French Round – Il “Circuit de Nevers” a Magny Cours dal punto di vista degli pneumatici | Pirelli

French Round – Il “Circuit de Nevers” a Magny Cours dal punto di vista degli pneumatici

French Round – Il “Circuit de Nevers” a Magny Cours dal punto di vista degli pneumatici

Il 2016 si avvia al termine e il Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike fa tappa sul circuito francese di Nevers Magny-Cours per l'undicesimo round stagionale, in programma dal 30 settembre al 2 ottobre.
I 4411 metri del Circuit de Nevers presentano al loro interno un rettilineo lungo 250 metri di partenza e arrivo, con una pendenza massima in salita del 2,38% e in discesa del 2,68%. Il raggio di curvatura minimo è di 5 metri, quello massimo raggiunge invece i 474,45 metri.
Costruito su una superficie collinare, Magny-Cours è un circuito affascinante che negli anni è stato più volte sottoposto a modifiche con l'obiettivo di rendere più sicura la struttura: a causa della sua particolare configurazione il sorpasso è molto difficile.
Brusche ripartenze e lunghi rettilinei si alternano in fase di percorrenza, mentre una curva come l'Adélaide costringe i piloti a seguire una delle traiettorie più strette dell'intera stagione, da percorrere in uscita da un rettilineo abbastanza veloce.
L'asfalto è molto liscio e quasi privo di irregolarità, tale da non creare problemi particolari agli pneumatici. I continui dislivelli portano però ad un forte stress degli anteriori in mescola morbida, mentre quelli in mescola dura garantiscono un miglior sostegno in inserimento e vengono privilegiati rispetto agli altri. 

French Round – Il “Circuit de Nevers” a Magny Cours dal punto di vista degli pneumatici
French Round – Il “Circuit de Nevers” a Magny Cours dal punto di vista degli pneumatici

Quello con il circuito di Magny-Cours è un appuntamento ormai “storico” per le derivate di serie:  si tratta infatti della quattordicesima edizione consecutiva su quindici disputate sullo storico tracciato francese, nato nel 1960 da un'idea dell'allora sindaco Jean Bernigaud

Come è avvenuto per il TT Circuit di Assen, anche a Magny-Cours l'idea iniziale era quella di organizzare competizioni in puro stile road racing, ma in questo caso la difficoltà nella realizzazione del progetto ha portato Bernigaud ad optare per la costruzione di un circuito multifunzionale chiuso nella tenuta di Les Gaillères-Bardonnay.
Nel 1960 è stato aperto il kartodromo, mentre il 12 marzo 1961 è stato inaugurato davanti ad oltre 5000 persone il tracciato destinato alle gare motoristiche a 2 e 4 ruote: la prima configurazione prevedeva un circuito lungo 2000 metri, più un'area offroad per il motocross lunga poco più di 1500 metri.

L'enorme successo della prima edizione ha portato il sindaco a optare per un ampliamento del circuito, con un progetto di ammodernamento lungo ben sei anni e iniziato nel 1966 con la costruzione del ponte Stévenot-Routier, che consentiva l'accesso al tracciato senza entrare nello stesso. 
Il progetto di espansione di Bernigaud prevedeva anche il rifacimento della curva 5 e l'ampliamento del tracciato, portato da 7 a 9 metri, oltre alla costruzione di alcune tribune: la nuova versione di Magny-Cours, inaugurata nel maggio 1971, presentava un circuito lungo 3850 metri.

Il complesso polifunzionale di Nevers è una realtà in continua evoluzione: alla fine degli anni Settanta viene realizzata l'area paddock e nel 1980 viene costruita una nuova curva presso la Grande Courbe. Tutta l'area passa sotto l'egida del Dipartimento della Nièvre nel 1986 con un unico, grande sogno: ospitare la Formula 1®.

Nel 1989 il circuito di Magny-Cours ottiene la certificazione necessaria per ospitare anche le massime competizioni su quattro ruote: il debutto della F1® avviene nel luglio 1991 e l'anno seguente, per adattarsi alle sempre più rigide norme per la sicurezza, viene eliminata la curva dopo l'Adélaide. L'ultima conformazione del tracciato, tuttora utilizzata, risale al 2003, con la modifica dei due settori Château d'Eau e Lycée.

Anche il Campionato Mondiale Superbike ha debuttato a Magny-Cours nel 1991 e il circuito borgognone è una presenza fissa nel calendario mondiale dal 2003: qui l'incognita del meteo riveste sempre una grande importanza. L'ultima edizione del 2015 è stata lungamente caratterizzata dalle incostanti condizioni metereologiche: Pirelli in quell'occasione ha portato un nuovo pneumatico posteriore DIABLO™ Rain, completamente nuovo per il disegno del battistrada, struttura e mescola.
A causa delle forti piogge cadute sulla Borgogna tra sabato e domenica, in Superbike si è optato per l'utilizzo di pneumatici da bagnato: nonostante non piovesse più al momento del via, tutti i piloti hanno scelto pneumatici rain per far fronte alle condizioni miste, sfidando il rischio di un surriscaldamento più evidente degli pneumatici. Nonostante ciò la risposta degli pneumatici Pirelli è stata più che ottimale, con eccellenti performance nei 21 giri percorsi. 
La vittoria è andata al neocampione del mondo, Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) con 4711 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra Tom Sykes e oltre quattordici secondi sul pilota di casa Sylvain Guintoli. Nella seconda manche, vinta nuovamente da Rea davanti a Chaz Davies (+ 2,848 secondi) e a Tom Sykes (+6,551 secondi), la scelta delle gomme è ricaduta sulle slick grazie alla pista ormai asciutta. 

Grazie al secondo posto ottenuto a Magny Cours, il turco Kenan Sofuoglu si è laureato campione del mondo Supersport per la quarta volta in carriera: al termine di una gara interrotta per bandiera rossa e poi ridotta a 11 giri, fortemente caratterizzata dalle incerte condizioni meteo, il turco ha chiuso con oltre tre secondi di distacco dallo statunitense Patrick Jacobsen. Terzo Mahias, a oltre otto secondi.
Così come la Supersport, anche la Superstock 1000 ha chiuso il weekend in terra francese con un nuovo iridato: si tratta di Lorenzo Savadori, ottavo al traguardo della gara di Magny-Cours, vinta da Guarnoni davanti a Calia e De Rosa.