
GP: San Paolo del Brasile
Data: 13 novembre 2022
Vincitore: George Russell - Mercedes
Pista asciutta, umida, fradicia. Le qualifiche sono una lotteria. C'è chi azzarda, sbaglia e paga.
Magnussen piazza una prestazione da primato con la Haas e trova un complice involontario, George Russell: uscita di pista, interruzione delle qualifiche, aumento della pioggia. Impossibile spingere.
La pole è sua. Per la prima (e unica) volta.
È alla presenza numero 140, la centesima con la Haas, squadra che al palo non era ancora partita.
E non ci partirà nemmeno stavolta, perché la qualifica stabilisce la griglia di partenza per la gara Sprint: sarà il suo vincitore, nella fattispecie – guarda un po' il destino - George Russell, a schierarsi davanti a tutti per il Gran Premio vero e proprio, visto che Kevin nella gara corta si classifica all'ottavo posto.
La pole position rimane però appannaggio di Kevin, un'impresa, mai riuscita a un pilota danese. Nemmeno a suo padre Jan che in F1 corse 24 GP tra il 1995 e il 1998.
Kevin, nato a Roskilde il 5 ottobre 1992, aveva debuttato in Australia, con McLaren nel 2014, ottenendo subito il primo (e unico) podio della carriera. Poi Renault nel 2016, Haas, una prima volta, dal 2017 al 2020, una parentesi fortunata nelle gare Imsa, la 24 Ore di Le Mans in equipaggio con babbo Jan e poi il ritorno in Haas, datato 2022, causa esclusione dalle competizioni di Nikita Mazepin in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.
Lui: aggressivo, un guerriero. Poco amato dai colleghi e dai direttori di corsa; molto di più dagli appassionati che prediligono i piloti duri e puri.
Scorretto? Qualche volta. Spettacolare? Quasi sempre.

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