benessere

Digital wellbeing: come migliorare il nostro rapporto con la tecnologia

Oggi siamo connessi quasi il 50 per cento del tempo in cui siamo svegli, ed è quindi fondamentale avere una relazione sana e consapevole con internet e la tecnologia.

Home Life Lifestyle benessere Digital wellbeing: come migliorare il nostro rapporto con la tecnologia

Internet è sempre più protagonista e centrale nella vita delle persone. Secondo Digital 2021, il report annuale curato da We Are Social in collaborazione con Hootsuite, oggi l'utente medio trascorre circa 7 ore al giorno online, un dato in aumento rispetto al 2020 del 4 per cento. Un quarto d'ora in più, quindi. Questo significa che, considerando un riposo di circa 7-8 ore a notte, siamo connessi per il 42 per cento del tempo in cui siamo svegli. È evidente che la tecnologia sia cruciale in molti aspetti della nostra vita, dal lavoro all'intrattenimento, fino all'organizzazione delle cose quotidiane. L'onnipresenza della tecnologia e il bisogno di essere sempre connessi possono avere, in certi casi, risvolti negativi a livello psicologico, fisico e sociale, per questo negli ultimi anni è nato il concetto di digital wellbeing.

Cos'è il digital wellbeing?

Cosa si intende per digital wellbeing, che in italiano possiamo tradurre con benessere digitale? Sul suo sito digitalwellbeing.org, lo psicologo Paul Marsden, membro della sezione di cyberpsicologia della British psychological society, ha raccolto un insieme di trentaquattro definizioni del concetto di digital wellbeing, date da importanti enti o studiosi. Sintetizzando le risposte, Marsden definisce il benessere digitale come «uno stato di benessere personale sperimentato attraverso un uso salutare della tecnologia». Secondo l'Unesco, il digital wellbeing è «la valorizzazione e il miglioramento del benessere personale, a medio e lungo termine, attraverso l'uso dei media digitali», mentre per Google è «uno stato di soddisfazione che le persone raggiungono quando la tecnologia digitale supporta le loro intenzioni», ma anche un percorso in cui «si crea e si mantiene una relazione sana con la tecnologia».

Il tempo trascorso online

Ci sono varie strategie per migliorare il nostro rapporto con la tecnologia e renderlo un'opportunità invece che una dipendenza. Una base di partenza potrebbe essere monitorare il tempo passato davanti allo schermo. Esistono varie app e programmi per controllare come trascorriamo il nostro tempo allo smartphone e, in base a queste, è possibile stabilire un piano d'azione: se vediamo che nell'ultima settimana siamo stati mediamente due ore al giorno su Instagram, possiamo scaricare un'app che ci avverta quando abbiamo trascorso un'ora su questo social, in modo da provare a dimezzare il tempo di utilizzo. Il passo successivo può essere la disattivazione delle notifiche non importanti: secondo la ricerca An in-situ study of mobile phone notifications, in media un adulto riceve 63,5 notifiche al giorno, e il 50 per cento degli utenti fa clic su una notifica entro 30 secondi dalla ricezione. Questo può generare una continua ansia da notifica, che va combattuta.

La tecnologia e il lavoro

Per quanto riguarda la tecnologia e il lavoro, l'esperto Alessio Carciofi, autore del libro Digital Detox e fondatore di Digital Wellbeing, suggerisce di stabilire degli orari oltre i quali disconnettersi dalle questioni lavorative (email, documenti, meeting online), di individuare almeno un'ora della giornata in cui lavorare in modalità focus, quindi senza controllare le notifiche e lo smartphone, e in generale di fare delle pause: 25 minuti di focus, 5 minuti di pausa.

Darsi delle regole

Un rapporto salutare con la tecnologia però non dipende solamente dal tempo che trascorriamo online, ma anche dalla qualità di questo tempo. È importante bloccare gli account e i profili negativi, non usare i social per sfogare le frustrazioni, ricordarsi che anche online ci sono delle regole da seguire, ma allo stesso tempo non lasciare che la reputazione digitale e la nostra credibilità online diventino più importanti di quelle nella vita reale. Proprio lo stabilire un confine tra la vita online e quella fisica, reale, per quanto oggi queste siano davvero interconnesse, è una delle chiavi del digital wellbeing: per questo possiamo imporci di non usare lo smartphone quando stiamo trascorrendo del tempo in compagnia della famiglia o degli amici, o comunque darci delle regole insieme con le persone con cui condividiamo la vita, prendendoci dei momenti o dei giorni di detox e dando la preferenza, quando possibile, alle interazioni di persona. La tecnologia e internet sono strumenti formidabili: dobbiamo imparare a maneggiarli con consapevolezza.