Calendario Pirelli

Il Calendario Pirelli unisce Mosca e New York

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Al via due mostre in contemporanea: una a Mosca e una a New York. Un dialogo artistico che supporta un'idea globale di passioni e condivisioni.

Una connessione tra Mosca e New York. Idealmente il Calendario Pirelli, grazie al suo essere strumento di cultura, espressione di bellezza e indicatore di sensibilità al femminile, è riuscito a generare un contatto tra queste due grandi metropoli. Lo ha fatto attraverso due mostre che prendono vita contemporaneamente. 
A Mosca al settimo piano del Museo della Fotografia, nel contesto della Biennale dedicata a questa forma d'arte. A New York alla IMG Lounge, nel contesto dello Skylight at Moynihan Station, nel cuore delle passerelle della moda. Se per Mosca si tratta di un percorso che si rinnova dal 2005, con l'idea di ospitare il Calendario che Pirelli realizza ogni anno, come un totem creativo, per New York è la prima esperienza espositiva.

2016. Natalia Vodianova, scatto di Annie Leibovitz

Ma il fatto più significativo è l'aver attivato un dialogo artistico. Fatto di contemporaneità, di immagini, di eventi e di intenti. Un'esperienza che mostra come l'arte possa superare agevolmente barriere, scongelare pregiudizi, unire sensibilità. Certamente a Mosca la rassegna è incentrata al lavoro realizzato da Annie Leibovitz con le fotografie a donne del calibro di Yao Chen, Ava Duvernay, Tavi Gevinson, Agnes Gund, Mellody Hobson, Kathleen Kennedy, Franz Lebowitz, Shirin Neshat, Yoko Ono, Amy Schumer, Patti Smith, Natalia Vodianova e Serena Williams per The Cal™ 2016.

Il Calendario Pirelli 2016, presentato a Londra, ha riscosso grande successo e un'attenzione globale per la sua scelta di estetica concettuale. New York invece ospita una mostra che dialoga maggiormente con la natura della metropoli più evoluta e più capace di raccogliere le sensibilità nella cultura dell'immagine. C'è in “The Cal™: Icons from the Pirelli Calendar Collection”, la volontà di celebrare lo scambio con il mondo della moda realizzato attraverso gli scatti di molti fotografi, da Herb Ritts a Bruce Weber fino a Patrick Demarchelier, che sono punti di riferimento del sistema fashion. E ugualmente mostrando la bellezza di modelle protagoniste della storia delle sfilate in tutto il mondo, alimentando con la loro presenza il senso del glamour. Messaggi diversi, sfaccettature della poliedricità di segnali che il Pirelli è in grado di generare. Però ugualmente il timing di questi eventi genera una curiosa e inedita e ottimistica sintonia, che supporta un'idea globale di passioni e condivisioni.