Miles and meals: Pirelli porta in tavola la Formula 1® | Pirelli

Miles and meals: Pirelli porta in tavola la Formula 1®

Miles and meals: Pirelli porta in tavola la Formula 1®

“Fare una buona gomma è come fare un buon risotto”. Raccontano che è stato durante una pausa pranzo, tra una riunione sui polimeri e l'altra sulle nanotecnologie, che Maurizio Boiocchi, papà delle gomme Pirelli, comprese quelle di Formula 1®, ha avuto quest'intuizione. 
E, a chi gli chiedeva il perché di quest'affermazione, Maurizio Boiocchi rispondeva: “Tanto le gomme quanto un risotto sono il frutto di equilibrio, di ingredienti di prima qualità, di prove continue. E poi, pensate agli stessi termini: per fare un buon risotto bisogna “mescolare” bene gli ingredienti e per fare un buon pneumatico cosa bisogna utilizzare se non una buona “mescola”? E allora, si saranno chiesti i commensali di Maurizio Boiocchi, perché non unire le due cose in un bel libro? Perché non raccontare, proprio con l'aiuto di un buon risotto, quello che è il piatto forte di casa Pirelli: e cioè la Formula 1?

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È nato così il libro di ricette Miles and Meals: un ricettario ideato dalla Casa della Bicocca vuole essere un gioco alla ricerca di analogie tra gomme e ricette, mescole e ingredienti. 
Basta prendere, allora, il fornitore unico di pneumatici di Formula 1® e aggiungere il cuoco livornese più conosciuto del paddock, mescolare il tutto con l'adrenalina di 20 circuiti, e infine amalgamare i sapori e gli ingredienti che rendono unici e gustosi i luoghi che ospitano i gran premi. Il risultato è un esclusivo e originale libro di ricette in cui Pirelli ha raccolto 20 piatti, equamente divisi tra primi, secondi e dolci (per soddisfare tutti i gusti). 
A suggerirli, la penna, o meglio, il mestolo dello chef Fabrizio Tanfani, il cuoco toscano che dirige le cucine del Motorhome Pirelli e che, con le sue pietanze, ha reso l'Hospitality un luogo di ritrovo non solo per i tecnici e gli ingegneri, ma anche per i giornalisti e per gli ospiti che l'affollano a ogni ora per un caffè, un pranzo o semplicemente una bibita. Ogni ricetta è preceduta da aneddoti che raccontano il circuito sia dal punto di vista delle gomme, sia della cucina. Si scopre così che l'angus australiano è quanto di meglio ci possa essere per un'italianissima tagliata; che da un incontro al mercato di Montreal con degli italo-canadesi è nata la ricetta di Tanfani dei paccheri con tonno e capperi di Sicilia, o che l'avocado può essere il miglior compagno di un'insalata di mare mediterranea.

Di carne a cuocere, è il caso di dirlo, nel libro se ne trova tanta: dal filetto di manzo per il deserto di Abu Dhabi, al carpaccio d'oca da gustare sulle Ramblas catalane, con una staccata sui tortelloni al nero di seppia che riportano alla Cina, fino ad arrivare alle tagliatelle ai porcini dei boschi belgi.
  
Una goduria per il palato ma anche per gli occhi. A dare un pizzico di sale al libro ci sono, infatti, le foto che ritraggono gli ingredienti delle ricette, trasformati in gomme, vetture e meccanici, pronti a scendere in pista per "correre" il loro gran premio. Così gli agnolotti si trasformano in vetture impegnate in un testa a testa in curva, i paccheri, monoposto lanciate su un rettilineo contornato da pomodori con i pinoli che fanno da pneumatici, il sale sparso diventa il cordolo di una via di fuga, il basilico si fa semaforo verde e un polpo assume le sembianze di un meccanico a otto braccia per un pit-stop da record.
Alla fine, come diceva Boiocchi, il mondo delle gomme non è poi così lontano da quello dei fornelli: è sempre di ingredienti, di temperature e di mescole che si parla.