America's Cup 2021, una finale memorabile
Una coppa America come mai si era vista prima. Anche perché mai una barca italiana era riuscita a vincere tre regate nell'atto finale della competizione velistica più prestigiosa al mondo, dopo aver dominato – aspetto non secondario – le qualificazioni tra gli sfidanti, ossia la Prada Cup. Alla fine Emirates Team New Zealand ha battuto Luna Rossa Prada Pirelli per 7-3.
Ma il risultato che va letto in prospettiva perché la prima volta che Luna Rossa arrivò in finale nel 2000 venne sonoramente battuta 4-0 sempre dai neozelandesi, maestri di questo sport con al loro attivo otto finali e quattro successi. Due come challenger e due come defender.
Persino in vantaggio
Si sapeva che sarebbe stato difficilissimo strappare il trofeo ai neozelandesi, le previsioni della vigilia – alimentate da indiscrezioni sulle prestazioni incredibili di Te Rehutai e le inevitabili provocazioni che fanno parte della storia della regata – erano per una sconfitta netta. Invece, i ragazzi di Max Sirena si sono comportati egregiamente reggendo il confronto (e in qualche occasione, dominandolo) con i detentori.
Mai nella storia dell'America's Cup, una barca con il tricolore a poppa si è trovata in vantaggio per 3-2. Poi i kiwi hanno infilato cinque vittorie di seguito e hanno conquistato il trofeo: una barca più veloce, la conoscenza maggiore del campo di regata e qualche errore dell'equipaggio italiano sono stati determinanti.
Ma in generale, i velisti capitanati da Francesco Bruni e James Spithill hanno dimostrato grande capacità e una grinta spaventosa, mettendo in soggezione più volte l'equipaggio guidato da Peter Burling che ha reso vero onore ai nostri. “Complimenti a Luna Rossa per la bella serie di regate disputate. A nome del team dico ai miei avversari: 'ben fatto e grazie di tutto”.
Grazie ai tifosi
Luna Rossa Prada Pirelli, già nella finale della Prada Cup con Ineos Team UK, ha conquistato il tifo degli italiani, nonostante gli orari non agevoli delle regate. “Ringrazio tutti, tutti gli italiani che ci hanno seguito e supportato: il vostro calore è arrivato fin qui!!! Grazie, grazie, grazie" ha scritto Max Sirena sul proprio account di Instagram, subito dopo la sconfitta. Un calore che ha avvertito anche l'unico straniero dell'equipaggio, l'australiano James Spithill. “E' una squadra incredibile, tutta la campagna è stata fantastica. I ragazzi sono stati instancabili, con un'etica ineccepibile. Una delle coppe più belle, è fantastico essere parte di questa squadra italiana. New Zealand ha fatto un grande lavoro in queste finali. C'è stato uno sforzo di squadra enorme, è stato bello. Grazie all'Italia e ai nostri tifosi".
Pronti alla rivincita
"E' stata una grande esperienza, complimenti a New Zealand - ha spiegato Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa - hanno fatto un grande lavoro. Complimenti anche al nostro team: abbiamo mostrato a tutto il mondo che possiamo farcela anche noi. Siamo stati sfortunati negli ultimi giorni, ma il lavoro è stato ottimo. Ci siamo arrivati vicini, non è finita la corsa di Luna Rossa in Coppa America, ci riproveremo con maggiore esperienza”. Resta il ricordo di questa grande avventura e il fatto di essere entrati nella storia deve essere il motivo in più per migliorare ancora. E magari vincere finalmente l'America's Cup, perché nessuno nello sport è imbattibile per sempre.