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Una nuova speranza per la foresta di Hutan Harapan

L'attivista indonesiana Bi Teguh racconta il sostegno ottenuto dal progetto Birdlife e la preparazione ricevuta per tutelare il proprio sostentamento nella foresta pluviale

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Bi Teguh è un punto di riferimento nella lotta per il ripristino della foresta pluviale di Hutan Harapan nell'isola di Sumatra, la terra ancestrale dove vive con la famiglia. Di fronte alla crescente usurpazione ad opera dei coltivatori di palme da olio, Bi Teguh si è adoperata per richiamare l'attenzione sulle minacce affrontate dalla comunità indigena Batin Sembilan, di cui fa parte, prendendo parte ad una conferenza internazionale sull'ambiente che si è svolta a Giacarta nel 2018.

Teguh, che ha 44 anni, fa parte del programma voluto da Pirelli, BMW Group e la ONG BirdLife International, e collabora per fermare l'usurpazione illegale e per supportare le donne nell'apprendimento di nuove abilità.

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Quali sono le minacce che dovete affrontare?

Hutan Harapan è molto importante per la nostra comunità, in particolar modo per noi donne. È la nostra casa e qui troviamo tutto ciò che ci serve per la nostra sussistenza. Tuttavia, l'avvento delle società che producono olio di palma ci ha creato non poco disagio e la foresta ha subito ingenti danni. Ci sono stati incendi, le condizioni meteo sono diventate imprevedibili e la produzione di frutta e di altri prodotti è diminuita.

Qual è il supporto del progetto BirdLife/Pirelli/BMW?

Prevede il supporto alle piantagioni di gomma e di tutti i tipi di frutto, ma non per l'olio di palma. Speriamo che questo progetto sia utile al nostro futuro e che il futuro dei nostri figli sarà migliore.

Perché ha deciso di prendervi parte?

Perché noi desideriamo proteggere la foresta, che per la nostra vita è essenziale. Ho tre figli e tre nipoti. Sto invecchiando e presumibilmente avrò bisogno di meno cose, ma i miei figli e i miei nipoti stanno ancora crescendo. E ritengo che proteggere la foresta e preservarla sia una mia responsabilità.

Non possiamo proteggere tutte le aree della foresta perché chi pratica l'usurpazione è in numero maggiore rispetto a noi, ma cosa possiamo farci? La cosa importante è averci almeno provato. Ovviamente non intendiamo lasciare perdere. Con i nostri mariti, figli e tutte le altre persone che ci supportano facciamo del nostro meglio.

Perché è così importante coinvolgere le donne nella protezione della regione?

Gli uomini vanno solamente in certe aree della foresta, mentre sono le donne che la sfruttano maggiormente. Ogni giorno noi donne andiamo a pescare, raccogliamo legna per accendere il fuoco, facciamo molte altre cose, e vogliamo proteggere la foresta. Raccogliamo il damar [una resina utilizzata nelle vernici] e il rattan, anche se adesso è molto difficile trovare il rattan perché la foresta è stata incendiata.

Quale è il suo ruolo nel progetto?

Sono alla guida di un gruppo di madri e figli. Li gestisco quando ci troviamo all'interno della foresta e decido cosa dobbiamo fare se incontriamo usurpatori, se troviamo un nuovo spazio sgombrato o una capanna abusiva. Mi occupo di attività come ad esempio il giardinaggio e la piantumazione e informo il gruppo in merito alle attività di istruzione. Provengo da una famiglia ampia e anche se sono ancora giovane, dal punto di vista della mia famiglia sono già vecchia. Perciò sono sempre la leader, la persona più anziana.

Lei si è rivolta ad un pubblico internazionale nel 2018 e ha illustrato la necessità di proteggere Hutan Harapan dagli usurpatori. Come si è presentata questa occasione?

Sono stata invitata a Giacarta [da PT REKI, il gruppo che gestisce l'area di Hutan Harapan in qualità di “concessionario designato per il ripristino dell'ecosistema”]. Ero abbastanza agitata perché non avevo mai fatto nulla del genere, non avevo mai parlato davanti a così tanta gente. Ho chiesto di cosa avrei dovuto parlare e mi è stato risposto di raccontare semplicemente ciò che per me è importante. In quel periodo c'era il problema della realizzazione di strade del carbone all'interno della nostra foresta ed è ciò che ho chiesto ai ministri e soprattutto al Presidente. Ho spiegato che è necessario fare attenzione non solo a formiche, piante e animali, ma anche alle persone, perché molte persone hanno bisogno della foresta. Avevo a disposizione sette minuti, ma non ho parlato così a lungo, non sono abbastanza coraggiosa.

Ha mai pensato che potrebbe essere una sostenitrice a livello internazionale?

Non l'ho mai immaginato. Non mi è mai passato per la testa. A parte Giacarta, sono andata solamente a Jambi, una città vicina. Avevo paura di prendere l'aereo, ma per il bene della foresta, dei miei amici, dei miei figli e nipoti, l'ho fatto. Il nostro futuro è nella foresta ed io continuerò a lottare per quel che rimane di essa. Se noi non rappresentiamo noi stessi, nessuno saprà cosa sta succedendo qui e come ci sentiamo. Se non parliamo direttamente con le persone, nessuno crederà a cosa sta accadendo qui da noi.

Perché le donne di Hutan Harapan necessitano di nuove abilità?

Molte di noi non sanno leggere e scrivere e non conoscono molte cose. Ma con l'istruzione, le cose cambieranno. Ad esempio, stiamo imparando parecchio su salute e igiene. E non è mai troppo tardi per imparare. La cosa importante è provare.

Ad esempio, stiamo insegnando le tecniche di coltivazione per ottenere i migliori risultati durante la piantagione. Per la buona tenuta dell'albero della gomma è fondamentale la distanza tra le piante e la profondità con cui sono piantate. Questo progetto ci ha aiutato molto e la nostra speranza è che non finisca qui. Lavoriamo sodo con ciò che abbiamo. Piantiamo i semi, li coltiviamo e ce ne prendiamo cura. Frequentiamo i corsi e impariamo. Facciamo tutto ciò perché la foresta è il nostro futuro.

È stato fatto abbastanza per salvare la foresta?

Credo che ci sia ancora abbastanza foresta, a condizione che tutto si fermi qui. Ma noi non sappiamo se tutto ciò si fermerà ora o quando. Dobbiamo continuare a lavorare per fermare gli usurpatori. Grazie a Dio, c'è ancora abbastanza foresta per soddisfare le nostre esigenze: rattan, resina e le altre cose di cui abbiamo bisogno sono ancora disponibili. Credo che siano sufficienti per noi e per la nostra comunità. La mia speranza è che le quantità disponibili siano sufficienti per i nostri figli e nipoti. Spero che chi ci sta aiutando ora, continui a farlo anche in futuro. Noi siamo estremamente grati.