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Matita, acquarello e 3D, così è nata la Storia Pirelli

Il disegnatore Andrea Pucci e il fondatore di Cast4 Giacomo Zito spiegano come dai documenti di archivio Pirelli sia nata la graphic novel che racconta le vicende del gruppo dalle origini ai giorni nostri

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Raccontare in un video una storia iniziata quando ancora i video non c'erano non è impresa da poco. La sfida è stata raccolta da Giacomo Zito, fondatore della società di comunicazione Cast4, e dal disegnatore Andrea Pucci che per Pirelli hanno ricostruito in una graphic novel la storia dell'azienda dalle origini ai giorni nostri. 


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“Nel 1872 non c'erano video, per cui l'idea originale è stata di prendere i documenti dallo sterminato archivio Pirelli e renderli vivi, animati, dando loro movimento”, spiega Zito. “Ne è nata una graphic novel, dove partendo dai disegni a matita con una tecnica illustrativa dal gusto retrò si è arrivati a un disegno animato e colorato digitalmente con un effetto acquarello”, aggiunge Pucci.

“In parte – sostiene Pucci - mi sono ispirato all'archivio Pirelli dove abbiamo attinto a foto storiche, rievocando luoghi e persone, in altri casi abbiamo preso spunti da dati più recenti, ma sempre con un lavoro e una ricerca documentaristica”.

“Per alcune ambientazioni abbiamo usato le mappature 3D, come nel caso dello studio di Giovan Battista Pirelli, dove le pareti, inizialmente piatte, sono state rese tridimensionali, in modo da poter entrare nella stanza con una telecamera, affiancando così lo stile moderno della regia allo stile antico della rappresentazione”, spiega Pucci.

“Sul fronte narrativo, il punto di partenza è stato il libro del professor Carlo Bellavite Pellegrini, Pirelli: innovazione e passione, che però segue un racconto più economico. Il nostro intento, invece, è stato più divulgativo e generalista”, spiega Zito. “E per ravvivare la narrazione, l'ordine cronologico è stato stravolto, utilizzando la tecnica dei flash back”.

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Nel primo episodio non si parte dalla fondazione, ma dai moti di protesta che hanno lambito la vita aziendale, per poi tornare agli albori. Anche nell'episodio due si inizia con il discorso di commiato di Alberto Pirelli nei confronti del padre, Giovanni Battista, che è cronologicamente posteriore al seguito della puntata. Il salto indietro nel tempo del terzo episodio prende spunto dall'immagine di Leopoldo e Alberto nel momento in cui discutono insieme nel cantiere per la costruzione del grattacielo Pirelli.

“Il gioco narrativo si ripete mischiando la storia dell'azienda con quella delle persone”, sostiene Zito. Il quarto e quinto episodio chiudono la graphic novel e raccontano la riorganizzazione aziendale, compiuta da Marco Tronchetti Provera, che, raccolta l'eredità del gruppo e del suo marchio, lo ha focalizzato sull'alto di gamma.