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La giornata della P lunga: passione, performance, Pirelli. #RoadToSport

Il 28 maggio è stata una grande giornata di sport all'insegna della P lunga: dal GP di Monaco all'arrivo del Giro d'Italia a Milano

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GP di Monaco, America's Cup, Inter-Udinese e poi il baseball con gli iconici Dodgers di LA e l'arrivo del Giro d'Italia a Milano. Domenica 28 maggio si è tenuta una grande giornata di sport a livello internazionale all'insegna delle sponsorship Pirelli, da sempre in primo piano nel mondo dello sport fatto di passione, performance e lavoro di team.

Ospiti della tappa milanese del Giro d'Italia e del posticipo serale di Seria A tra Inter e Udinese, i membri di Inter Forever Francesco Toldo, ex numero 1 nerazzurro, Christian Chivu e Giuseppe Baresi, coriacei difensori interisti, insieme a Paolo Bettini, il Grillo, medaglia d'oro olimpica ad Atene 2004 nel ciclismo.

Questi campioni hanno fatto dello spirito sportivo la loro ragione di vita, e i tre atleti tricolori hanno raccontato quali valori sono stati alla base di questa grande domenica di sport e sono fondanti di ogni disciplina sportiva.

PAOLO BETTINI
Paolo Bettini, oggi sono protagonisti il calcio e il ciclismo in una Milano che sta vivendo con grande energia questa giornata. Cosa ne pensi di questi sport?
Spesso si sente dire che il calcio e il ciclismo sono due sport completamente diversi, in realtà, come è vero che il ciclismo è molto individuale, ma nel ciclismo moderno non si fa strada senza un forte gruppo alle spalle, anche il calcio, che è uno degli sport di squadra per eccellenza, deve avere delle individualità, dei campioni che facciano la differenza.

Nel ciclismo, forse più che in altri sport, quello che conta è “la testa”: che peso dai alla preparazione psicologica?
Tantissimo. Nel ciclismo moderno la preparazione atletica e la scienza dell'allenamento hanno livellato i gruppi; quello che fa la vera differenza sono i dettagli, le decisioni prese in momenti di stress e di “acido lattico”.  Essere lucidi nei momenti difficili fa la differenza più di avere gambe buone, ma non avere testa.

Sei stato uno sportivo che ha vissuto al top delle proprie performance: qual è stato il momento che ricordi con più affetto?
Sicuramente l'esperienza olimpica. Vivere il villaggio olimpico parlando di sport a 360° e il fatto di poter tornare a casa come medaglia d'oro ad Atene è stata una grande esperienza: è il coronamento di un sogno sportivo a tutto tondo, basti pensare che alcune persone mi riconoscono prima come campione olimpico e poi si preoccupano di capire per quale disciplina sono stato premiato. 

FRANCESCO TOLDO
Cosa rappresenta lo sport per te e cosa provi nel vedere Milano al centro di questa giornata? 
Milano è sempre al centro delle manifestazioni sportive, siano queste maratone, partite di calcio o corse ciclistiche come il Giro. Lo sport rappresenta il concetto dello stare bene con se stessi, specialmente se praticato da amatori.

Il portiere è un po' come il ciclista, sembra solo, ma ha un team alle spalle con cui svolge un importante lavoro di squadra. Cosa ne pensi?
Il paragone tra portiere e ciclista è molto azzeccato, anche se nel calcio la squadra lavora per il fuoriclasse, non per il portiere. L'unica cosa da sottolineare è che il lavoro di team è sempre importante per avere supporto e raggiungere risultati sempre più importanti. 

GIUSEPPE BARESI
Milano è una città molto importante per te sia dal punto di vista sportivo, sia da quello personale. Che emozioni ti suscita vedere Piazza Duomo così gremita?
È  la prima volta che vedo l'arrivo del Giro, specialmente a Milano. Si vede l'attaccamento delle persone a questo sport, che è ancora uno sport umile e di fatica. Mi ha fatto piacere riuscire a vivere questa atmosfera e questo momento.

Quanto conta, secondo te, il gioco di squadra nel calcio e nel ciclismo?
Il gioco di squadra è fondamentale affinché possano emergere le individualità che consentano di raggiungere il successo. È necessario che ci sia un lavoro sinergico di team, altrimenti non si ottengono i risultati sperati.