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Sulle strade della Corsica: l'isola della bellezza con l'anima da rally

Curve serrate, panorami a strapiombo sul mare, e l’entroterra selvaggio che alterna silenzio e adrenalina: guidare in Corsica è un’esperienza intensa e viscerale. Da Bastia a Bonifacio, passando per le gole dell’Asco e i tornanti del Col de Bavella, l’isola francese è un laboratorio a cielo aperto per chi ama la strada come forma di libertà

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La Corsica è una di quelle isole che affascina qualunque viaggiatore e, a dimostrarlo, ci sono le testimonianze di diversi scrittori, alcune delle figure più prominenti della letteratura mondiale, come Alexandre Dumas. L'esigenza di voler descrivere e raccontare questo territorio è frutto del suo paesaggio unico e particolareggiato, delle sue tradizioni secolari, della grinta e caparbietà del popolo corso e delle sue strade che, come diceva la studiosa britannica Dorothy Carrington, lasciano scoprire l'isola solo a chi è senza fretta, a chi vuole che si disveli, curva dopo curva, con lentezza. Questa peculiarità della Corsica è rimasta pressoché intatta nei secoli e, anche se ci si ritrova a percorrere crocevia moderni e non più mulattiere e sentieri impervi, l'idea di iniziare un'avventura quando si sbarca nell'isola è comune a tutti i viaggiatori.

Strada panoramica Corsica

Per i turisti italiani, la scoperta della Corsica parte dal nostro Paese. L'opzione preferibile per chi vuole intraprendere un road trip nell'isola francese è quella di prendere un traghetto e imbarcarsi con la propria auto da un porto italiano, tra Livorno, Savona, Genova, Piombino o Santa Teresa di Gallura. I porti di arrivo sono due: Bastia e Bonifacio (quest'ultimo, solo se si parte dalla Sardegna) ed è proprio da queste due città che può avere inizio il viaggio. Ad esempio, da Bastia si può prendere la strada statale D80 che arriva a Saint-Florent. È un percorso molto amato dagli automobilisti perché è tortuoso in alcuni punti, perfetto per chi ama la guida un po' più sportiva, ma è estremamente panoramico con una vista sul mare e le scogliere che incanta soprattutto se è fatta al tramonto. E, mentre si guida, si scopre la zona settentrionale di Cap Corse, la parte più selvaggia e autentica della Corsica, con alcuni dei borghi più caratteristici. Come Centuri, noto per il suo porto dalle tinte pastello e per la pesca dell'aragosta: qui, si possono mangiare le più buone di tutta la Francia in un qualsiasi ristorantino o in una delle piccole strutture che affacciano sul mare e decidono di servire il pescato del giorno. Ma se si è nella parte nord dell'isola, non si può non fare tappa alla Valle dell'Asco, uno dei fiori all'occhiello del Parco Naturale Regionale della Corsica. Infatti, seguendo il percorso del fiume Asco, in una strada circondata da gole di granito rosso, si possono raggiungere delle magnifiche piscine naturali, dove è possibile fare il bagno, oppure partire per un'escursione alla volta del ponte genovese. L'ideale è lasciare l'auto poco dopo la cittadina di Asco e poi proseguire a piedi per una breve escursione di 15 minuti: lo sforzo sarà ripagato dalla possibilità di tuffarsi nelle acque più limpide della Corsica.

Se si arriva, invece, a Bonifacio, c'è tutta la parte sud dell'isola da scoprire. Proseguendo in direzione Porto Vecchio, ci si imbatte in alcune delle spiagge più belle di questa regione, come Piantarella, Rondinara, Palombaggia e Santa Giulia. Sabbia fine, acqua turchese e vegetazione a perdita d'occhio sono le caratteristiche principali di questi luoghi che, negli anni, sono diventate anche le mete più gettonate per chi preferisce il campeggio alle strutture alberghiere. Nei dintorni, si trovano infatti molte aree attrezzate con la possibilità, però, di essere completamente immersi nella natura. Una volta arrivati a Porto Vecchio, si può scegliere di prendere la D368 e arrivare a Col de Bavella: qui vi ritroverete davanti a un paesaggio che vi potrà sembrare familiare. All'orizzonte, infatti, si stagliano le famose Aiguilles de Bavella, le cime in granito più famose della Corsica. La strada per arrivare a questo passo di montagna, situato a circa 1.218 metri di altezza, è una delle preferite da automobilisti e motociclisti: i numerosi tornanti si snodano tra la foresta e la montagna, facendo scoprire un'immagine della Corsica a dir poco singolare. È possibile che, soprattutto d'estate, la strada sia particolarmente trafficata, ma in questo caso qualche rallentamento può trasformarsi in un'occasione per godersi qualche minuto in più il panorama circostante. 

Aiguilles de Bavella

Ma l'esperienza di road trip in Corsica non sarebbe tale senza percorrere una delle strade più iconiche e conosciute d'Europa: la D81 che collega Porto ad Ajaccio. Ma perché è così famosa? È una statale che richiede una certa dimestichezza e attenzione alla guida perché ci sono numerose curve a strapiombo, spesso ripide e particolarmente strette. Però, questa arteria riesce a unire le due anime dell'isola, la montagna e il mare, attraversando alcuni dei paesaggi naturali più particolari d'Europa: i Calanchi di Piana, le famose rocce di granito rosso che svettano sul paesaggio corso. Si tratta di una formazione geologica quasi unica che, proprio per questo motivo, è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. Se si vuole osservarle da vicino, si può scegliere anche di lasciare l'auto in una delle zone attrezzate e proseguire con alcuni dei trekking tra i sentieri e le mulattiere che partono da questa zona: ce ne sono con diversa difficoltà e lunghezza.

Calanches de Piana

Prima di preparare valigie e biglietti, però è bene ricordare di fare qualche controllo alla propria auto. Se si sceglie di partire d'estate, è opportuno fare una revisione dell'intero impianto di raffreddamento e dell'aria condizionata: le temperature in Corsica possono essere molto alte ed è necessario avere la sicurezza che la propria vettura non si surriscaldi o che il vostro viaggio possa essere fatto al fresco e non al caldo. Oltre a questo, fondamentale è anche fare un controllo ai freni: le strade a strapiombo piene di curve li metteranno particolarmente alla prova e, se si vuole essere pienamente sicuri alla guida, è meglio procedere a un bel check up che assicuri il loro corretto funzionamento. Adesso che siete pronti a partire, non dimenticate di conservare quel pizzico di avventura che ha fatto amare la Corsica a tutti i viaggiatori che hanno avuto la fortuna di visitarla. 

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