerra diretta da Zak Brown e Andrea Stella sono state curiosamente le due tappe italiane, che hanno appunto aperto e chiuso la parentesi europea: a Imola e a Monza a trionfare è stato Max Verstappen, che vorrebbe sicuramente correre ancora nel Belpaese. Supermax ha dato alla Red Bull praticamente tutto il bottino europeo (113 punti su 116), visto che il contributo di Tsunoda si è limitato al decimo posto di Imola e al nono di Zandvoort. Il rendimento del giapponese in terra europea (peraltro, anche fuori...) è stato identico a quello di Andrea Kimi Antonelli che, nelle stesse nove gare, è arrivato a punti solamente a Budapest (decimo) e a Monza (nono). La Red Bull è riuscita però a superare la Mercedes nel campionato europeo di 37 punti, grazie al vantaggio accumulato nel confronto fra i due numeri uno, con George Russel che è riuscito a salire sul podio solamente a Budapest mentre Max lo ha fatto anche nella sua gara di casa oltre che in quelle italiane.

 

Per quanto riguarda la Ferrari, non ci sono state sostanziali differenze di rendimento fra Europa e resto del mondo. Sono stati 168 i punti conquistati nelle gare nel Vecchio Continente per una media di 18,66 mentre fuori sono stati 16. La squadra italiana ottiene così il secondo posto europeo mentre si dovrà conquistare quello iridato nella parte finale della stagione, visto che le tre rivali della McLaren sono racchiuse in appena 41 punti. A favore di Maranello gioca il rendimento più equilibrato fra i due piloti, visto che se è vero che Leclerc ha portato a casa 100 punti, Hamilton ha contribuito con altri 68: Mercedes e Red Bull hanno decisamente bisogno che anche i compagni di squadra di Verstappen e Russell alzino il rendimento se vogliono puntare al secondo posto.

In casa McLaren da segnalare che c'è stato un equilibrio quasi assoluto in Europa fra Piastri e Norris. L'australiano si è preso il teorico titolo europeo con 181 punti, solamente tre in più dell'inglese che ha pagato carissimo lo zero di Zandvoort. Norris ha infatti vinto più gare (4 a 3) ed è salito sul podio in tutte le altre occasioni mentre Piastri ha sempre finito fra i primi tre. 

 

Guardando al resto della classifica Costruttori, spicca il fatto che la migliore delle “altre” in Europa è stata la Racing Bulls, che ha raccolto 53 punti. La squadra di Faenza nella classifica complessiva occupa il settimo posto, avendo ottenuto solamente otto punti nelle sette gare non europee fin qui disputate. La Williams è sesta con 48, davanti alla Sauber con 45 e all'Aston Martin con 43 mentre chiudono la classifica, rispettando la posizione occupata nel campionato vero e proprio, Haas (22) e Alpine (13). 
Fuori dalle coppie dei top team, il pilota che ha avuto il rendimento migliore in Europa è stato Alex Albon (40), che ha superato di misura Isack Hadjar (33).